Portiamo alla vostra attenzione una breve storia dell’autopsia interpretata come una cavalcata nel tempo fondata, principalmente su aneddoti e qualche nota di gossip sulle tragedie dello star system americano.
Si tratta della traduzione di un articolo comparso sul sito di divulgazione scientifica “Popular Mechanics” dal titolo The Complete History of Autopsy redatto due giovani giornalisti americani Maude Campbell And Henry Robertson.
Al di là dell’ovvia semplicità dello scritto – siamo nel campo della divulgazione scientifica – l’articolo ci dà qualche notizia e qualche, anche “divertente” – nonostante l’argomento – curiosità, su di un mondo che conosciamo bene.
Una piccola “divertente” storia dell’autopsia
Il mondo antico tra umori e delitti
460–370 a.C. Nonostante che in questo periodo storico non si abbia notizia dell’esecuzione di vere e propie autopsie, il medico greco Ippocrate sostiene che le malattie avevano cause naturali piuttosto che soprannaturali. Stabilisce, inoltre, come è noto, la cosiddetta “teoria umorale”. Secondo Ippocrate, quattro umori (bile nera, bile gialla, catarro e sangue), componevano il corpo umano. Tutte le malattie quindi, erano il risultato di uno squilibrio nel rapporto tra gli umori e gli altri elementi corporei.
367-282 a.C. Tolomeo I Sotere, re d’Egitto, sostiene l’anatomia patologica e fonda la grande università e biblioteca di Alessandria. Diventa il primo sovrano a consentire ai funzionari medici di esaminare e sezionare i cadaveri a fini didattici. La maggior parte delle prime dissezioni erano eseguite su criminali giustiziati. In alcune occasioni, il re stesso prendeva parte alle autopsie.
335–280 a.C. Erofilo di Calcedonia, un medico greco considerato il primo anatomista, esegue regolarmente autopsie su esseri umani e animali ad Alessandria e scrive un trattato di anatomia umana. Egli introdusse molti dei termini scientifici utilizzati fino ad oggi per descrivere strutture anatomiche. E’ considerato lo scopritore della distinzione anatomica tra arterie e vene e dell’esistenza della differenza tra nervi motori e sensitivi.
310–250 a.C. Erasistrato confuta, almeno parzialmente, la teoria degli umori ippocratica e sostiene che le malattie derivano da cambiamenti negli organi. Nonostante abbia erroneamente descritto il fenomeno della circolazione del sangue, annotava con precisione che il cuore impedisce il riflusso del sangue e che l’epiglottide copre la trachea durante la deglutizione.
44 a.C. Una delle prime autopsie – o forse il primo esame esterno – eseguita a scopo di giustizia, viene effettuata quando il medico romano Antisto esamina il corpo di Giulio Cesare dopo il suo assassinio, determinando quale delle 23 ferite da arma bianca si era rivelata fatale. La identificherà in una situata al petto che avevo leso l’aorta del grande generale e dittatore di Roma. Lo racconta Svetonio.
131–201 d.C. Galeno di Pergamo è il primo medico a mettere in relazione i sintomi di un paziente con ciò che è stato rinvenuto esaminando la regione anatomica del corpo del defunto interessata. Galeno, produce una grande quantità di testi scritti sul corpo umano. Il suo capolavoro è intitolato “Sull’utilità delle parti del corpo” . Era, comunque, un seguace della teoria umorale.
Il Medio Evo: i primi incerti passi della patologia e la prima autopsia giudiziaria
1091-1161 Ibn Zuhr (noto anche con il nome latino di Avenzoar), medico arabo, maestro di Averroé, considerato il padre della chirurgia sperimentale, impiega test sugli animali prima di operare sull’uomo. In tal modo, inventa la procedura chirurgica della tracheotomia. Zuhr eseguiva dissezioni post mortem e autopsie in un periodo in cui erano queste pratiche erano considerate un vero e proprio tabù. Attraverso i suoi studi autoptici, concluse che la scabbia era causata da un parassita, contraddicendo la teoria “umorale”.
1231 La prima legge che autorizza la dissezione umana viene promulgata durante il regno dell’imperatore del Sacro Romano Impero, Federico II. Federico decretò che le scuole mediche dovevano ricevere almeno due corpi di criminali giustiziati ogni anno per studio e per l’esecuzione di lezioni.
1247 Il cinese Song Ci scrive: “Hsi Yüan Lu” (Come lavare i torti), un manuale di istruzioni su come condurre indagini medico-legali, esaminando i cadaveri e determinando l’epoca e la causa della morte. Nel suo trattato vengono esaminate anche altre questioni legate alla medicina forense come l’avvelenamento, la decomposizione, le ferite da varie armi, lo strangolamento e la simulazione di ferite.
1302 Bartolomeo da Varignana esegue la prima autopsia medico-legale nota in cui la morte fu investigata esplicitamente per determinare se la causa della stessa fosse attribuibile all’azione di un accusato. La richiesta proveniva da un magistrato a Bologna.
Durante tutto il Rinascimento, gli insegnanti di anatomia e gli studenti delle scuole di medicina non eseguivano da soli le dissezioni. Si riunivano in una sala settoria e seguivano uno specializzato dissettore che apriva e sezionava il cadavere. Leonardo da Vinci e Michelangelo eseguirono una serie di “autopsie”, per osservare direttamente l’anatomia umana.
Evo moderno: la medicina e l’anatomia patologica cominciano ad alzare la testa
1507 Considerato uno dei fondatori dell’anatomia patologica grazie al suo uso della dissezione anatomica per determinare la causa della morte, Antonio Benivieni pubblica “Le cause nascoste delle malattie”, promuovendo così lo studio della patologia forense. Alcuni dei protocolli che ha elaborato sono ancora usati oggi.
1533 La prima autopsia nel Nuovo Mondo viene eseguita quando la Chiesa Cattolica ne ordina una sulle gemelle “siamesi” Joana e Melchiora, che erano morte otto giorni dopo la nascita. L’obiettivo era determinare se le due bambine condividessero l’anima; il sacerdote le battezzò entrambe separatamente per precauzione. Non era, infatti, sicuro se esse possedessero due corpi e due anime o solo un corpo e un’anima.
1539 Un giudice padovano che condivideva l’interesse per il lavoro del grande anatomico Andrea Vesalio concesse ai medici il diritto di sezionare i cadaveri di criminali giustiziati. Vesalio concluse che le ipotesi di Galeno sulle somiglianze tra l’anatomia animale e umana, così come i suoi errori di osservazione, stavano bloccando una comprensione più profonda della fisiologia umana.
1740 L’anatomista Anna Morandi sposa l’artista e scultore di cera Giovanni Manzolini. I due guidarono una svolta della scienza medica a Bologna. Insieme, sezionavano cadaveri creando centinaia di sculture anatomiche in cera. I due furono i pionieri di un nuovo metodo per l’epoca: durante la dissezione autoptica essi prelevavano gli organi dal corpo per eseguire ulteriori dissezioni, che consentivano loro di creare complicati modelli in cera dei singoli sistemi organo-funzionali, a scopo didattico.
1751 Il parlamento britannico emana la Legge sugli omicidi, includendo la disposizione secondo la quale “per prevenire meglio l’orrido crimine dell’omicidio” i colpevoli fossero oggetto di “ulteriore terrore” e che “un segno peculiare dell’infamia dovesse essere aggiunto alla punizione“. Di conseguenza la Legge imponeva o la dissezione pubblica o l’impiccagione in catene del cadavere.
1761 Giovanni Morgagni porta a termine la sua voluminosa opera intitolata De Sedibus et Causis per Anatomen Indagatis . Nel testo, il Morgagni riportava i sintomi e le sue osservazioni su circa 700 pazienti con i risultati delle indagini anatomo-patologiche effettuate dopo l’esame dei loro cadaveri. Con questo studio egli ampliava ulteriormente la comprensione sui fatti morbosi implicati nel decesso. Il Morgagni organizzò la sua casistica in base al sistema organico interessato dalla malattia e documentando le storie cliniche dei pazienti, correlandole i risultati delle indagini autoptiche. Molti considerano il De Sedibus come il primo manuale di patologia e Morgagni come il vero padre dell’anatomia patologica.
1775 Dopo che il suo amico Dr. Joseph Warren fu ucciso nella Battaglia di Bunker Hill, Paul Revere , il mitico eroe della Guerra d’Indipendenza americana, eseguiva la prima identificazione forense di tipo odontoiatrico sui resti del suo amico, in quanto lui stesso era l’autore delle protesi dentarie che il soggetto portava.
1800 Il medico francese Xavier Bichat, considerato il padre dell’istologia patologica, diventa il primo scienziato che approfondisce microscopicamente le conoscenze anatomo-patologiche. Egli stabilì che nel corpo umano si potevano trovare 21 diversi tipi di tessuti, che rappresentavano gli elementi funzionali e strutturali che costituivano gli organi.
1800 Karl Rokitansky eseguì oltre 30.000 autopsie (inclusa quella di Ludwig van Beethoven) e ne supervisionò 70.000 durante i suoi 45 anni di carriera. Attraverso le sue accurate procedure, in cui aveva esaminato ogni parte del corpo, egli fu in grado di catalogare i risultati ottenuti in un modo che non era mai stato così dettagliato.
1821 Napoleone Bonaparte avrebbe richiesto l’esecuzione della sua autopsia come desiderio in punto di morte al suo medico: “Dopo la mia morte, desidero che tu faccia un’autopsia … fai un rapporto dettagliato a mio figlio. Indicagli quali rimedi e stile di vita può perseguire per prevenire la sua sofferenza … Questo è molto importante, poiché mio padre è morto … con sintomi molto simili al mio“. Il suo medico personale, Francesco Antommarchi, eseguì poi l’autopsia, che rilevò reperti compatibili con un cancro allo stomaco.
1827–28 Desiderosi di guadagnare denaro, gli immigrati irlandesi William Burke e William Hare uccisero 16 persone ad Edimburgo in Scozia, fornendo i cadaveri a un tale dottor Robert Knox che li utilizzava per eseguire studi autoptici. Hare poi testimoniò contro Burke, che fu impiccato di fronte a una grande folla il 28 gennaio 1829. Hare fu liberato e il cadavere di Burke fu sezionato pubblicamente. Simon Pegg e Andy Serkis hanno portato la vicenda dei due sul grande schermo nel film Burke & Hare del 2010. La storia dei due malfattori e del medico loro cliente è stata anche l’ispirazione di un famoso racconto di Stevenson intitolato “La jena” dal quale fu tratto l’omonimo film con Boris Karloff.
1832 Il parlamento britannico approvò l’Anatomy Act, concedendo maggiore libertà a medici, insegnanti di anatomia e studenti di medicina per eseguire autopsie su corpi “donati alla scienza”. La legge era stata emanata in risposta al dilagante commercio illegale di cadaveri.
1839 Il primo medico capo del Johns Hopkins Hospital, il Dr. William Osler, contribuisce a fondare la Johns Hopkins School of Medicine. Spesso indicato come il padre della medicina moderna, Osler insisteva sul fatto che gli studenti dovevano visitare e parlare con i pazienti piuttosto che essere confinati nelle aule delle facoltà mediche. È accreditato per aver istituito il primo programma di residenza per la formazione specialistica dei medici. Gran parte della sua conoscenza delle malattie derivava dalle 1.000 autopsie che aveva eseguito nel corso della sua carriera.
1853 nella metà dell’ottocento, le autopsie sono ormai un pilastro nelle indagini penali. Il Dr. J.O. Sharber ne eseguì una su una giovane schiava nel Tennessee che era sospettata di essere incinta e di essere stata avvelenata dal padrone a causa della sua gravidanza da lui provocata. Egli fu in grado di determinare che la donna soffriva di un cancro uterino di vecchia data, che l’aveva portata a sanguinare fino alla morte. Il proprietario della piantagione e della schiava che ivi lavorava, ordinò l’autopsia per provare la sua innocenza e alla fine fu assolto.
1865 L’autopsia del presidente degli Stati Uniti assassinato Abraham Lincoln fu eseguita alla Casa Bianca dai chirurghi dell’esercito. La moglie di Lincoln, Mary Todd, mandò un messaggero per chiedere una ciocca di capelli, e un ciuffo fu tagliato dalla testa del grande statista per farglielo pervenire.
1870 Il padre dell’anatomia patologica moderna, Rudolf Virchow comprese l’importanza del microscopio nel condurre ricerche per scoprire i piccoli dettagli degli elementi cellulari che componevano i diversi tessuti umani. Attraverso questi accertamenti diagnosticò una leucemia e quanto scrisse è considerato una delle prime diagnosi correttamente eseguite ed adeguatamente refertate di questa forma morbosa.
1892 Il poeta americano Walt Whitman morì il 26 marzo e la sua autopsia rivelò che il suo cervello era anormalmente di grandi dimensioni.
Il 900: la scienza vince
1902 Mentre lavorava nei laboratori della Johns Hopkins University, la dottoressa Dorothy Reed Mendenhall, in parte attraverso l’esecuzione di esami autoptici, dimostrò che la malattia di Hodgkin non era una forma di tubercolosi e attribuì il disturbo alle cellule ematiche che caratterizzano la malattia. All’epoca aveva solo 28 anni.
1912 Richard Cabot studiava 3.000 rapporti di autopsia riferendo che in oltre il 50% dei casi, le diagnosi erano errate.
1915 Nel primo caso importante di omicidio che coinvolgeva un patologo forense, Bernard Spilsbury riuscì a collegare un certo George Smith agli assassinii delle sue tre mogli, avvenuti nella vasca da bagno della sua abitazione.
1936 Il medico canadese Dottoressa Maude Abbott lavora presso il dipartimento di patologia della McGill University. La sua ricerca si concentrò sulle cardiopatie congenite e la pubblicazione del suo Atlas of Congenital Heart Disease delineò un nuovo sistema di classificazione delle malattie cardiache, migliorando, significativamente, la conoscenza dell’anatomia del cuore gettando le basi per la moderna cardiochirurgia.
1946 Il patologo forense Keith Mant guida la sezione medica dell’esercito britannico. Dai reperti ottenuti tramite l’esecuzione di autopsie su cadaveri esumati, arrivarono prove decisive per l’esecuzione di eminenti medici nazisti che avevano eseguito pratiche sperimentali aberranti sugli internati nei campi di concentramento.
1951 Viene istituita la Commissione congiunta per l’accreditamento ospedaliero negli USA (JCAH) che stabilisce un tasso minimo di autopsie da eseguirsi in ospedale almeno sul 20% dei deceduti quale modalità per garantire e migliorare la qualità delle cure ospedaliere e rendere più accurate le statistiche sulla mortalità.
1952 Viene istituito dal College of American Pathologists, il Comitato per la patologia forense per sviluppare la formazione dei patologi in ambito forense.
1953 La dott.ssa Edith Potter pubblica il suo famoso testo “Patologia del feto e del neonato”, aprendo la strada alla patologia perinatale. La Potter per oltre 33 anni operò presso l’Università di Chicago, eseguendo 10.000 autopsie su neonati e pubblicando 140 articoli scientifici e sei libri. Negli anni ’30, stabilì che le principali cause di morte tra i bambini erano l’emorragia intracranica e l’ipossia, che erano associate a travagli di parto lunghi e traumatici. Negli anni ’40, associò particolari caratteristiche facciali anormali presenti nei neonati (una condizione che è diventata nota come facies di Potter) al mancato funzionamento dei reni in epoca fetale.
Tra tecnologia e morti di star di Holliwood
1962 Il 5 agosto, il giorno del rinvenimento del suo cadavere, Marilyn Monroe dimostrava segni di avanzato rigor mortis, portando i patologi forensi ad ipotizzare che doveva essere deceduta tra le 10:30 e le 20:30 del 4 agosto. L’analisi tossicologica determinò poi la causa della morte in un avvelenamento acuto da barbiturici.
1968 Il procuratore generale degli Stati Uniti Ramsey Clark chiede a quattro esperti medici di riesaminare la vicenda di relativa all’assassinio del Presidente Kennedy. Vengono loro consegnate fotografie, radiografie e altre prove di carattere medico. Il compito era quello di valutare le conclusioni che erano state raggiunte dagli esecutori dell’autopsia effettuata nell’immediatezza del delitto.Gli esperti nominati concludevano che Kennedy era stato colpito da due proiettili. Questi erano stati sparati da sopra e dietro di lui. Il primo aveva attraversato la base del collo sul lato destro, senza colpire alcuna formazione ossea e vitale. L’altro era entrato nel cranio posteriormente fuoriuscendo sul lato destro dello stesso determinando le imponenti lesioni encefaliche avevano portato alla morte il Presidente degli Stati Uniti.
1971 Negli Stati Uniti, la Commissione congiunta per l’accreditamento degli ospedali (JCAH) abolisce la richiesta dell’esecuzione di un tasso minimo di autopsie per ottenere l’accreditamento ospedaliero. Ciò portò a un ulteriore declino nel numero delle autopsie eseguite.
1977 Elvis Presley muore improvvisamente e inaspettatamente. La causa della morte originariamente viene attribuita ad un infarto. Esami tossicologici successivi, eseguiti dopo l’autopsia del suo cadavere, identificavano, invece, elevati livelli di diversi farmaci. Si trattava, soprattutto, di codeina che risultava avere un valore dieci volte superiore a quello terapeutico.
1981 Il 28 novembre, l’attrice Natalie Wood viene trovata annegata a un miglio di distanza dal suo yacht, Splendor. A bordo della barca c’erano solo altri due uomini oltre al marito Robert Wagner: l’attore Christopher Walken e il capitano dell’imbarcazione, Dennis Davern. La Wood aveva notoriamente il terrore dall’acqua e il rapporto dell’autopsia rivelò che presentava ecchimosi sul corpo e sulle braccia, nonché un’escoriazione sulla guancia sinistra. Ancora oggi, soprattutto sul web, si cerca di conoscere la verità sulla misteriosa scomparsa della Wood.
1987 Il patologo Dr. Lee Lehman rinviene del cianuro nel cadavere di John Powell dopo aver eseguito un’autopsia al Drake Memorial Hospital. L’aiuto infermiere, Donald Harvey, venne collegato all’omicidio di Powell. La polizia aveva, infatti, perquisito la sua casa con un mandato, rinvenendo cianuro e arsenico. Harvey successivamente confessava. Aveva avvelenato pazienti per anni. Fu processato e condannato per 24 omicidi. In 17 anni di lavoro negli ospedali, si stima che Harvey possa aver ucciso 87 persone. Qualcuno, però, sostiene che il numero reale delle morti da lui causate fosse in realtà 130.
Nei primi anni ’90 con lo sviluppo della tecnologia, nasce l’idea di poter documentare in modo non invasivo le patologie organiche. Si pensa, all’utilizzo di TAC, risonanza magnetica e scansioni 3D. Il professore svizzero Richard Dirhofer coniò, per questo tipo di accertamenti, il termine “Virtopsy“.
1995 Il famoso serial killer Jeffrey Dahmer viene assassinato in prigione. Il suo corpo fu tenuto, comunque, parzialmente incatenato fino a quando un medico non iniziò la sua autopsia. Il suo cervello fu rimosso e conservato per possibili studi.
2002 Si rinviene la prima prova concreta che giocare a football (americano) può causare gravi e permanenti lesioni encefaliche. Questo accadde quando il centro degli Steelers Mike Webster, morto all’età di 50 anni, venne sottoposto ad autopsia da parte del dott. Bennet Omalu. Omalu dichiarò poi: “Ho visto alterazioni che non si dovrebbero rinvenire nel cervello di un uomo di 50 anni, e nemmeno in un cervello sano”. L’alterazione di cui Webster era portatore venne poi identificata e classificata come “encefalopatia traumatica cronica” (CTE).
2002 Gunter von Hagens, il creatore della mostra Body Worlds, esegue la prima autopsia “pubblica” in Gran Bretagna dopo quasi 200 anni. Tutto ciò avvenne nella serata del 20 novembre, di fronte a un pubblico scelto a caso, pagante. Le riprese dell’evento vennero poi trasmesse in una versione edulcorata di tipo documentaristico. L’evento si svolse in un luogo segreto stante la dubbia legalità dell’effettuazione della pratica settoria. Non era chiaro se von Hagens avesse o meno una licenza medica britannica per eseguire l’autopsia.
2003 Una virtopsy viene eseguita su una mummia datata 3000 anni fornita dal British Museum. La mummia, chiamata Nesperennub, venne esaminata mediante TAC e tecniche di imaging all’avanguardia.
2007 Quando l’attrice Anna Nicole Smith viene trovata morta l’8 febbraio, nessuno si azzarda ad indovinare la causa del suo decesso. La sua autopsia ci dirà che è deceduta per un’overdose accidentale di un sonnifero e almeno altri otto farmaci ottenuti con regolare prescrizione medica.
2007 Secondo il CDC, la percentuale di decessi nei quali è stata eseguita un’autopsia è diminuita di oltre la metà dal 1972 al 2007. Ovvero dal 19,3% all’8,5%. Nel 1972, il 79% delle autopsie veniva eseguito per decessi dovuti a patologie di tipo naturale e il 19% per decessi dovuti a cause esogene. Nel 2007, le rispettive percentuali erano del 46 percento e del 50 percento.
2009 L’autopsia dell’icona pop Michael Jackson dimostra che è morto per overdose di propofol – un potente anestetico di uso comune in ambito chirurgico. Avevano, però, contribuito al decesso anche diversi sedativi che il dottor Conrad Murray gli aveva somministrato la mattina della sua morte. Il cardiologo, Dr. Murray era il medico che seguiva i tour di Jackson. Oggi sta scontando una condanna per omicidio colposo per il suo ruolo nella morte del cantante.
2018 Il 16 gennaio, il quarterback 21enne dello Stato di Washington Tyler Hilinski si toglie la vita dopo aver sperimentato i primi sintomi di CTE. Presentava le stesse alterazioni cerebrali di un soggetto molto anziano. La sua morte è servita come tragico promemoria. Il CTE, quindi, non colpisce solo gli atleti che avevano già concluso la loro carriera. Secondo Chris Nowinski, cofondatore e CEO della Concussion Legacy Foundation, “Gli scienziati sperano di trovare criteri diagnostici precoci per la diagnosi di CTE. Speriamo che queste ricerche possano far porre diagnosi almeno cinque anni prima che la malattia dia i suoi effetti“.