Abstract
L’accoglimento dei risultati della Consensus Conference sulla valutazione del danno biologico nella persona anziana nel sito del Sistema Nazionale Linee Guida è certamente da considerare un fatto importante per quel concerne l’introduzione nella pratica quotidiana di una modalità operativa codificata e da seguire da parte degli operatori secondo i dettati della L. 24/17. Ciò significa, e deve essere chiaro, che la mancata adozione della metodologia proposta dalla “Consensus” nell’ambito di un caso di valutazione del danno biologico in un soggetto anziano, comporterebbe la possibilità che al medico-legale incaricato di affrontare il caso, possa essere contestata una colpa professionale ai sensi dell’art. 5 della Gelli Bianco. L’uscita del documento di consenso riveste altrettanto importanza sotto profilo culturale, sia per la metodologia utilizzata, che per il suo approccio sistematico e accreditato sotto il profilo scientifico che potrebbe essere utilizzata per la realizzazione di altri documenti tecnici di indirizzo in ambito medico-legale. Cerchiamo, in questo articolo, di spiegare, in modo sintetico e grafico, le metodologia utilizzata e i risultati ottenuti.
. . . .
Iniziamo con lo spiegare perché è stato scelto lo strumento della Consensus Conference.
L’argomento della valutazione del danno biologico nella persona anziana risultava di grande attualità, in considerazione di due elementi rilevanti. Il primo di carattere epidemiologico. Perché?
(Download slide “Perchè (proprio) una Consensus Conference”).
Il secondo era dato dalle criticità valutative insite nel giudizio valutativo medico su questi particolari danneggiati. Tali criticità, sotto segnalate, sono state individuate anche attraverso interviste telefoniche con medici legali particolarmente esperti sul campo provenienti da diverse parti d’Italia.
(Download slide “Rivelanza epidemiologica”).
QUALI ERANO, ALLORA, GLI OBIETTIVI DELLA CONSENSUS CONFERENCE?
Ci si proponeva, dunque, di risolvere alcune importanti questioni attraverso l’elaborazione di quesiti la cui risposta era basata sull’esame di letteratura disponibile, che doveva essere ricercata, selezionata e sintetizzata in maniera sistematica. I relatori scelti dal Comitato Organizzatore e dalla Segreteria Tecnico Scientifica, dopo aver esaminato queste risultanze, dovevano riassumere queste evidenze alla Giuria, la quale, attraverso un processo di discussione doveva, quindi, dare formulare le risposte ai quesiti che avrebbero portato a stilare il documento finale.
(Download slide “Obiettivi una Consensus Conference”).
QUELLA CHE SEGUE È LA SINTESI DELLE TAPPE DELLA CONSENSUS CONFERENCE
Quelli che trovate di seguito sono i partecipanti alla Consensus Conference suddivisi per i loro ruoli all’interno del Comitato Promotore, del Comitato Tecnico Scientifico, della Segreteria Scientifica, dei Relatori e della Giuria. Si tratta di 38 soggetti appartenenti a 15 diverse Società Scientifiche, Enti, Associazioni e Organizzazioni. Va segnalata, e qui una delle novità essenziali di questo tipo di approccio, che alla composizione del “personale” della Consensus abbiano partecipato, in un contesto di multidisciplinarietà allargata, Società Scientifiche (SIMLA, SIGG, AIP, COMLAS), Associazioni culturali affiliate a Società Scientifiche (FAMLI, GISDAP, Consulta dei Giovani Medici legali Universitari), Università (DIMEC Università di Bologna), Strutture Pubbliche di rilevanza nazionale in ambito medico-legale (INPS, INAIL), Organizzazioni imprenditoriali di natura assicurativa privata (ANIA), Organizzazioni giuridiche (Corte di Cassazione, Osservatori per la Giustizia Civile) e Strutture del Ministero della Salute (ISS – CNEC). Il Ministero della Salute ha dato, in più, il patrocinio all’intera organizzazione (GUARDA QUI).
(Download slide “Sintesi dei lavori” e slide “I ruoli dei partecipanti della Consensus Conference”).
Tutti i partecipanti al processo hanno dichiarato hanno provveduto a compilare una dichiarazione di Riservatezza e di Interessi nel processo a cui hanno partecipato.
(Download slide “Dichiarazione di riservatezza e di interessi”).
Come già detto, erano stati stabiliti in anticipo una serie di quesiti focalizzati su 4 ordini di problematiche riguardanti la valutazione del danno biologico nella persona anziana:
- Parte Generale
- Ricostruzione/Valutazione dello stato anteriore
- Prassi della visita medico-legale
- Valutazione multidimensionale e scale
Per rispondere a questi quesiti si è proceduto, dapprima, a una revisione sistematica della letteratura con una sintesi delle evidenze da questa risultanti. Una prima ricerca è stata effettuata nei mesi di luglio-agosto del 2018 con rinvenimento di 3.924 articoli che sono stati esaminati: di questi, pochissimi sono risultati utili
Successivamente, nei mesi di gennaio – febbraio 2019, utilizzando altre strategie di ricerca (ne sono state applicate 20), si sono invece rinvenuti 5.437 articoli molto utili per la risoluzione delle problematiche in gioco (slide N. 01).
La tipologia dei 45 documenti rinvenuti era la seguente così come dimostrato nella slide N. 02.
Si è poi proceduto, come già detto sopra, a valutare la qualità dei documenti scelti attraverso scale previste dalla letteratura internazionale (slide N. 03).
Alla Consensus Conference, che si è svolta a Bologna l’8 giugno 2019 in forma pubblica e aperta a tutti, hanno partecipato medici legali, geriatri e altri specialisti, medici di medicina generale, avvocati e cittadini. Nella prima parte della giornata, per ognuna delle 4 aree tematiche, i Relatori (un medico legale e un geriatra) hanno presentato la sintesi della letteratura. La Giuria si è quindi riunita a porte chiuse e ha redatto un documento preliminare di consenso che è stato presentato pubblicamente dalla Presidente della Giuria al termine della conferenza (slide N. 04).
Slide N. 01
Slide N. 02
Slide N. 03
Slide N. 04
Il documento definitivo è quello che avete trovato pubblicato sul sito del SNLG ed è il seguente:
.
Qui sotto, invece, trovate i quesiti e le risposte riassunte in quattro tabelle:
.
Qui sotto trovate le scale di possibile uso per eseguire una Valutazione Multidimensionale (VMD):
Oslo-3 Social Support Scale
- Facilità con cui si può ottenere aiuto dai propri vicini (scala 1-5)
- Numero di persone sufficientemente vicine su cui si può contare in caso di problemi (scala 1-4)
- Interesse/preoccupazione dimostrata dagli altri rispetto all’individuo (scala 1-5)
Un punteggio 3-8 indica un supporto debole, 9-11 un supporto moderato e 12-14 un supporto forte.
Test per lavalutazione funzionale con misure di performance fisica
Velocità del cammino sui 4 metri:
Il test del cammino (walking-speed) è la metodica più frequentemente utilizzata nella pratica clinica per la misurazione della velocità di passo.Lo spazio necessario per eseguire il test è un corridoio di 5-7 metri. Il soggetto è invitato a camminare con passo normale e il valutatore rileva il tempo impiegato a percorre 4 o 6 metri. Una velocità inferiore a 0.8 metri al secondo è considerata anormale.
Abbiamo, quindi, cercato di illustrare motivazioni, procedure e conclusioni della Consensus Conference.
In un prossimo articolo approfondiremo le novità e le ricadute sull’attività quotidiana in ambito medico-legale dei risultati della Consensus Conference.