Il World Justice Project (WJP) – Rule of Law Index 2019 è l’ultimo report annuale che misura il rispetto della legge basandosi sull’esperienza e sulle percezioni della popolazione e di esperti a livello mondiale.
I principi dell’Index del WJP
L’Index 2019 del WJP presenta un ritratto complessivo che riguarda la regolamentazione e il rispetto della legge in 126 paesi esponendo punteggi e classifiche che si basano su 8 fattori fondamentali:
- costrizioni dei poteri politici
- assenza di corruzione
- amministrazione aperta
- diritti fondamentali
- ordine e sicurezza
- applicazione della normativa
- funzionamento della giustizia civile
- funzionamento della giustizia penale
Punteggi e classifiche sono il frutto di 120,000 sondaggi sulla popolazione e 3,800 sondaggi di esperti effettuate nelle giurisdizioni di 126 paesi .
Si auspica che questo strumento aiuti ad identificare punti di forza e debolezza di ogni paese incoraggiando i poteri politici a rafforzare rispetto della legge sia nei confronti del paese governato sia nei rapporti internazionali tra stati.
Qui sotto trovate la classifica mondiale sotto forma di mappa
La posizione dell’Italia
L’Italia si trova al ventottesimo posto nella classifica mondiale, indietro rispetto ai più importanti paesi europei (Francia al diciassettesimo posto, Austria al settimo, Germania al sesto, Svezia al quarto, Spagna al ventunesimo, Inghilterra al dodicesimo e Danimarca che si posiziona al primo posto in classifica).
Il nostro paese risulta comunque in miglioramento di tre posizioni rispetto ai due anni precedenti (2017-2018). In un ranking mondiale che si potrebbe suddividere in 6 fasce che vanno da una fortissima aderenza allo stato di diritto ad una molto debole.
L’Italia si trova nella terza fascia, ancora in una posizione di “mezza classifica” ma in una posizione nettamente inferiore rispetto a quasi tutti i paesi europei. Dopo di noi, nell’area EU, solo Romania, Grecia, Croazia, Bulgaria e Ungheria.
La classifica mondiale
Ovviamente, le nazioni meno economicamente sviluppate soprattutto dei continenti africano e centro-sudamericano presentano situazioni difficili e posizioni assai basse nel ranking mondiale.
Per quanto riguarda altri importanti Paesi Occidentali: il Canada è al nono posto, gli USA al ventesimo e l’Australia all’undicesimo. Tutti però in peggioramento di una posizione rispetto ai due anni precedenti.
Non si può concludere non citando la posizione in classifica occupata da paesi come Cina e Russia; stupisce che Stati così rilevanti a livello economico ricoprano ancora posizioni così basse ma, evidentemente, la questione della libertà politica gioca un ruolo determinante. La Cina è all’ottantaduesimo posto (in peggioramento rispetto al 2017-18). La Russia si trova, invece, all’ottantottesimo in miglioramento di 6 posizioni rispetto agli anni precedenti. Questi due grandi Paesi riescono a superare in classifica solo quasi esclusivamente paesi africani e sudamericani.
Per leggere il report in forma integrale cliccare al link di seguito: