L’emergenza legata alla pandemia da COVID-19, ha messo in luce l’insufficienza tecnica delle nostre sale autoptiche per l’esecuzione di necroscopie in sicurezza.
Come è noto la comunità scientifica internazionale e nazionale aveva segnalato quali erano i requisiti necessari in termine di ambienti nel quale eseguire le autopsie. Questi erano stati poi ripresi nella Circolare del Ministero della Salute del 1 aprile 2020 riguardante il settore funebre, cimiteriale e di cremazione (che qui puoi scaricare).
La mancanza di adeguate strutture per l’esecuzione delle autopsie, alla luce delle restrizioni imposte dal punto di vista tecnico, è risultata immediatamente palese. Se ne possono, infatti, contare non più di una decina in tutta la penisola.
Ne è risultato un blocco quasi totale dell’attività necroscopica nazionale.
Due, quindi, sarebbero le conseguenze. In primis, l’impossibilità di acquisire, attraverso le indagini autoptiche, importanti rilievi anatomo-patologici che potrebbero risultare utilissimi nella ricerca contro la pandemia da COVID-19. In più, non bisogna dimenticare che la sospensione delle autopsie giudiziarie, certamente, limita in modo importante una delle fonti d’indagine privilegiata per la raccolta di prova in delitti che riguardano diritti inviolabili del cittadino.
Su indicazioni del Consiglio Direttivo, riunitosi il 3 aprile scorso, il Presidente e il Segretario di SIMLA – Prof. Riccardo Zoja e Dott. Lucio Di Mauro – hanno inviato oggi, una lettera ai Ministri della Salute, della Giustizia e per gli Affari Regionali e le Autonomie di cui riportiamo, qui di seguito, il testo
La lettera di SIMLA
Vista la dichiarazione di emergenza internazionale di salute pubblica per il coronavirus (PHEIC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 30 gennaio 2020;
Vista la delibera del Consiglio dei Ministri nella riunione del 31 gennaio 2020 che tempestivamente dichiarava per 6 mesi lo stato di emergenza in ragione del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;
Vista la circolare del Ministero della salute- Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria – dell’1 aprile 2020 riguardante il settore funebre, cimiteriale e di cremazione;
Considerata l’indicazione obbligatoria di eseguire le operazioni di indagine tecnico-scientifica presso adeguate sale autoptiche, in tutti i casi di morte nei quali si possa individuare che la persona defunta sia stata affetta da COVID- 19 e/o allorquando non si possa escludere con certezza che la persona fosse affetta da COVID-19 (per il principio di precauzione), meglio specificate alla lettera “C” comma 3 della predetta circolare: “In caso di esecuzione di esame autoptico o riscontro diagnostico, oltre ad una attenta valutazione preventiva dei rischi e dei vantaggi connessi a tale procedura, devono essere adottate tutte le precauzioni seguite durante l’assistenza del malato. Le autopsie e i riscontri possono essere effettuate solo in quelle sale settorie che garantiscano condizioni di massima sicurezza e protezione infettivologica per operatori ed ambienti di lavoro: sale BSL3, ovvero con adeguato sistema di aerazione, cioè un sistema con minimo di 6 e un massimo di 12 ricambi aria per ora, pressione negativa rispetto alle aree adiacenti, e fuoriuscita di aria direttamente all’esterno della struttura stessa o attraverso filtri HEPA, se l’aria ricircola. Oltre agli indumenti protettivi e all’impiego dei DPI, l’anatomo-patologo e tutto il personale presente in sala autoptica indosseranno un doppio paio di guanti in lattice, con interposto un paio di guanti antitaglio.”; a tal proposito si suggerisce di adottare le medesime precauzioni nelle salme che, se pur prive dei pregiudizi sopra menzionati, abbiano stazionato negli stessi locali ove giacciono salme appartenuti in vita a pazienti COVID-19 positivi o con il solo sospetto della medesima infezione virale, ovvero in tutti quei casi ove è ragionevolmente possibile ipotizzare una contaminazione della salma da sottoporre a indagine settoria.
Ritenuto, pertanto necessario provvedere tempestivamente a porre in essere tutte le iniziative di carattere straordinario su tutto il territorio nazionale, finalizzate a garantire condizioni di massima sicurezza e protezione infettivologica per i Medici Legali, Anatomopatologi, tutti gli altri operatori e gli ambienti di lavoro, ma anche al fine di limitare il diffondersi del contagio in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19;
Considerato che l’attuale esperienza sul territorio nazionale, anche in previsione dei tempi che si renderanno necessari ad una sua normalizzazione ed alla necessità di avere a disposizione in ogni caso strutture idonee, ha determinato una grave limitazione nella regolare esecuzione delle Autopsie Giudiziarie Medico Legali con notevoli limitazioni per la Magistratura inquirente e rilevanti limitazioni nell’ordinaria e conseguente opera Medico Legale connessa con l’esercizio dell’azione penale;
SI INVITANO:
in considerazione di quanto esposto in premessa, le Autorità competenti a far adottare, con carattere di urgenza, gli adempimenti necessari al fine di procedere all’adeguamento delle sale settorie di tutto il territorio nazionale con i requisiti appartenenti alla categoria BSL3, ovvero provvedere all’adattamento di almeno una sala settoria per ogni Comune capoluogo di provincia con i seguenti requisiti tecnici minimi:
adeguato sistema di aereazione con sistema minimo di 6 e un massimo di 12 ricambi aria per ora con fuoriuscita dell’aria direttamente all’esterno con impianto autonomo;
pressione negativa della sala autoptica rispetto le aree adiacenti;
istallazione di filtri HEPA se l’aria ricircola;
Infine, tenuto conto dell’importanza della presente comunicazione, si chiede diprovvedere a inoltrarla a tutti i Presidenti di Regione e delle Province autonome di Trento e Bolzano, a tutte le Procure della Repubblica dei Tribunali Ordinari di tutti i capoluoghi di provincia.
Il comunicato stampa diramato da SIMLA sulla notizia è stato ripreso anche sul WEB da testate specializzate tra le quali Quotidiano Sanità e Panorama Sanità.