Carissimi, voglio raccontarvi una storia.
Fenomeni mediatici
Ormai le crime story dominano i programmi televisivi. Vi sono telegiornali ove le notizie tragiche vengono sciorinate in continuazione, una dietro l’altra, come un bollettino di guerra.
Per qualsivoglia evento tragico si inculca il germe del sospetto di reato. Per ogni suicidio c’è sempre la possibilità che si sia trattato di un omicidio abilmente contraffatto. Cadi dal monopattino? Ti possono aver spinto, tamponato, fatto cadere apposta.
Una carrellata di dolori e di sospetti, a cui poi la gente, ignara, inizia a credere.
A ciò si associano poi programmi pomeridiani di largo respiro, su emittenti nazionali, dove si parla un po’ di tutto fra cui anche di casi di spiccato interesse medico-legale, ove il dibattito è mantenuto vivo da esperti del settore: medici legali, criminologi, psichiatri forensi, in genere un po’ tuttologi.
Sono i cosiddetti “esperti televisivi”, in genere belli ma non sempre bravi.
Di bravi ne abbiamo avuti, dal Generale Garofano al Prof. Mastronardi, dal Dr. Picozzi, al povero Prof. Francesco Bruno. Però la qualità è andata progressivamente scemando.
Ed è proprio di uno di questi personaggi televisivi che voglio parlarvi, frutto della simpatica inventiva napoletana.
Ma chi è ?
A voi lascio il piacere di indovinare chi possa essere.
Laureato in medicina e Chirurgia a Napoli: non sa neanche Lui se si é laureato alla prima o alla seconda Università. A volte nei suoi tanti CV rintracciabili su internet dice di essersi laureato alla Federico II (vedi sito IDOCTORS) però sul sito FNOMCeO risulta essersi laureato alla Vanvitelli. Ma perché è una vergogna essersi laureato nella storica Università borbonica di Napoli?
Ugualmente confuso appare anche quando ci informa a quale Ordine dei Medici è iscritto. Lui stesso non sa se a Salerno o a Bari. In un sito (IDOCTORS) indica di essere iscritto all’ Ordine dei Medici di Bari con il n. 8540, ma a Bari non lo conosce nessuno ed a quel numero corrisponde un altro Collega. Sul sito FNOMCeO risulta iscritto all’ Ordine dei Medici di Salerno, sempre con lo stesso numero. Mah!
Eppure e’ giovane, ha 52 anni, non possono essere fenomeni di senescenza.
Ma quante cose fa
Ma ora viene il bello
Tante sono le sue pagine web, ognuna con un CV ed una esperienza professionale diversa.
Ne prendiamo una a caso, quella di IDOCTORS.
Sotto una bella fotografia, (il collega è un uomo di bell’aspetto, con occhi azzurri e barbetta alla Raul Bova, perfetto per essere un personaggio televisivo) appare la dicitura Specialista in medicina legale e ciò ha iniziato a preoccuparmi, perché i medici italiani li conosco quasi tutti e Lui non l’ho mai incontrato né professionalmente, né in Congressi, riunioni, tavoli tecnici, Corsi, Master, né come discente né come docente. Praticamente mi e’ sconosciuto.
E poi dice di avere uno studio professionale di Medicina legale a Bari, … Vicino a casa mia …. Mai visto.
Ma oltre che a Bari ha studio anche a Bitonto, Napoli, Roma, Milano, Torino, Brescia, Benevento, Firenze, Bologna, Palermo, Siena, Alessandria, Varese, Pavia, Parma, Como, e, per essere uno specialista in medicina legale, è quanto meno poliedrico in quanto effettua prestazioni nei campi più disparati della Medicina.
Per curiosità andate a cercare nel sito MIODOTTORE.IT per rendervi conto del panel delle sue possibili prestazioni professionali: dalla calorimetria indiretta alle Consulenze medico legali di parte, dalla ozonoterapia alla dietoterapia, dalla insufflazione retto/vaginale, all’accompagnamento a visita medico legale. E ci sono pure le tariffe…Economiche e da saldare prima della prestazione.
Devo consigliarlo a mia Madre che dice di avere tutte le malattie del mondo ma che in realtà sta benissimo.
Qualcosa mi sfugge. I medici legali baresi e pugliesi li conosco veramente tutti, ma non il Collega.
Titoli a millanta che tutta notte canta
Incuriosito, vado a vedere i titoli e mi accorgo che ha ben due specializzazioni, una in Medicina forense conseguita presso un qualificato centro americano di assistenza sanitaria e l’altra in Medicina estetica e tecniche invasive conseguito presso l’Università di Sassari.
Peccato, peccato che il Texas Biomedical Research Institute, dove dice di essersi specializzato in medicina forense, è una struttura sanitaria privata che si occupa del miglioramento della salute pubblica attraverso ricerche di base in igiene, oncologia, microbiologia: una sorta di Sanità pubblica. Però, nei corsi proposti la medicina forense non esiste proprio, ne’ tantomeno la possibilità di effettuare un Residency universitario o acquisire una specializzazione.
Per non parlare poi della seconda specializzazione conseguita a Sassari: si tratta, nel caso specifico, di un Master biennale a pagamento.
A questo punto ho iniziato a pensare che il collega specialista in medicina legale, nella ipotesi più benevola, abbia quanto meno idee poco chiare su cosa si intenda per Corso di Specializzazione o cosa sia un Corso di Formazione o un master.
Da buon medico legale, ho continuato ad approfondire la ricerca studiando i tanti suoi CV presenti su internet e su pagine web ed ho scoperto tante cose simpatiche.
Innanzitutto, correttamente, nella maggior parte dei suoi CV si attribuisce la qualifica di Medico legale o Esperto in Medicina legale, non di specialista in Medicina legale. Ingannevole ma possibile anche se disdicevole. Per fortuna si deve essere reso conto di non potersi attribuire titoli ufficiali o qualifiche che non possiede. Illuminazione sulla via di Damasco?
Continua pero a dare false informazioni sui suoi titoli quando ci informa di aver fatto un corso di specializzazione in Prevenzione cardiovascolare , linee guida e valutazioni economico finanziare presso l’OIC di Salerno che è la sede salernitana dell’Organismo Italiano di Contabilità dove tutto può aver fatto tranne che un corso di specializzazione.
Per non parlare poi del riferito corso di specializzazione in Agopuntura e terapia del dolore in MTC conseguito presso la Scuola privata di Agopuntura-Accademia MTC, che organizza corsi di formazione specifica a pagamento, non certo corsi universitari di Specializzazione
Finalmente trovo qualcosa di attendibile: una riferita Specializzazione in Ossigeno e Ozonoterapia conseguita presso la Università UniCamillus di Roma, che, per farla sembra più importante di quanto già non lo sia, la si americanizza e viene pomposamente chiamata Unicamillus International University of Health and Medical Sciences. Ma anche in questo caso un tonfo. Altro che Specializzazione! Anche in questo caso si tratta di un master a pagamento di secondo livello.
Scoraggiato proseguo nella analisi dei titoli e trovo, infine che il collega ha ben due Master, uno in Medicina legale assicurativa (forse ancora in corso) e l’altro in Medicina legale: il danno alla persona nei suoi aspetti medico legali e giuridici, entrambi conseguiti on line presso l’ Universita’ telematica UniPegaso.
Sufficienti per autoproclamarsi Esperto in Medicina legale?
Insomma, nessuna specializzazione universitaria, solo Master e Corsi di formazione presso Strutture private, contrabbandati come Corsi di Specializzazione oltre a due master in argomenti di medicina legale presso una Università privata telematica.
Un po’ pochino per definirsi “Esperto in Medicina legale” e soprattutto molto dispersivo.
Sorpreso, sono andato a controllare il sito della FNOMCeO, dallo stesso collega inserito come link nelle sue pagine web, quasi a controprova dei titoli asseriti; ebbene, la pagina è muta, non riporta nessuna titolo di Specializzazione.
Stante l’errata qualificazione dei titoli in sede curricolare. ho pensato: “poverino, forse non conosce la differenza fra un Corso di formazione a pagamento non universitario, i Master a pagamento rilasciati da Enti pubblici o privati, ed un Corso di Specializzazione universitario che dura 4 anni”.
Ricercatore / Professore. Mah!
E invece no! Non può essere! perché’ il collega asserisce di essere un Ricercatore, almeno così si sottotitola nella maggior parte delle sue pagine web.
Ma no, sbaglio ancora, nel sito web Mio Dottore il Collega si qualifica come Professore.
A questo punto sono veramente confuso Ricercatore? Professore? Ma se non l’ho mai visto al Collegio dei docenti di Medicina legale? Possibile che non lo ricordi proprio? Controllo sul sito del MIUR ove sono riportati tutti i Docenti universitari e il collega è sconosciuto.
Ma allora, Ricercatore o Professore di che?
Nel suo sito ci informa che è un Ricercatore perché’ da anni studia le terapie alimentari a supporto nei soggetti con patologie cronico degenerative (cancro cirrosi) e infettive (AIDS ed epatite) e disturbi dell’ umore (depressione, ansa sindromi maniaco depressive).
Finalmente un barlume. Non è un Ricercatore Universitario di ruolo, così come poteva supporsi, ma si autodefinisce Ricercatore, perché ha fatto ”ricerca”.
Felice, sono andato su PUB MED cercando i lavori scientifici del collega.
Estrema delusione: neanche uno.
Niente neanche su Scopus. Potremmo dire che la sua ricerca è stata quanto meno poco produttiva….
Ed il Titolo di Prof.?, Deriva forse dal latino Profiteor?
Noooo, il titolo di Professore è invece di facile comprensione.
Nel suo sito web nella pagina chi sono il collega si autodefinisce esperto in medicina legale ad afferma inequivocabilmente che insegna presso Corsi di Laurea, Scuole di Specializzazione e Master universitari
Caspiterina! Allora e’ un Docente a contratto!! Fermo restando che un docente a contratto non può definirsi Professore a vita, c’è da chiedersi ma quale fortunata e lungimirante Università se lo è accaparrato con un contratto di insegnamento?
Ho chiesto un po’ in giro ai colleghi Direttori di Scuole di specializzazione del nostro raggruppamento (Medicina legale, Medicina del lavoro ed Igiene e Sanità Pubblica): nessuno lo conosce, nessuno gli ha mai proposto un contratto di insegnamento, nessuna Università Statale lo ha mai contrattualizzato anche per un solo Anno Accademico.
E allora?
Sbagliavo ancora…. Sempre nel suo sito, il collega ci informa che e’ Professore in quanto “ha prestato servizio come Docente di medicina ed igiene del lavoro presso l’Istituto Universitario Nicolaus e come docente in “Aspetti Sanitari e idoneità̀ alla mansione in cantiere” presso l’Università di Ingegneria del Politecnico di Bari. Ricercatore per anni negli Stati Uniti, è docente di Igiene del lavoro
Istituto Universitario Nicolaus? Non esiste.
Forse intendeva la L.U.M.? La “Libera Università Mediterranea”? Università Privata in Bari che ha appena attivato il Corso di Laurea in Medicina e chirurgia?
Ma una sagace intervista di Striscia la notizia fatta al Rettore della LUM ci ha informato che il Collega non è mai stato titolare di alcun insegnamento né ha mai svolto alcun ruolo Docente in detta Università.
Per non parlare poi della “Universita’ di Ingegneria del Politecnico di Bari”. Con due semplici parole il nostro confuso collega si è inimicato due Rettori: quello della Università di Bari a cui è stata attribuita la Facoltà di Ingegneria che non ha, e quello del Politecnico che si è visto scippare la Facoltà di Ingegneria dalla Università di Bari.
Insomma un pastrocchio che denota scarsa conoscenza delle realtà universitarie baresi; comunque né da una parte né dall’ altra il Collega è noto. Peraltro l’insegnamento di Aspetti Sanitari e idoneità̀ alla mansione in cantiere non e’mai stato inserito in nessun corso di Laurea del Politecnico.
Comunque per quanto confuso e poliedrico (il nostro amico si dice esperto in Medicina legale, Ossigeno ed ozonoterapia e Terapia dietetico nutrizionale (vedi il sito del Collega), vi invito calorosamente a sentite la sua intervista sul sito “Medicina 365.it – Le eccellenze italiane” realizzata nel giugno 2023 ove nel sottopancia e nelle qualifiche è riportato come Specialista in medicina legale. Fantastica la spiegazione della valutazione del danno.
Penso che ora abbiate capito a chi mi sto riferendo.
Se fosse un mio studente del Corso di laurea in Medicina, non credo passerebbe per lungo tempo l’esame di Medicina legale.
Magari anche basta!
Amici, che dire, se questa è la medicina legale, io mi vergogno di essere da 45 anni un medico legale.
Il Collega getta sulla nostra disciplina una valanga di sterco.
Ignoranza totale, falsità, titoli inesistenti, qualifiche inventate. Insomma il nulla che si autoproclama: “Esperto in medicina legale, Ricercatore, Professore, Specialista, Docente” Una vera e propria vergogna per la nostra specialità che viene profondamente discreditata pubblicamente da tali personaggi.
Forse dovremmo prendere provvedimenti.
Ma il Collega è un soggetto televisivo, buca lo schermo, ha gli occhi azzurri ed un vago accento campano, è simpatico, lo chiamano nelle trasmissioni più gettonate e… I telespettatori gli credono.
Evviva allora la televisione spazzatura… E noi imbecilli che la guardiamo!
Francesco Introna