Abstract
Per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione n.54/ 134 del 17 dicembre 1999, è stato scelto il 25 novembre.
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A questa data si lega la tragica morte delle 3 sorelle Mirabal Patria, Minerva e Maria Teresa, dette “las Mariposas” (le farfalle), trucidate nel 1960 nelle Repubblica Dominicana per ordine del dittatore Rafael Leònidas Truijllo.
Un fatto drammatico che l’ONU ha inteso assumere come simbolo ispiratore per tutte le iniziative che, in tutto il mondo, possono e devono essere messe in campo perché episodi di questo genere non accadano mai più.
Ve lo raccontiamo.
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La storia delle sorelle Mirabal
Patria Mercedes Mirabal (1924), María Argentina Minerva Mirabal (1926), Antonia María Teresa Mirabal (1935), sono tre sorelle che con i genitori ed una quarta sorella, Bélgica Adela Mirabal-Reyes (Dedè), vivono a Ojo de Agua, nella Repubblica dominicana, durante la feroce dittatura di Rafael Leónidas Trujillo, iniziata nel 1930.
In questo periodo rappresenta una delle pagine più nere della storia domenica. La dittatura di Truijllo sarà infatti ricordata per l’efferata ferocia con cui è condotta la repressione dell’opposizione e per lo sfruttamento estremo della forza lavoro. In 30 anni sono circa 50.000 le vittime stimate del sanguinario regime.
Le sorelle Mirabal appartengono ad una famiglia colta e benestante che, con l’avvento della dittatura, subisce la “nazionalizzazione” dei propri beni, poi acquisiti al patrimonio personale del despota.
Ciò nonostante Minerva continua i propri studi, laureandosi nel 1957 presso la facoltà di diritto dell’Università di Santo Domingo mentre Maria Teresa ottiene un diploma di agronoma. Le tre donne si sposano ed hanno dei figli.
La loro vita è però vessata dalla vera e propria persecuzione che sono costrette a subire per precisa volontà di Trujillo. Tutto ha inizio il 13 ottobre 1949, durante la festa organizzata dal dittatore in onore di San Cristobal. Nel corso del ricevimento Truijllo corteggia la bella ed intelligente Minerva che, non solo rifiuta apertamente le avances dell’uomo che profondamente disprezza, ma che ha pure il coraggio di sostenere davanti a lui le proprie convinzioni politiche.
Questo episodio, e tutto ciò che di tragico discende dallo spietato governo del loro paese esercitato da Truijllo, spinge le 3 sorelle Mirabel, e più avanti anche i loro mariti, a militare attivamente nella lotta clandestina alla tirannia che le conduce all’adesione al “Movimento 14 giugno” con il nome in codice di “las Mariposas“, le farfalle.
Nel gennaio del 1960 il Movimento è però scoperto e i suoi affiliati sono perseguiti ed imprigionati. Anche le sorelle Mirabal ed i loro mariti sono imprigionati nel carcere di tortura e morte “La 40”. Dopo qualche tempo le donne sono rilasciate.
Il 25 novembre 1960 Patria, Minerva e Maria Teresa vengono fatte salire con l’inganno su una jeep che avrebbe dovuto portarle ad incontrare i loro mariti ancora detenuti. Il mezzo è fermato dal Servicio de Intelligencia Militar – i servizi segreti di Truijllo – e le tre donne vengono fatte scendere e condotte in una piantagione di zucchero dove vengono uccise a bastonate. Infine le vittime vengono ricollocate all’interno del veicolo che viene fatto precipitare in un dirupo per simularne il decesso per incidente stradale. E’ chiaro per tutti che si è trattato di un’imboscata del regime e l’ipotesi dell’incidente stradale non trova alcun credito. Anzi, l’efferato omicidio delle tre sorelle solleva una forte reazione di popolo contro Truijllo che, ancora una volta, è repressa nella violenza.
Sul piano internazionale lo sdegno per la violenta morte delle “Farfalle” si somma a quello dell’assassinio, avvenuto nel 1956, del professore spagnolo Jesus Galindez che aveva fortemente attaccato la dittatura di Truijllo. Molti paesi rompono i rapporti diplomatici con il dittatore che riceve pesanti critiche anche dal presidente Kennedy, il quale peraltro sta già muovendosi con la CIA per risolvere altrimenti la situazione dominicana.
Ma ancora prima che ciò accada Truijllo è assassinato per volontà dei suoi generali. E’ la primavera del 1961. Il 20 dicembre 1962 nella Repubblica domenicana si svolgono elezioni democratiche.
Questa la storia che fa del 25 novembre il giorno del ricordo dedicato alle tante “farfalle” che, come le sorelle Mirabal, hanno sacrificato la propria vita battendo le ali verso la libertà.
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… e la storia di molte altre donne
Il 25 novembre 1981 in Colombia si è svolto il primo “Incontro Internazionale femminista delle donne latinoamericane e caraibiche”, tenuto appunto nel giorno della ricorrenza della morte di 3 donne divenute simbolo di libertà e di lotta all’oppressione. Da quell’anno il 25 novembre è stato riconosciuto come data simbolo delle donne vittime di violenza e, come detto, è stata definitivamente sancita dalla risoluzione ONU del 1999.
Da alcuni anni a questa giornata si associa il colore rosso utilizzato dall’artista messicana Elina Chauvet nella sua istallazione “Scarpette rosse” apparsa per la prima volta davanti al consolato messicano di El Paso in Texas: centinaia di scarpe rosse abbandonate in una piazza per ricordare le centinaia di donne stuprate e uccise a Ciudad Juarez. Per Elina Chauvet il modo per ricordare la sorella, uccisa dal compagno a soli 22 anni.
Da allora le scarpe rosse sono diventate il simbolo della lotta per i diritti delle donne e contro la violenza di genere.
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… e di tante altre persone
Il 25 novembre è il primo dei “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” che si concluderà il 10 dicembre in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani così da sottolineare che la violenza di genere rappresenta una violazione dei diritti umani.
L’iniziativa fa parte della campagna ONU, nota come “Orange the world”, ed ha nell’arancione, colore che simboleggia un futuro luminoso e ottimista, libero da questo tipo di violenza, il filo conduttore che lega tutti gli eventi che ne fanno parte. Per questo i sedici giorni di attivismo sono noti anche come “orange days”.
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PER CHI DESIDERA APPROFONDIRE
Custode della memoria delle tre sorelle Mirabal è la sola sopravvissuta, Dedé, che nel 1999 ha dedicato loro il libro Vivas en su jardin.
Nel 1995 anche la scrittrice dominicana Julia Alvarez ha ripercorso la vita di queste donne simbolo di libertà e dal suo libero Il tempo delle farfalle è stato tratto il film del 2001 In the time of butterflies, in cui Minerva ha il volto di Salma Hayek.
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