Abstract
L’INAIL pubblica gli ultimi dati sugli infortuni legati a Covid-19. I numeri ci danno una visione aggiornata della situazione dei lavoratori colpiti nel corso della pandemia ove le maggiori vittime si registrano nel comparto sanitario.
INDICE ARGOMENTI:
1. Il numero delle denunce da infortunio sul lavoro Covid 19
2. E la percentuale delle denunce con esito mortale?
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Il numero delle denunce da infortunio sul lavoro Covid 19
Sono stati pubblicati recentemente (20 luglio) da parte della Consulenza Statistico Attuariale dell’INAIL, i dati sulle denunce da infortunio sul lavoro correlate a Covid19 aggiornati al 30 giugno us.
Le denunce sono state complessivamente quasi 50000 (ovvero ca. il 20 % di tutte le denunce inoltrate all’Istituto dall’inizio dell’anno) principalmente concentrate nei mesi di marzo (53 %) e aprile (36 %).
L’età media è 47 anni e vi è una netta prevalenza tra le donne (71 % vs 28 %).
Più dell’80 % provengono dalle regioni del Nord con la Lombardia che costruisce senz’altro la regione più colpita (36 % delle denunce).
Il settore della sanità e assistenza sociale è nettamente il settore più colpito: 72 % delle denunce. Nel 40 % si tratta di tecnici della salute di cui l’83 % sono infermieri e il 10,5 % medici.
E la percentuale delle denunce con esito mortale?
Le denunce con esito mortale sono 252 (verrebbe da dire soltanto visto che i morti per Covid 19 secondo l’ISS sarebbero 33000). Qui, invece, i maschi sono nettamente predominanti (83 % ca.). L’età media è di 59 anni. Più del 70 % dei decessi sono localizzati nell’Italia settentrionale con la Lombardia nettamente capofila (quasi il 45 %). Il settore lavorativo più colpito è anche qui la sanità e il settore socio assistenziale (40 % dei decessi principalmente, anche qui, infermieri).
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