Abstract:
Molti Soci ci hanno segnalato un master in medicina legale con particolare interesse a quella assicurativa che, come purtroppo spesso accade, sembra mancare del tutto delle idonee modalità formative per una materia così importante e delicata. L’articolo che segue affronta la suddetta problematica evidenziando le caratteristiche, a nostro giudizio, non conformi a quella che deve essere considerata un’adeguata preparazione per affrontare i temi della medicina legale civilistica.
INDICE ARG
INDICE ARGOMENTI:
- L’ente organizzativo
- La struttura del “master”
- Il “master” e la normativa vigente
- I docenti del master
- La posizione di SIMLA e del mondo associazionistico medico-legale
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Molti ci hanno segnalato l’istituzione e la pubblicizzazione sul web di un “master” in “medicina Legale e Scienze dell’Assicurazioni”.
L’ente organizzativo
L’organizzazione del Corso risulta essere fornita dalla Società AFIW (“Alta Formazione Istituto Work”) – questo è il sito – con sede operativa in Napoli. Nato nel 1988, l’ente in questione, sempre secondo il sito, risulta essere accreditato dalla regione Campania come fornitore di formazione Professionale e offre corsi E-learning basati sul CBT (Computer Based Training).
Sempre sul sito sono riportati i loghi di istituzioni e aziende che avrebbero fornito accreditamento e certificazioni alla AFIW. Tra questi si segnalano, oltre alla Regione Campania anche il Ministero della Giustizia nonché l’Università Telematica Pegaso e l’Universitas Mercatorum (Università Telematica delle Camere di Commercio Italiane). Oltre al Master in Medicina legale di cui si è detto, ne risultano attivati altri quali Perito in Infortunistica Stradale e di Esperto Nutrizionista.
Il master risulta anche pubblicizzato in altri siti: clicca qui o anche qui se vuoi andare a vedere.
La struttura del “master”
Per quanto riguarda il Master in Medicina Legale e Scienze delle Assicurazioni (clicca qui per andare al sito) gli obbiettivi della formazione sono di “incrementare e/o sviluppare capacità di accertamento del danno alla persona nei diversi ambiti di interesse assicurativo, fornire le conoscenze sui criteri di valutazione del danno alla persona”.
Il Corso è indirizzato principalmente a medici, fiduciari, o aspiranti tali, di compagnie d’assicurazione oppure a operatori nel campo dell’infortunistica stradale. Nel filmato di presentazione del corso effettuata da una gentile Signora – non se ne conosce la qualifica – si parla anche di periti assicurativi, CTU e CTP.
Ai partecipanti al corso non sono richieste particolari qualifiche sotto il profilo del curriculum scolastico, scientifico o professionale ma semplicemente:
“attitudine ai rapporti interpersonali, passione verso le materie, interesse ad acquisire competenze specifiche nel campo della Medicina legale delle scienze delle assicurazioni”.
Il corso viene profilato su 400 ore in formazione a distanza di cui solo 5 ore in aula con seminari di cui uno offerto gratuitamente. Al termine del corso, il “masterizzando” dovrà presentare una tesi su uno degli argomenti trattati.
Nel sito che lo pubblicizza, il corso in relazione al “titolo” conferito con la sua frequentazione, riferisce che “lo studente riceve una formazione qualitativamente superiore agli standard di altri corsi apparentemente simili, in quanto viene immediatamente valorizzato l’aspetto pratico ed esperienziale, in modo tale che possa da subito svolgere con competenza la professione”.
Il “master” e la normativa vigente
Sempre nel filmato di presentazione, si fa presente che il corso è finalizzato all’iscrizione agli albi professionali (forse più correttamente definibili come “associazioni professionali”) delle attività come definite dalla L. 4 del 14 gennaio 2013 (clicca qui per vedere la normativa) riguardanti – vedi art. 1- le cosiddette «professioni non organizzate in ordini o collegi».
Questa vengono definite, dalla suddetta normativa, come quelle forme di attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.
Si ricorda che la suddetta normativa, ai sensi dell’articolo 2 comma 5 e 6, riguardo alla concessa possibilità di istituire associazioni professionali specifica che:
“Alle associazioni sono vietati l’adozione e l’uso di denominazioni professionali relative a professioni organizzate in ordini o collegi” e che ”ai professionisti di cui all’art. 1, comma 2, anche se iscritti alle associazioni di cui al presente articolo, non è consentito l’esercizio delle attività professionali riservate dalla legge a specifiche categorie di soggetti, salvo il caso in cui dimostrino il possesso dei requisiti previsti dalla legge e l’iscrizione al relativo albo professionale”.
Sul sito non è possibile scaricare, per lo meno con i nostri mezzi, né il programma del corso, né le modalità di iscrizione.
Non ci è noto neppure se questo Master sia già stato effettuato negli anni scorsi (nei siti che abbiamo citato compaiono dei commenti entusiastici anche se i discenti vengono qualificati solo con il nome di battesimo) e se i corsi verranno o meno effettivamente tenuti nell’anno 2020-2021.
I docenti del master
Tra le principali qualificazioni del corso secondo gli organizzatori vi è l’esperienza dei docenti individuati in due nomi ovvero il Prof. Gaetano Sabetta definito dal filmato di cui abbiamo parlato come esperto di metabolismo e malattie rare dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma nonché, nella porzione esplicativa, come “medico ricercatore, autore di numerose pubblicazioni” e dall’Avv. Giacomo Gala, coordinatore per i corsi di infortunistica stradale e responsabile della formazione per l’Albo Nazionale Professionisti.
Il Prof. Sabetta, da notizie ricavabili dal web (dai un’occhiata) – purtroppo non siamo riusciti a reperire un suo curriculum vitae – risulta essere stato Primario del Reparto di Pediatria presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma (attualmente nel sito dell’ospedale non è rintracciabile) e dal 1993, membro della Commissione Nazionale per l’accertamento dello stato attuale delle strutture di assistenza per i malati affetti da anomalie congenite del metabolismo. Non siamo a conoscenza se il Prof. Sabetta sia ancora membro della suddetta commissione e se questa, con l’identico nome pubblicizzato, sia ancora in attività.
In effetti il Prof. Sabetta è titolare di un capitolo sulle malattie del metabolismo dell’ISS intitolato “Malattie rare in età pediatrica” (vai a vedere). La pubblicazione risale al 2003. Sempre sul sito sopra citato viene riferito che il Prof. Sabetta è autore di 142 pubblicazioni, 192 comunicazioni a Congressi Nazionali ed Internazionali. Di queste solo 2, a suo nome, sono reperibili su PubMed (Dionisi-Vici C, Rizzo C, Burlina AB, et al. Inborn errors of metabolism in the Italian pediatric population: a national retrospective survey. J Pediatr. 2002;140(3):321-327. doi:10.1067/mpd.2002.122394 – Caniglia M, Rana I, Pinto RM, et al. Allogeneic bone marrow transplantation for infantile globoid-cell leukodystrophy (Krabbe’s disease). Pediatr Transplant. 2002;6(5):427-431. doi:10.1034/j.1399-3046.2002.02026.).
Non siamo riusciti a reperire sul web suoi interventi di natura scientifica o pubblicistica nell’ambito specialistico della medicina legale. Altre notizie sul Prof. Sabetta, di carattere eminentemente professionale, sono ricavabili in altri siti web (clicca qui se vuoi vedere o qui o ancora qui) sempre qualificato come pediatra, oncologo ed esperto in malattie rare con attività che si svolge in cinque studi professionali siti in Roma, Napoli e Cassino.
E’ disponibile a questo indirizzo web (guarda se vuoi) anche una lezione, probabilmente di un corso passato, forse tenuta dal Prof. Sabetta (non viene direttamente specificato chi sia il docente nel filmato) ove si parla, tra l’altro, di perdita di chance, danno psichico ecc…
La posizione di SIMLA e del mondo associazionistico medico-legale
In relazione a questi “master”, essi non risultano regolati ai sensi del DM3 novembre 1999, n.509 (guarda). La suddetta normativa si riferisce solo a quelli istituiti da riconosciute Università e SIMLA, sul tema, già si è espressa in maniera molto chiara su questo sito (vai a vedere). Risulta altresì noto che il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (MIUR), interpellato dal Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), si è anch’esso già espresso affermando che neppure i Master Universitari in tema di Medicina Legale possono fornire qualifiche e titoli equiparabili a quello della specializzazione (leggi)
E’ quindi, di tutta evidenza, che le proposte formative che vengono pubblicizzate non presentano caratteristiche, che, a nostra opinione, almeno per come vengono presentate al pubblico, possano essere definite tali stante la qualifica delle organizzazioni promuoventi e dei docenti selezionati.
Pare obbligo fornire questo avviso ai possibili discenti e a eventuali committenti di soggetti “masterizzati” soprattutto nell’ambito medico ove la specializzazione, tutelata dalla nostra Società Scientifica, è da sempre il punto di riferimento di qualsiasi attività in ambito medico-forense.
E’ chiaro che simili notizie non potranno che spingere le forme associative medico-legali, SIMLA in primis e le affiliate (tra tutte SISMLA e FAMLI) a prendere le adeguate iniziative per fronteggiare un fenomeno che certamente, a nostro giudizio, non porta acqua al mulino della scienza medica, della giustizia e della nostra specializzazione.
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