Abstract
Qual’è il contributo della medicina legale contro la violenza sulle donne? Diamo inizio ad un ciclo di interviste realizzate per fare il punto sul contributo che la Medicina Legale è in grado di fornire nella prevenzione e nella lotta alla violenza contro le donne.
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Apre la serie la Prof.ssa Anna Aprile dell’Università di Padova. Nell’intervento della Prof.ssa Aprile il racconto del vissuto di una medicina legale ospedaliera chiamata a confrontarsi con almeno un caso di violenza al giorno e con diverse decine di casi di violenza sessuale ogni anno.
Il portato di questa esperienza rimanda alla necessità di rigore diagnostico, metodologicamente accurato, indispensabile per dare il giusto rilievo a quadri lesivi non di rado di difficile interpretazione e che devono opportunamente valorizzati alla luce del racconto della vittima, e non solo di questa. Il racconto della violenza, infatti, non è proprio solo dell’evento “acuto” ma può emergere in altre situazioni, ad esempio in caso di ricovero per altre patologie o può arrivare da altre figure familiari, ad esempio dai figli che talvolta sono oggetto di assistenza per disagi di vario genere o per manifestazioni patologiche in apparenza non direttamente connesse con fatti traumatici.
La necessità di una lettura integrata di tutti gli elementi di valutazione utilizzabili in tale contesto rende la medicina legale un indispensabile supporto per l’interlocuzione con l’Autorità Giudiziaria soprattutto nei casi di maggiore complessità diagnostica.
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