Abstract
È partito un importante nuovo progetto promosso dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e dal Dipartimento per le Politiche Antidroga e sostenuto, per quanto riguarda le competenze medico-legali, dagli Istituti delle Università La Sapienza di Roma e di Ancona, per monitorare la diffusione delle sostanze d’abuso con particolare riferimento alle nuove sostanze psico-attive (NPS).
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Ecco come presentano il progetto i due coordinatori della porzione medico-legale dello stesso: il Prof. Adriano Tagliabracci dell’Università Politecnica delle Marche e il Prof. Enrico Marinelli dell’Università La Sapienza di Roma.
Abbiamo il piacere di comunicarvi l’inizio dell’attività del progetto Sistema Nazionale di Allerta Precoce sulle droghe (SNAP) per il triennio 2021-2024.
Il progetto, promosso dal Dipartimento per le Politiche Antidroga e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, monitora a livello nazionale ed europeo la presenza e diffusione delle nuove sostanze psicoattive (NPS) e la variazione o comparsa di nuovi trend di consumo delle sostanze di abuso classiche, promuovendo e realizzando attività di collaborazione con gli enti presenti su territorio nazionale che si occupano, a livelli diversi, di tutela della salute pubblica.
Per tale scopo, l’ISS si avvale delle specifiche competenze di sei unità operative e del fondamentale contributo di una rete di Centri Collaborativi presenti su tutto il territorio nazionale appartenenti in particolare alle Forze dell’Ordine, alle Tossicologie cliniche e forensi, all’Agenzia delle Dogane, alle Università, agli Enti di ricerca, alle Aziende Sanitarie e ai Centri Antiveleni.

Un totale di 189 NPS sono state rilevate su territorio nazionale in seguito a sequestri da parte delle Forze dell’Ordine e/o casi di intossicazione acuta/decessi associati al consumo di queste molecole. Questi ultimi coinvolgono in particolare le competenze operative di matrice medico-legale dello SNAP, rispettivamente facenti capo al Dipartimento di Scienze Biomediche e Sanità Pubblica dell’Università Politecnica delle Marche, diretto dal prof. Adriano Tagliabracci e alla Sezione Dipartimentale di Medicina Legale dell’Università di Roma Sapienza, coordinata dal prof. Enrico Marinelli. Il contributo essenziale delle due unità si rispecchia non solo nell’identificazione delle intossicazioni e/o dei decessi da NPS, ma permette una accurata geolocalizzazione del fenomeno su territorio nazionale.
Per portare il sistema SNAP a rilevare e gestire un chiaro e dettagliato sistema di indicatori di allerta (variabili numeriche validamente rappresentative del fenomeno oggetto di osservazione) e/o eventi sentinella (situazioni la cui comparsa è fortemente correlata in termini di probabilità con il presentarsi successivo di condizioni di danno), fondamentali nel fine comune di tutela della salute pubblica, risulta strategica l’iscrizione e la fattiva partecipazione delle strutture di medicina legale operanti su territorio nazionale come Centri Collaborativi alle attività dello SNAP.
L’attività di rilevazione e identificazione delle NPS sia in matrici non biologiche che biologiche di soggetti intossicati e/o casi di decesso dei laboratori afferenti ai Centri Collaborativi dello SNAP, viene a sua volta sostenuta e promossa dallo SNAP, quale strumento essenziale per l’individuazione precoce di tali molecole su territorio nazionale. Le analisi in questione, con finalità medico-legali, sono suscettibili di miglioramento continuo sia in fatto di consolidamento delle tecniche analitiche in uso o di acquisizione di nuove sia in fatto d’individuazione di analiti indagabili e campioni biologici diversi dai tradizionali. Un alto livello quali/quantitativo dei risultati degli accertamenti tossicologici in tema di analisi delle sostanze d’abuso viene però assicurato non solo dall’utilizzo di metodiche e tecniche largamente sperimentate, ma anche dalla possibilità di disporre di standard analitici di riferimento idonei e in linea con le NPS più diffuse in un determinato arco di tempo sul territorio nazionale ed internazionale. Il progetto “NPS-LABVEQ”, lanciato nel precedente triennio, offre la possibilità di ricevere standard analitici delle NPS con la finalità di implementare la performance e la capacità metodologica dei laboratori afferenti ai Centri Collaborativi dello SNAP, di mettere a punto metodiche per la determinazione delle NPS in matrici convenzionali e non convenzionali (matrice cheratinica e saliva), e di partecipare ad un programma di valutazione esterna di qualità per la ricerca di NPS in matrici biologiche.