A Bari: il patologo forense in udienza

l 16 aprile prossimo, a Bari, con il patrocinio di SIMLA, si terrà il convegno dal titolo: “Forensic Pathologists in the Courtroom: The Impact of Evidence and Misleading on Wrongful Convictions“.

Ecco come ci presenta l’evento il Prof. Biagio Solarino Presidente del convegno:

La patologia forense ha una importanza vitale nell’ambito dei procedimenti penali in casi di omicidio, suicidio, infortuni sul lavoro e presunte morti “naturali”.
Nelle aule di giustizia i medici legali, presuntivamente esperti in patologia forense, espongono le ipotesi scientifiche, spesso del tutto divergenti, sia sulla entità della lesività esterna e interna eventualmente repertata sul cadavere sia sui successivi accertamenti di laboratorio, talvolta fondamentali a definire causa e mezzi del decesso.
La verità scientifica sarà utilizzata per formare la verità giuridica che sarà stabilita dal o dai Giudici.
Su questi essenziali fondamenti tecnici e giuridici, l’Istituto di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” ha organizzato un convegno internazionale dal titolo “Forensic Pathologists in the Courtroom: The Impact of Evidence and Misleading on Wrongful Convictions” con la partecipazione di illustri colleghi patologi forensi dalla Germania, Svizzera e Giappone oltrechè da prestigiose Università italiane.
In tale consesso si discuterà della rilevanza delle evidenze scientifiche in tutti gli ambiti della patologia forense, inclusa la antropologia, l’odontoiatria e la tossicologia rimarcando la possibilità di errori sia in fase di accertamento sia nella successiva interpretazione dei dati.
In questo senso ci si chiederà se i cosiddetti cold cases siano la conseguenza di fisiologiche lacune scientifiche (error scientiae) piuttosto che di inesperienza tecnica dei consulenti/periti. Saranno illustrati, inoltre, i progressi scientifici nel definire la morte improvvisa cardiaca e se la genomica rappresenti un reale strumento di ausilio alle indagini istopatologiche.
La presenza del Chief Editor della rivista internazionale Forensic Science Medicine and Pathology, unitamente all’intero board, consentirà di discutere anche una tematica essenziale in un momento di diffusione di numerose riviste open access e “predatorie”: è possibile definire quale scienza dovrebbero utilizzare i patologi forensi a supporto delle tesi/ipotesi in risposta ai quesiti posti dai PM/Giudici? In un’epoca di linee guida/buone pratiche è indispensabile il ruolo delle Società Scientifiche nell’accreditare il sapere degli esperti per fornire ai giuristi un parere evidence-based.
Avvocati e Magistrati illustreranno le modalità di scelta del consulente, della esecuzione di indagini ancillari, rispetto a quello del patologo forense, in difesa ovvero accusa degli indagati ed infine del ruolo del Giudice quale custode del metodo scientifico per la finale valutazione delle prove fornite.