Abstract
Si è da poco costruita la MELDIS proclamatasi “Società scientifica della Medicina Legale per la disabilità in ambito previdenziale e assistenziale dei medici INPS” con la benedizione del Presidente del Sindacato FIMMG INPS Alfredo Petrone (vedi). Il Consiglio Direttivo SIMLA ha deciso, a tale proposito, di porre all’attenzione dei Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Disabilità nonché del Presidente dell’INPS, della FNOMCeO e dell’ANMIC e naturalmente al Presidente della MELDIS, le singolarità, purtroppo negative e, soprattutto il colossale conflitto d’interesse, insiti nella costituzione di tale forma associativa.
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Riportiamo qui di seguito il testo completo della missiva inviata che ha raggiunto i destinatari:
MELDIS società scientifica?
“Il Consiglio Direttivo della Società italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni, porge il benvenuto alla neonata associazione denominata MELDIS, proclamatasi “Società scientifica della Medicina Legale per la disabilità in ambito previdenziale e assistenziale dei medici Inps”. Pur tuttavia si ha l’esigenza di segnalare una serie di perplessità, non solo sui curricula dei fondatori sotto il profilo del contributo scientifico offerto alla comunità medico legale nazionale e sovranazionale di cui non se ne reperisce traccia, ma altresì in ordine alla circostanza che vede l’iniziativa promossa da una sigla sindacale e quindi essere, se pur “indirettamente”, in contrasto con quanto previsto dalla vigente normativa nell’ambito dei requisiti che deve possedere una società scientifica, così come recita l’articolo 2 (comma 2, lettera b) del decreto 2 agosto 2017 “Elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie ai sensi dell’articolo 5 della legge 8 marzo 2017 n. 24”, pubblicato Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Serie Generale n. 186 del 10 agosto 2017, che “specifica la previsione che l’ente non ha le finalità istituzionali la tutela sindacale degli associati o che, comunque, non svolge, direttamente o indirettamente, attività sindacale”.
E i conflitti d’interesse?
Tenuto conto di quanto stabilito dal Legislatore non solo è assente nel web il sito istituzionale obbligatorio per le società scientifiche, così come previsto all’articolo 2 (comma 2, lettere e ed l) del decreto citato, dove si legge “previsione dell’obbligo di pubblicazione dell’attività scientifica attraverso il sito web della società o associazione, aggiornato costantemente” e “previsione dell’obbligo di pubblicazione nel sito istituzionale dell’ente dei bilanci preventivi, dei consuntivi e degli incarichi retribuiti”, ma corre luogo osservare la sussistenza di un evidente conflitto di interessi dei facente parte della società stessa poiché dirigenti medici dipendenti dell’INPS. In vero la predetta circostanza confligge con il principio di libertà e indipendenza nell’espressione di contributi di matrice scientifica oltre al fatto che certamente sussiste conflitto di interesse nell’attualità vista l’autorità dell’INPS nell’ambito dell’invalidità civile. A tal proposito è ragionevole ritenere che l’evidente conflitto si prospetterà anche in futuro poiché, come previsto dalla Legge 227/2021, l’INPS potrebbe essere riconosciuto come unico soggetto pubblico dall’esclusiva competenza medico legale sulle procedure valutative (L.227/2021 art. 2 comma b sub 4).
Questa missiva è contestualmente inviata al ministro Orlando e al presidente dell’INPS giacché corre luogo, altresì, segnalare che nella locandina dell’evento svolto alla presentazione della Società scientifica MELDIS, che si svolgerà a Roma giorno 21 giugno p.v., si erge con indubbia evidenza (e non senza meraviglia) il logo di un Istituto pubblico (INPS) che induce a ritenere il coinvolgimento formale e ufficiale dell’Ente previdenziale nazionale con la neonata associazione, coinvolgimento che qualora esistente dovrebbe essere pubblicamente evidenziato in ragione di quanto predetto.
Le iniziative di SIMLA
Si resta comunque in attesa di replica da parte della neonata Associazione, onde sciogliere come neve al sole le perplessità supposte ed eventualmente proporre e istituire forme di collaborazione con la scrivente società scientifica sulla cogente materia trattata. A tal riguardo piace segnalare che la SIMLA in data 11 dicembre 2021 ha istituito un Comitato Scientifico sulla “Condizione di disabilità e relativa revisione dei suoi processi
valutativi di base” composto da esperti della materia i quali, come primo atto, stanno elaborando una “position paper” sul profilo definitorio del concetto di disabilità che presto superato la verifica di qualità, dalla legge prevista, sarà offerto alla comunità scientifica. Ancora è in fase di pubblicazione – sulla Rivista di Medicina Legale e del Diritto in Campo Sanitario edito dalla Giuffrè (Organo ufficiale della Società Italiana di Medicina Legale e delle assicurazioni) – a cura del Prof. Scorretti, componente del predetto Comitato, un lavoro scientifico dal titolo: “La definizione medico legale di disabilità ai sensi della legge 22 dicembre 2021 n. 227. Contributi tutti che verranno messi a disposizione della Collettività”.
Vi riportiamo qui sotto la lettera in originale
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La necessità di un intervento del Consiglio Direttivo sul tema è da considerare doveroso per riportare nel giusto alveo di correttezza scientifica un dibattito ancora del tutto aperto sulla Legge 22 dicembre 2021, n. 227 soprattutto in considerazione del ruolo che avrà la medicina legale nell’ambito di questa riforma.
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