Abstract
Qual’è il contributo della medicina legale contro la violenza sulle donne? Proseguiamo con la serie di interviste realizzate per fare il punto sul contributo che la Medicina Legale è in grado di fornire nella prevenzione e nella lotta alla violenza contro le donne.
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A parlare oggi è la Dott.ssa Loredana Buscemi che, in qualità di Presidente Ge.F.I. (Gruppo Italiano Genetisti Forensi), sottolinea l’importanza della genetica forense nell’individuazione e nella repertazione di tutte le tracce biologiche che assumono il ruolo determinante di elemento di prova a sostegno dei fatti violenti. Il riconoscimento dell’importanza e del valore di un appropriato approccio forense in questo ambito è stato sancito dal recepimento nel Decreto del Consiglio dei Ministri del 24 novembre 2017 delle indicazioni fornite dal Ge.F.I. per la repertazione di tracce biologiche per le analisi di genetica forense nel percorso assistenziale delle vittime di violenza sessuale e/o maltrattamento nell’ambito del “Percorso per le donne che subiscono violenza” che, come disposto dalla norma, dovrebbe trovare doverosa collocazione in tutte le Aziende sanitarie del territorio nazionale.
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