Recentemente l’INAIL ha provveduto alla redazione di un documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione.
Il documento dapprima classifica il rischio da contagio da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro secondo tre variabili:
- Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative. Ad es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca, ecc.;
- Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità. Ad esempio specifici compiti in catene di montaggio.
- Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell’azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo, alberghiero, istruzione, ecc.).
Successivamente esplica una metodologia di valutazione integrata basata sul modello sviluppato sulla base dati O’NET del Bureau of Labor of Statistics statunitense (fonte O*NET 24.2 Database, U.S. Department of Labor, Employment and Training Administration).Si è proceduto all’adattamento del modello al contesto lavorativo nazionale. I dati sono stati integrati con due tipi di metodologie. Da una parte si sono utilizzati quelli delle indagini INAIL e ISTAT (fonti Indagine INSuLa 2 e dati ISTAT degli occupati al 2019). Dall’altra quelli relativi agli aspetti connessi all’impatto sull’aggregazione sociale.
Qui sotto potete scaricare il documento in forma completa
Si noti che l’attività sanitaria presenta una classe per ciò che riguarda l’aggregazione di livello 3 (medio-alto) mentre la classe di rischio è considerata ALTA