“Il soldato senza nome”: il film
Qui sotto ne ricostruiamo brevemente la trama.
Fuggito dalle retrovie del fronte, il soldato semplice Ferruccio Mambrin si finge malato mentale pur di salvarsi dalla guerra. All’interno dell’ospedale manicomiale di Ferrara, il ragazzo subisce violente terapie psico-fisiche perché ritenuto un simulatore dal conservatore dottor Brighenti. Grazie alla visione innovativa del dottor Gaetano Boschi, Ferruccio viene trasferito, assieme ad altri soldati, a Villa del Seminario, luogo in cui viene curato attraverso le pionieristiche terapie del lavoro e il racconto della propria storia.
Il Prof. Boschi e la nevrosi traumatica

Il Prof. Gaetano Boschi (1882-1969), uno dei protagonisti del film, fu per lungo tempo Primario dell’Ospedale Psichiatrico di Ferrara. Durante la Prima Guerra Mondiale, come Vicedirettore dell’ospedale provinciale fu invitato a fondare, a Ferrara, il primo Ospedale Militare Italiano per nevrosi di guerra, presso la Villa del Seminario. Nel 1915 pubblicò, per l’editore Rava, “La nevrosi traumatica in guerra”. In quegli anni, Boschi era uno tra i più profondi conoscitori delle arti mediche applicate alle discipline militari, ponendo in stretto collegamento gli impatti traumatici della guerra con le problematiche psichiatriche.

L’idea di un luogo specifico per curare le nevrosi da guerra fu senza dubbio innovativa perché egli intuì per primo come la guerra moderna avrebbe provocato una gran quantità di forme di nevrosi; parte integrante della terapia era avere a disposizione un luogo idoneo, dove poter svolgere diverse attività di recupero della personalità sotto forma di ergoterapia. E’ lampante che gli studi del Boschi furono una base importante per lo sviluppo dello studio di altre forme psichiatriche post-traumatiche come l’odierno DPTS..
Questi studi, insieme ad altri (ricerche sul liquor cefalorachidiano, sulle patologie della regione mesoencefalica e sulla semeiotica neurologica) diedero al Borschi una grande fama tanto da farlo candidare al Premio Nobel e a costruirsi una carriera anche come accademico diventando, nel 1942, prima Professore Ordinario di malattie nervose e psichiatriche presso l’Università di Modena e poi, nel 1947, come Rettore del medesimo ateneo.
Lo spettacolo: quando e dove
Il film, produzione indipendente e quindi con scarsa possibilità di circolazione, verrà proiettato a Roma giovedì 27 febbraio prossimo alle ore 20.30, al Cinema delle Provincie, Via delle Provincie 41 (QUI LE INDICAZIONI PER ARRIVARCI)
Ricordiamo a tutti che il 14 e 15 marzo prossimi si terrà a Milano il Convegno Nazionale AMLA “Qualcuno volò sul nido del danno psichico” che toccherà alcune delle tematiche connesse con le “vecchie” nevrosi da guerra com il Diturbo Post Traumatico da Stress. Cliccando QUI trovate tutte le informazioni sull’evento e sull’iscrizione allo stesso.