Per una curiosa ma significativa coincidenza la data d’inizio del 46° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Legale si sovrappone a quella dello sbarco in Normandia da parte delle truppe alleate per liberare l’Europa Occidentale dal giogo nazista di cui ricorre l’80° anniversario.
Già sappiamo che la nostra assise sarà un successo di partecipazione – un numero di iscritti sia alla Società che al Congresso di più mille soggetti – ma noi organizzatori incrociamo le dita fino a Sabato quando si arriverà alla conclusione perché un pizzico di scaramanzia non guasta mai.
Tireremo le somme alla fine e non solo per contarci ma per quanto saremo in grado di dire, di insegnare e di discutere nel corso di un evento che assume la dignità di tribuna di una medicina legale che si è impegnata in questi anni a definirsi in una identità più vicina ai Soci e più produttiva non solo per il mondo della medicina legale ma per il Paese. Lontano, quindi, dal livore, dall’invidia, dai personalismi e dal mercantilismo di chi non vuol far parte di questo progetto cercando, senza riuscirvi, di ostacolarlo.