Il podcast “Crime e scienza”
L’evoluzione delle tecniche di identificazione personale, che affronteremo in questo podcast, rappresenta un capitolo fondamentale della storia della giustizia e della criminologia, ma rimane spesso trascurato, oscurato dall’attenzione per i casi di cronaca o per l’azione investigativa contemporanea. Approfondire questo tema non è soltanto un esercizio accademico, ma una chiave per comprendere come innovazioni scientifiche, contesti sociali e figure visionarie abbiano trasformato la capacità di indagare il crimine e garantire la giustizia.
Questo podcast esplora con rigore storico le vicende, i personaggi e le scoperte che hanno rivoluzionato l’identificazione personale nel corso di circa un secolo. Attraverso un’analisi dettagliata, gli ascoltatori potranno scoprire come diversi metodi, quali l’antropometria, la dattiloscopia e la fotografia siano stati sviluppati, adottati e perfezionati in risposta alle sfide investigative di ogni epoca.
Il podcast è il frutto di un’inedita collaborazione fra la Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e la Scuola di Formazione e Orientamento Musicale di Aosta.
Alcuni giovani allievi, ispirandosi alla narrazione medico legale, anche nei suoi aspetti storici e geografici, hanno dato vita a paesaggi sonori nei quali immergersi per rivivere l’atmosfera in cui si sono svolti i fatti di cui andiamo a narrare.
Per quanto riguarda Simla possiamo affermare che come Società Scientifica riteniamo che sia fondamentale promuovere la cultura medico legale tramite l’utilizzo di tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. In questo senso il podcast, che ci auguriamo possa avere una lunga vita e tante stagioni, è un tassello importante di una strategia comunicativa che mira a coinvolgere e informare i nostri soci, ma anche a consentire l’accesso ai nostri contenuti ai tanti non addetti ai lavori che ci seguono quotidianamente sul sito e sui canali social.
La storia per capire
Affrontare un tema come questo in un podcast è interessante per diversi motivi:
– Prospettiva storica: Permette di comprendere come le necessità sociali e i progressi scientifici abbiano influenzato la nascita di tecniche ancora oggi fondamentali.
– Connessione con il presente: rintracciare le origini delle metodologie moderne offre un’inedita comprensione delle loro applicazioni attuali e dei loro limiti.
– Approccio multidisciplinare: l’indagine attraversa campi diversi come la scienza, la giustizia, la sociologia e persino l’etica, offrendo una visione completa e integrata del tema.
L’idea di fondo del progetto di questo podcast è quella di guidare chi ascolta in un viaggio che collega passato e presente, mostrando come la storia dell’identificazione personale sia indissolubilmente legata alla capacità di garantire sicurezza e giustizia nella società moderna. Un’opportunità unica per scoprire che dietro ogni impronta digitale c’è una storia e dietro ogni tecnica una rivoluzione.
La storia dell’identificazione personale
Fra le scienze forensi il tema dell’identificazione personale è uno dei più significativi e vanta ormai ben due secoli di storia: una storia affascinante che, a partire dall’approccio antropometrico, si è consolidata sull’intuizione del valore identificativo delle impronte digitali, fino all’approdo, nel secolo scorso, alle sofisticate “certezze” della genetica.
Sulle tracce dell’accurata ricostruzione storica di Jurgen Thornwald nel suo libro “La Scienza contro il delitto” ripercorriamo con un breve viaggio, in luoghi e tempi solo apparentemente molto lontani, un percorso segnato da personaggi e fatti criminosi sconosciuti ai più, ma che vale la pena scoprire.
Questo podcast è il frutto di un’inedita collaborazione fra la Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e la Scuola di Formazione e Orientamento Musicale di Aosta.
Alcuni giovani allievi, ispirandosi alla narrazione medico legale, anche nei suoi aspetti storici e geografici, hanno dato vita a paesaggi sonori nei quali immergersi per rivivere l’atmosfera in cui si sono svolti i fatti di cui andiamo a narrare.
Le prime puntate del podcast
Tutte le puntate sono disponibili su Spotify.
Inoltre tutte le successive puntate le potrete ascoltare alla pagina dedicata.
Eccovi le prime tre
Capitolo 1
Parigi. La nascita della Suretè e le straordinarie intuizioni di Alphone Bertillon
![](https://www.simlaweb.it/wp-content/uploads/2024/12/crime-scienza-c1.webp)
Siamo a Parigi. È il 1811 quando Eugène François Vidocq, pluripregiudicato, si mette al servizio della polizia e, con i suoi uomini, restituisce l’ordine ad un città travolta dal crimine. Queste le origini della Suretè, la polizia criminale di Parigi. Qui, nel 1879 inizia a lavorare Alphonse Bertillon e, di lì a poco, prenderanno vita le basi dell’antropometria applicata all’identificazione personale.
Capitolo 2
La prima identificazione antropometrica della storia forense
![](https://www.simlaweb.it/wp-content/uploads/2024/12/crime-scienza-c2.webp)
Dopo aver trascorso lunghi anni nella raccolta dei dati antropometrici, nel dicembre 1882 Bertillon è in grado di applicare le proprie teorie ad un caso di indagine ed ottiene il primo successo identificativo della storia forense. Solo dieci anni più a tardi arriverà la consacrazione del metodo con il caso Ravachol e da quel momento l’antropometria sarà applicata in tutto il mondo.
Capitolo 3
Gli errori del perito
![](https://www.simlaweb.it/wp-content/uploads/2024/12/crime-scienza-c3.webp)
All’apice del successo Bertillon accetta di esprimere il proprio parere sul borderau che accusa il capitano Dreyfus di tradimento. Ma Bertillon non ne ha le competenze e l’ingiusta condanna di Dreyfus, anche a cause delle infondate valutazioni del perito, getterà un’ombra sinistra sul padre dell’antropometria.
La crew del podcast
Scritto da: Mirella Gherardi
![](https://www.simlaweb.it/wp-content/uploads/2024/12/mirella-1.jpeg)
Letto da: Andrea Damarco
Con la collaborazione di:
SIMLA (Società Italiana di Medicina legale) e della Redazione di SIMLAWEB.
SFOM (Scuola di Formazione e Orientamento musicale della Fondazione Maria Viglino per la cultura musicale di Aosta):
- coordinatore del progetto Enrico Montrosset.
- referente del progetto Massimo Bezzo
- allievi della scuola che hanno composto ed eseguito la colonna:
Samuele Scalvino, chitarre, Riccardo Jans, basso, Rémy Savoye, pianoforte e tastiere
Consulenza scientifica Mirella Gherardi
Registrazione Momo Riva al TdEproductionZ
Editing e finalizzazione Enrico Montrosset
Bibliografia
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