Il Ge.F.I (Genetisti Forensi Italiani) rappresenta l’Italian Speaking Working Group della Società Internazionale di Genetica Forense (ISFG) e, come da statuto, ha anche il compito di elaborare raccomandazioni prevedendo la loro revisione periodica. Le raccomandazioni hanno valore di generale indirizzo e devono facilitare la creazione di un consenso su un nucleo di strategie operative e metodi adeguati ai compiti che il settore richiede.
Le presenti raccomandazioni sono il risultato del lavoro condotto da esperti, iscritti al Ge.F.I., dei laboratori di genetica forense delle Università Italiane, del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), della Polizia Scientifica e di quelli facenti parte della Società Italiana di Genetica Umana (SIGU). Sulla base delle raccomandazioni* dell’International Society for Forensic Genetics (ISFG), del Scientific Working Group on DNA Analysis Methods (SWGDAM) e dell’ European Network of Forensic Science Institutes (ENFSI), pubblicate negli ultimi anni, si è pianificato il lavoro suddividendolo in tre sezioni, ciascuna facente capo a un gruppo di esperti.
La prima sezione è dedicata ai requisiti minimi del laboratorio per le indagini di identificazione personale comprendente i temi dell’organizzazione del laboratorio, della qualità della certificazione e dell’accreditamento, del report di laboratorio, con focus sulla qualifica del personale attraverso un percorso di formazione adeguato, condiviso e riconosciuto.
La sezione dedicata alla metodologia di accertamento tratta delle misure di prevenzione della contaminazione e delle metodiche di analisi dei reperti e dei campioni biologici di interesse forense.
La terza sezione, relativa alla criteriologia valutativa di profili genetici STRs autosomici, è stata indubbiamente e come prevedibile, la più laboriosa.
Dalla definizione dei criteri analitico-valutativi propedeutici, alla valutazione di conformità dei controlli di analisi e alla verifica della presenza di artefatti, fino alla procedura di interpretazione dei risultati, è frutto di numerose riunioni e del confronto di posizioni, mai ideologiche, ma basate su argomentazioni di rango scientifico. Di particolare rilievo è la valutazione probabilistica del peso dell’evidenza posto che, come da tutti condiviso, “una conclusione di compatibilità non suffragata da un calcolo statistico non è utilizzabile ai fini di identificazione”.
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