Abstract
Il certificato di morte della Regina Elisabetta II. Razionalismo ed empirismo applicato ai documenti attestanti le cause di decesso in una riflessione del nostro Davide Santovito e di Lucia Tattoli.
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Navigando su internet, mare sconfinato, si può facilmente trovare il certificato di morte della Regina Elisabetta II di Inghilterra. Eccolo qui (clicca qui per il download):

Il documento, firmato dal direttore generale dell’ufficio di stato civile scozzese, Edward Lowe, ha confermato che la morte di Elisabetta II è stata registrata nell’Aberdeenshire il 16 settembre 2022.
Del tutto “normale” appare l’unica causa della morte certificata dal medico personale della sovrana in Scozia il Dr Douglas James Allan Glass: “Old Age”.
Più british di così si muore, verrebbe da dirsi, in linea intellettuale perfetta con il padre dell’empirismo, l’altrettanto figlio di Albione, John Locke.
Questa dizione dovrebbe farci riflettere sulle modalità di compilazione della scheda ISTAT e del bollettino necroscopico ove spesso il medico si trova a doversi lambiccare nel trovare una causa letifera che deve sempre forzatamente ricondursi a qualche stato patologico definito per concludersi, poi, nel consolatorio “arresto cardio-circolatorio”.
Accettiamo con serenità che, come tutti si augurano, la vita finisce, fortunatamente e semplicemente per l’avanzare degli anni e che una sopraggiunta cara e serena vecchiaia può essere indicata come causa del decesso sui nostri importanti documenti di registrazione anagrafica e statistica delle cause di morte
Per gli anglofili, “monarchici” e appassionati di musica, uniamo a questo articolo il programma delle letture bibliche e delle musiche che è stato distribuito a coloro che presenziavano ai funerali di stato della Regina tenutisi nell’Abbazia di Westminster il 19 settembre scorso.
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