Vi proponiamo l’ultima fatica letteraria della nostra Socia Prof.ssa Isabella Merzagora, Ordinario di Criminologia dell’Università del Milano e Presidente della Società Italiana di Criminologia affiliata a SIMLA.
Il suo libro si chiama la “Normalità del Male” ed è edito da Raffaello Cortina Editore.
È evidente il debito che la Prof.ssa Merzagora ha con il celebre saggio di Hannah Arendt incentrato sul processo Eichmann in Israele. Ma l’inquadratura del problema, pur se il libro si occupa anche di nazismo e Shoah, è tutt’altro.
Riportiamo alcune righe di come il sito dell’Editore descrive il testo:
Abitualmente la criminologia si occupa di atrocità che si possono considerare eccezioni, anomalie. Il volume si interroga invece sul perché interi popoli o comunque migliaia, centinaia di migliaia di persone possano rendersi responsabili di massacri e poi tornare alla loro normalità.
La risposta a questa domanda si è cercata analizzando soprattutto il nazismo, inteso come matrice di ogni razzismo. Ci si è soffermati anche su manifestazioni recenti di “paura dell’altro”, citando molte ricerche, in particolare orientate all’analisi dei linguaggi propri dei social network.
In sintesi, una spiegazione di quanto accaduto in passato, e in generale della possibilità che persone comuni compiano eccidi, si può trovare nell’idea che esista una diversità radicale e inemendabile fra “noi” e gli “altri”, e che questa sia la causa del delitto: la “criminologia dei pochi”, appunto, che porta alla “criminalità dei molti”.
Rimane, a questo punto, un’ultima domanda: la storia potrà vacillare di nuovo?
Un bell’interrogativo. Allora, buona lettura de “La normalità del Male”