Continuiamo il nostro viaggio esplorando le risposte dell’IA in un caso di responsabilità professionale di chirurgia vertebrale.
Continuiamo la nostra piccola sperimentazione con l’IA Copilot.
Il contesto della prestazione sanitaria
Dopo aver formato il “sapere” a cui agganciare la valutazione, si è ricreato il contesto della prestazione sanitaria simulando il decorso clinico e quindi ponendo due domande a noi note:
“Considera questa analisi di contesto: “il paziente prima descritto stipula un contratto con un chirurgo vertebrale e con un ospedale per eseguire l’intervento di stabilizzazione vertebrale per via posteriore L3-L5 con viti peduncolari e basse. L’intervento chirurgico, eseguito in anestesia generale, è eseguito in una sala operatoria di neurochirurgica, dotata di intensificatore di brillanza. dall’atto operatorio risulta che tutto l’intervento chirurgico si è eseguito regolarmente e che il controllo radiologico eseguito in sala operatoria, durante l’intervento, è risultato accettabile. Il paziente, al suo risveglio, accusa del formicolio e del fastidio all’arto inferiore di destra, non riesce a muovere il piede di destra ed avvisa i medici, che lo rassicurano che tutto tornerà normale tra qualche ora. Mezz’ora dopo il paziente avvisa i medici perchè non riesce a muovere il piede ed il formicolio all’arto inferiore di destra è aumentato ed è divenuto dolore. Il medico prescrive un antidolorifico e un antiinfiammatorio. La mattina dopo il paziente non riesce a muovere il piede. Il medico fa una risonanza magnetica che evidenzia che la vite peduncolare destra di L4 è fuori dal peduncolo e comprime il midollo spinale e la sua radice. Il paziente è sottoposto subito ad intervento chirurgico di rimozione della vite. Nonostante l’intervento, il paziente non riesce più a muovere il piede destro “. Domanda: sulla base di questo contesto esiste la responsabilità del medico e dell’ospedale? E se la risposta è affermativa, scrivimi perché?”
La valutazione dell’AI relativamente alla condotta colposa
Copilot ha restituito queste risposte:

Si è voluto scendere più nello specifico del caso simulato, chiedendo a Copilot di oggettivare i fondamenti della condotta colposa:

L’apprendimento del tema da parte dell’AI
Si è proceduto ad affinare ulteriormente i quesiti, al fine di meglio definire i contorni della riconosciuta colpa professionale:

Tuttavia, il caso simulato riguarda un intervento di inserimento di viti all’interno del peduncolo vertebrale.
Chi si è già occupato di casi simili ben sa come nell’inserimento di una vite è necessario rimanere all’interno del contesto osseo del peduncolo, ma può accadere che una cresta della vite possa fuoriuscire dalla corticale ossea, se non addirittura medializzarsi o lateralizzarsi per entità maggiori andando a costituire una “violation”. Quindi, nel nostro caso simulato si è posta una domanda più specifica:

La bibliografia
Si è chiesto di elencare la bibliografia di riferimento utilizzata come fonte scientifica:

Alcune considerazioni finali
In questa simulazione si deve fare particolare attenzione al prompt, ma sinceramente sappiamo tutti cosa è un prompt? Il prompt è l’istruzione in lingua, ossia la descrizione, che forniamo ad una IA generativa quando vogliamo che la stessa ci restituisca una risposta.
È importante che si fornisca all’IA un contesto, un obiettivo, una specificità ossia dei vincoli ed infine aggiungere alcuni esempi.
Nella nostra simulazione, per chi ha già affrontato questa tematica specifica ben sa che le deviazioni assiali medializzate delle viti si dividono in tre gruppi: entro i 2 mm, tra i 2-4 mm e oltre i 4 mm. Tale ultimo valore è considerato violation, sebbene altri autori lo considerino sussistente già oltre i 3 mm, in virtù dell’anatomia del canale spinale e delle distanze tra la corticale ossea del peduncolo e le strutture nervose adiacenti.
Il vero specialista, anche attraverso sistemi di ricostruzione di immagini 3D, può individuare la violation, come nell’immagine sottostante, ricostruita mediante un sistema di ricostruzione MPR e 3D dell’immagine TC:

Ora, non si vuole certamente in questa sede avere l’ardire di delineare come debba scriversi una relazione tecnica, ma semplicemente evidenziare come l’uso di una IA richiede sempre la conoscenza specialistica di base ed anche quella necessaria nell’interrogare proprio l’IA.
Visto che la scienza ha come base la riproducibilità dei risultati ecco a Voi la sfida: riproponete le stesse domande a Copilot o, in alternativa, a ChatGPT o anche ad altri sistemi di IA come Gemini, Perplexity AI o Grok e, magari, fateci sapere i Vostri risultati.
Buon lavoro.
Dimenticavo: verificate Voi le voci bibliografiche citate e confrontatele con quelle ottenute con la Vostra ricerca