Il Dott. Pedoja interviene nel dibattito sul “danno terminale” estendendo, sono parole sue, il concetto di “sofferenza” , quale componente del danno non patrimoniale trasmissibile iure hereditatis, alla percezione consapevole della” morte imminente “ : quindici troveremo di fronte ad una autonoma componente di danno terminale, non ancorata ad un qualche determinabile periodo di tempo, ma alle specifiche circostanze e modalità dell’evento mortale, accertabili così con criterio probabilistico medico-legale.
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