Abstract
I tossicologi forensi dell’Università di Verona ci parlano in un loro articolo della loro esperienza sull’intossicazione da nitriti.
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Come a molti è noto il laboratorio di tossicologia forense dell’Istituto di Medicina Legale di Verona è senza dubbio uno dei più celebri del Paese e la competenza scientifica e tecnica del gruppo da cui proviene questa breve scheda confezionata appositamente per SIMLAWEB (Prof. Franco Tagliaro, Prof.ssa Rossella Gottardo, Prof.ssa Federica Bortolotti, Dr. Francesco Taus, Dr. Nicola Pigaiani) valica certamente i confini nazionali per la numerosità e qualità della loro produzione scientifica.
Nella foto qui a sinistra: Franco Tagliaro, Federica Bortolotti, Rossella Gottardo, Francesco Taus, Nicola Piagaini.
Ecco cosa ci raccontano:
I nitriti (o nitrati), come noto, sono sali inorganici largamente diffusi in quanto trovano impiego in ambito alimentare come conservanti delle carni e degli insaccati e per enfatizzare il colorito rosso delle carni, in ambito agricolo come fertilizzanti, nonché in ambito industriale come additivo antigelo per prevenire la corrosione delle condutture e dei serbatoi.
Tuttavia, l’ingestione di tali composti in dosi eccessive comporta la formazione di metaemoglobina, una forma alterata di emoglobina priva della capacità di trasportare l’ossigeno, con conseguente anemia funzionale.
La quantità di nitrito/nitrato necessaria ad indurre condizioni di tossicità fino alla morte non è elevata, risultando pertanto non infrequenti casi di intossicazioni alimentari, quali quelli che hanno interessato la cronaca anche recente.

Si è trattato di un’intossicazione alimentare dovuta al consumo di TRANCI DI TONNO confezionati sottovuoto. I tranci erano stati prodotti a partire da tonno proveniente dalla Spagna addizionato con dosi eccessive di nitrato/nitrito di sodio.
La vicenda è venuta alla luce, tra maggio e giugno 2021, a seguito del ricovero in un ospedale di Brindisi di quattro componenti di una famiglia che aveva consumato un pranzo a base di tonno fresco. Gli stessi erano arrivati in ospedale a causa di gravi problemi respiratori insorti dopo aver consumato tonno. Successivamente erano identificati altri casi in Toscana, Campania e Liguria.
A seguito di tali casi il Ministero della Salute Italiano disponeva il ritiro immediato del lotto incriminato. Analogo provvedimento era disposto dall’Autorità Competente a Livello Europeo.
Dei diversi casi di intossicazione alimentare, cinque sono giunti all’attenzione dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Verona, essendo presso il laboratorio di tossicologia forense di tale struttura disponibile un metodo analitico per la determinazione diretta nei liquidi biologici di nitrito/nitrato.
Il metodo era già stato in precedenza utilizzato su casi autoptici di soggetti deceduti per ingestione volontaria di nitrito a scopo suicidiario (Taus F et al., Direct and specific analysis of nitrite and nitrate in biological and non-biological samples by capillary ion analysis for the rapid identification of fatal intoxications with sodium nitrite. Forensic Sci Int. 2021;325:110855; https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34098473).
Infatti, come già ben evidenziato, nell’articolo pubblicato su simlaweb il 21 gennaio 2022, si è assistito negli ultimi anni ad un incremento significativo dei casi di suicidio utilizzando tale composto, data anche la sua facile reperibilità via web, per cui il nostro gruppo di ricerca aveva provveduto a febbraio 2021 a segnalare il fenomeno al Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP).
In ogni caso, nell’ultimo anno, numerosi sono i casi di suicido/tentato suicido pervenuti alla nostra attenzione anche inviati dal Centro Antiveleni di Pavia. Alcuni di questi hanno avuto anche una risonanza mediatica data anche la drammaticità del contesto in cui si sono verificati.

Dal punto di vista diagnostico, clinico e post-mortem, si sottolinea come la determinazione della sola metaemoglobina, oltre a non essere agevole, non permette di chiarire la causa della formazione di questa emoglobina anomala, in considerazione del fatto che esistono molti composti meta-emoglobinizzanti, tra cui farmaci.
In questo senso, appare molto utile la determinazione diretta dei nitriti/nitrati nei liquidi biologici, possibile a costi contenuti presso il nostro laboratorio, che si rende disponibile per queste determinazioni tossicologiche anche su richiesta di periti esterni.
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