Il Prof. Luigi Palmieri, già Ordinario di Medicina Legale presso la Seconda Università di Napoli, ha ricevuto durante il 46° Congresso della SIMLA, il prestigioso premio alla carriera.
Ne ripercorriamo la carriera attraverso uno scritto che ci ha gentilmente fatto pervenire uno dei suoi più affezionati allievi il Prof. Piergiorgio Fedeli.
Gli inizi

Luigi Palmieri nasce a Napoli nella prima metà del secolo scorso ed incarna tutte le caratteristiche dell’essere di quella generazione e di essere al 100% di Napoli.
Una generazione che ha vissuto la guerra da bambini e che quindi aveva tanta voglia di risorgere, sapeva cosa era la sofferenza ma sapeva anche apprezzare e godere maggiormente delle gioie della vita; questo è stato Luigi Palmieri: lavoro, lavoro e amore per le cose belle.
Arriviamo così agli anni 60’, quando si laurea in medicina e poi decide di dedicarsi alla medicina legale, intraprendendo la carriera accademica
In ambito accademico e professionale ha avuto lo stesso approccio avuto nella vita sociale; una dedizione piena ed eclettica.
In quegli anni iniziava la sua carriera accademica, come assistente alle lezioni presso l’Università di Camerino, pubblicando il primo libro sul danno biologico “Del danno biologico a distanza per infortunio stradale” (Ed. Ist. It. di Medicina Sociale, Roma 1967).

L’eclettismo del Prof. Palmieri
Così, mentre costruiva la propria storia universitaria, si dedicava anche alle molte passioni che lo hanno sempre accompagnato, facendo esperienze differenti.
Tanto a partire dai primi anni dopo la laurea, quando si imbarcò come medico sulle navi da crociera.
Ma ancor più quando nel 1975 divenne medico sociale del Napoli calcio, rischiando di assistere dalla panchina a quello che avrebbe potuto essere il primo scudetto del Napoli, arrivato poi secondo a due punti dalla Juve.
Erano gli anni Settanta e l’allenatore era Vinicio, al quale lo lega tutt’oggi un affettuoso rapporto di amicizia. Tra i calciatori che ha visitato c’è stato anche Maradona.
Gli anni di Camerino
Torniamo alla vita accademica; assume l’incarico di insegnamento come professore associato presso l’Università di Camerino nel 1975.
Anni caratterizzati da un’intensa attività di produzione scientifica e di organizzazione di eventi che scuotono il vivere tranquillo di quell’Istituto.
Diventa Ordinario di Medicina Legale e delle Assicurazioni dal 1978, presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Camerino.
Nel 1979 esce il numero 0 della rivista “Medicina Legale Quaderni Camerti” e poi nel 1980 il n. 1; rivista che, come specificato nel suo primo editoriale, era dedicata ai giovani offrendo possibilità di pubblicare in tempi rapidi e a costi contenuti.
Sono gli anni della contesa Genova-Pisa su danno alla salute/danno biologico e nel 1982 organizza a Camerino un memorabile convegno su questa tematica; convegno che tutti ricordano perché “sotto la neve”.
Il ritorno a Napoli
Cade il muro di Berlino e Palmieri è il rappresentante dell’unica delegazione estera a partecipare, nel 1991, al 1° convegno internazionale della società Cecoslovacca di medicina legale; la rivista Medicina legale quaderni camerti pubblicherà poi gli atti del convegno.
Sono i primi anni 90’ ed il prof Palmieri torna a Napoli come ordinario alla facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università degli studi di Napoli
In quella sede assume poi l’incarico di direttore della I scuola di specializzazione in Medicina Legale e delle Assicurazioni
Alla prima metà degli anni 90’ fa parte del gruppo di studio che porterà all’elaborazione della “Guida Orientativa per la valutazione del danno biologico”, (Ed. Giuffrè, 1996): altri membri del gruppo erano il professor Bargagna, il prof Umani Ronchi, il prof Canale, il generale Consigliere; pubblicazione che poi ha costituito la base per le attuali Linee Guida della SIMLA.
Nel 1997, organizza ad Ascoli Piceno il convegno del centenario della SIMLA
Nel quadriennio 1997-2001 è stato presidente della SIMLA.
La costituzione di Gisdi e Gisdap
In quegli anni, con assoluto tempismo e lungimiranza, fondava il “gruppo interdisciplinare di studio del danno iatrogeno” (GISDI), gruppo annesso alla SIMLA ed a cui sin dall’inizio aderirono numerose società scientifiche di diverse specialistiche fra cui l’AIOM, SIGO, SIME, SIP, SIAARTI, SIC, SINch, AINR, SIOT, AOGOI, SIOF, ecc.
Fonda poi il “Gruppo Italiano di studio del Danno alla Persona” (GISDAP).
Nel 1999 è coordinatore nazionale di un PRIN, a cui hanno partecipato 10 Istituti universitari, per una ricerca sulla Malpractice medica, i cui risultati vennero pubblicizzati in quello che è stato il primo sito internet della Medicina Legale italiana (www.gisdi.org), cui era annessa una rivista periodica on line (www.malpracticedaily.org ).
Altro PRIN nel 2003, sulla tematica “Controllo di qualità e responsabilità professionale nelle diverse specialistiche”, con il quale si è realizzato l’ampliamento dell’Osservatorio nazionale sulla malpractice, suddiviso per specialistiche e volto all’analisi anche degli aspetti gestionali.
Innumerevoli i convegni e congressi nazionali ed internazionali che ha organizzato e cui ha partecipato, trattando prevalentemente tematiche inerenti la valutazione del danno alla persona e la responsabilità professionale in ambito sanitario.

I suoi scritti
Autore di oltre 500 pubblicazioni, di cui numerose monografie nei diversi settori della disciplina, sempre precorrendo i tempi trattando di tematiche che sarebbero poi divenute centrali nel dibattito scientifico medico legale.
Tra queste:
- – “L’urgenza in medicina legale: la competenza specialistica nell’attività del medico di base” Ed. Giuffrè, 1999
- “Le Protesi: dalla clinica alla medicina legale” Minerva medica, 2003
- “Le Oncopatie: dalla clinica alla medicina legale” Giuffrè, 2006
- “Pediatria forense” Piccin 2010.

Palmieri Maestro e Uomo
In questo percorso accademico abbiamo però perso di vista l’uomo Palmieri; molteplici i suoi interessi; se da giovane ha molto fotografato, negli anni della maturità ha preso a dedicarsi alla pittura: ha esposto i propri dipinti in numerose mostre, personali e collettive; alcuni suoi dipinti sono diventati la copertina di sue pubblicazioni.
Queste brevi note sulla vita accademica del professor Palmieri ne evidenziano l’elevato spessore scientifico; ma questo è noto a tutti; quello che però va maggiormente evidenziato sono le doti dell’uomo Palmieri, che ha messo al centro della sua vita la medicina legale ma che vanno ben oltre la medicina legale.
Il professor Palmieri non ha mai posto un confine tra la sua vita privata e l’essere docente (Maestro) di medicina legale; è sempre stato un tutt’uno; gli allievi si consideravano e si consideriamo facenti parte della sua famiglia e questo, al di là dei meriti accademici, è il più grande insegnamento del professor Palmieri.
