Abstract
Si è conclusa il 25 Febbraio 2022 l’edizione n°74 del meeting annuale dell’American Academy of Forensic Sciences (AAFS). Quella tenutasi a Seattle, Washington, è stata una edizione ibrida, con possibilità di partecipazione ai lavori anche da remoto tramite piattaforma informatica. Numerosissimi, come di consueto, i contributi apportati da medici legali provenienti dallo stivale, un vivace contingente alimentato dalla verve e curiosità scientifica di giovani colleghi ai primi anni del percorso di formazione e spesso alla prima esperienza di congresso internazionale. Vi proponiamo di seguito un rapido excursus dei contributi più interessanti, tratti dagli atti del congresso, scaricabili dalla sezione Proceedings del sito AAFS (link).
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Antropologia e Odontoiatria Forense
L’identificazione personale attraverso tecniche di antropologia ed odontoiatria forense è un topic che suscita vivo interesse nei medici legali italiani.
All’AAFS meeting 2022 il Prof. Nuzzolese (Università di Torino) ha parlato di identificazione dentale attraverso comparazione di selfie (riferimento G6, OP Oral Presentation) e di valutazione odontoiatrica forense in second opinion da remoto (G11, OP). Il Dott. Esposito (Università di Catania) ha invece presentato un poster (G15, PP) in tema di identificazione dentale in cadaveri esposti ad alte temperature.
L’Istituto di Medicina Legale di Bari ha presentato due studi inerenti resti scheletrici appartenenti a soldati slavi detenuti presso campi di concentramento: il Dott. Leonardelli (A130, PP) ha analizzato l’affidabilità delle misurazioni mandibolari per la stima dell’età mentre la Dott.ssa Mele (G3, PP) ha presentato i risultati dell’analisi delle condizioni igieniche dentali nella stessa popolazione.
La Dott.ssa Tesi (Università dell’Insubria) ha invece segnalato le evidenze raccolte attraverso microscopia digitale su resti scheletrici medievali caratterizzati da lesioni da fendente (A 59, PP).
Infine il Prof. Nuzzolese (Università di Torino) ha illustrato le strategie di gestione del rischio e del contenzioso in tema di lesioni dentali durante procedure laringoscopiche (G4, PP).
Tanatocronologia
Diversi contributi hanno riguardato la stima dell’intervallo post mortale. In particolare segnaliamo il lavoro svolto dalla Dott.ssa Rossetti (Università dell’Insubria) sull’utilizzo della Microscopia Elettronica a Trasmissione per l’analisi delle alterazioni ultrastrutturali autolitiche sul tessuto osseo (A57, PP). La Dott.ssa Bugelli (AUSL Grosseto) ha comparato l’affidabilità dei sistemi di valutazione quali-quantitativa delle alterazioni trasformative cadaveriche (TBS e TDS) con le risultanze delle indagini entomologiche (H107, OP). Il Dott. Torrisi (Università di Catania) ha illustrato l’utilità dei crostacei cirripedi (H75, PP) nella determinazione del tempo minimo di permanenza in acqua dei cadaveri restituiti dal mare.
In relazione al periodo consecutivo, la Dott.ssa Calvano (Università di Bari) ha presentato una tecnica spettrofotometrica di quantificazione del grado di evoluzione delle ipostasi (H56, PP). Infine, il Dott. Capasso (Università Federico II) ha richiamato l’utilità dell’analisi del contenuto gastrico per la stima dell’epoca della morte in casi complessi (H83, OP).
Note Tecniche ed Innovazioni Metodologiche
A fronte di fondi per la ricerca esigui rispetto ai colleghi internazionali, anche quest’anno i ricercatori italiani hanno incuriosito la platea dell’AAFS meeting con innovazioni tecnologiche.
Tra queste, le elaborazioni 3D per la ricostruzione delle dinamiche lesive. In particolare, la Dott.ssa Aquila (Università di Catanzaro) ha applicato la motion capture alla ricostruzione della dinamica produttiva di traumi complessi (D41, PP). La Dott.ssa Mezzetti (Università di Pisa) ha esposto la fossilizzazione delle lesioni cadaveriche attraverso elaborazione 3D con tecnica LiDAR (E6, PP). La documentazione delle lesioni è anche il topic di un poster illustrato dal Dott. Manetti (Università Sapienza) su fotografia digitale con obiettivi macro e illuminazione specifica (D42, PP).
Ancora la Dott.ssa Aquila (Università di Catanzaro) ha condotto una valutazione sull’affidabilità degli applicativi su smartphone per la rilevazione metrica della scena del crimine (E1, PP).
La Dott.ssa Bodini (Università di Pavia) ha presentato uno studio sulla rilevabilità con SEM/EDS di tracce metalliche veicolate dalle mani ed apposte su varie superfici (B121, OP).
Tra le moderne applicazioni immunoistochimiche, la Dott.ssa Mezzetti (Università di Pisa) ha riportato l’utilità degli anticorpi anti-glicoforina A nelle emorragie retiniche tipiche dell’Abusive Head Trauma pediatrico (B115, PP). La Dott.ssa Ferrara (Università di Foggia) ha analizzato l’affidabilità di evidenziare CD15, IL15, triptasi e glicoforina A per discernere lesioni ante-mortem nei cadaveri decomposti (H19, PP). Sullo stesso tema il Dott. Bertozzi (Università di Foggia) ha valutato gli anticorpi anti-fattore VIII (H11, PP). Lo stesso autore ha esplorato la possibilità di utilizzare la risonanza magnetica per analizzare lesioni cutanee su campioni fissati in formalina (E42, PP). La Dott.ssa De Simone (Università di Foggia) ha indagato il ruolo dei micro-RNA nella datazione delle lesioni (E35, PP).
Segnaliamo infine una nota tecnica del Dott.ssa Scotti (Politecnico di Milano) sulla validazione del DNA profiling (F31, OP).
Sars-CoV-2 e…
Numerose le presentazioni inerenti i riscontri cadaverici nei decessi COVID.
La persistenza dell’RNA virale nel cadavere è stata argomento oggetto di due distinte segnalazioni (H32 PP, H96 OP) della Dott.ssa Aquila (Università di Catanzaro) e di una relazione orale della Dott.ssa Cazzato (Università del Sacro Cuore) (H95, OP).
Il Dott. Nardoni (Università Sacro Cuore) ha illustrato i rilievi più salienti ottenuti con indagine tomografica su cadaveri deceduti per COVID (H98, OP). La Dott.ssa De Simone (Università di Foggia), invece, ha indagato il meccanismo eziopatogenetico dell’anosmia Sars-CoV-2 correlata attraverso l’analisi immunoistochimica delle strie olfattive nei cadaveri deceduto per COVID (H100, OP).
Le evidenze istopatologiche in una morte improvvisa cardiaca COVID-correlata in un ragazzo di 14 anni (E13, PP) sono state oggetto di una poster presentato dalla Dott.ssa Bini (Università di Pavia). La Dott.ssa Zanon (Università di Trieste) ha proposto il Geriatric Index of Comorbidity quale strumento per soppesare il ruolo della COVID nel determinismo del decesso (H 101, OP).
…Vaccini
Tre sono state invece le presentazioni inerenti il vaglio autoptico della correlazione causale tra vaccinazione anti-Sars-CoV-2 e decesso. Il Dott. Sessa (Università di Foggia) ha presentato una review della Letteratura sul tema (H53, PP). La Dott.ssa Franzetti (Università di Pavia) e il Dott. Perrone (Università di Palermo) hanno invece discusso le evidenze autoptiche rilevate nelle casistiche in-house: il primo studio (H59, PP) includeva 11 casi, il secondo (H78, PP) 3 casi.
Due studi hanno invece esplorato il tema della vaccinazione dal punto di vista giuridico e bioetico. La Dott.ssa De Luca (Università di Bari) ha trattato il tema del consenso nella popolazione 12-18 anni (F2, PP). Il Dott. Cardia (Università di Messina) ha invece presentato alla platea internazionale i fondamenti normativi dell’obbligo vaccinale in Italia (F3, PP).
Il Dott. Sessa (Università di Foggia), infine, ha evidenziato l’impatto della pandemia sulla operatività medico legale (E17, PP) e sulle statistiche inerenti i crimini violenti (E30, OP).
Tossicologia Forense
Il Dott. Peletti (Università di Bologna) ha effettuato una revisione sistematica e metanalisi delle differenze tra popolazione maschile e femminile nei casi di guida sotto effetto di sostanze esogene (K13, PP). La Dott.ssa Gariglio (Università di Torino) ha illustrato i risultati dell’analisi della matrice cheratinica nei decessi a seguito di sinistri stradali (K14, PP). Il Dott. Musile (Università di Verona) ha presentato uno strumento per l’identificazione dei casi di adulterazione dei campioni attraverso diluizione (K55, OP).
Numerosi case report hanno inoltre riguardato decessi attribuibili ad azione di sostanze esogene.
La Dott.ssa Bonci (Università di Torino) ha presentato due casi di decesso a seguito di overdose di anticoagulanti (E4, PP). Un singolare caso di asfissia suicidaria per mezzo di sacchetto di plastica repleto di elio (H58,PP) è stato segnalato dalla Dott.ssa Macorano (Università di Bari). Il Dott. Licciardello (Università di Catania) ha parlato di rottura di cuore quale effetto tossico della cocaina (H72, PP), mentre il Dott. Santoro (Università Sapienza) ha espresso le difficoltà nella ricostruzione del suicidio operato con iniezione sottocutanea insulinica (H68, PP).
Ulteriori segnalazioni hanno riguardato: suicidio con nitriti (H135, OP) – Dott.ssa Concato (Università di Trieste); suicidio con alte dosi di flurazepam e lamotrigina (I12, PP) – Dott. Manetti (Università Sapienza); la diagnosi differenziale nelle overdose da metadone (H23, PP) – Dott.ssa Silvestre (Università di Bari); suicido complesso con strangolamento, annegamento e assunzione massiva di alprazolam (I11, PP) – Dott.ssa Maglitto (Università di Catania).
Il riconoscimento per la presentazione con il titolo più cool va invece al lavoro del Dott. Telegrafo (Università di Bari) sulla overdose da cocaina, con richiamo all’omonimo brano di Eric Clapton (H28, PP).
Criminologia e Psichiatria Forense
Ormai da diversi anni le sessioni di Patologia Forense dell’AAFS sono densamente popolate di contributi italiani.
Nell’edizione 2022 la Dott.ssa Parente (Università di Bari) ha relazionato sul tema dell’avvicendamento tra OPG e sistema delle REMS, descrivendo l’impatto avuto sui programmi di reintegrazione sociale degli autori di delitti (I19, PP). La Dott.ssa La Tegola (Università di Bari) ha illustrato il processo di validazione di un sistema di valutazione del rischio di recidiva nei soggetti accolti nelle REMS (I20, PP). Sullo stesso filone, la Dott.ssa Rossetto (REMS Castiglione delle Stiviere) ha valutato retrospetticamente i fattori di rischio per il reingresso in REMS (I21, PP).
Il Dott. Roccuzzo (Università di Catania) ha invece stilato un pattern di caratteristiche frequenti per la diagnosi di coerenza nelle morti autoerotiche (I6, OP).
Un peculiare caso di omicidio durante un episodio di psicosi con autoscopia (I10, PP) è stato presentato dalla Dott.ssa Bosco C. (Università di Torino): la vittima e l’aggressore erano omonimi. Singolari anche il triplo patto suicidario (I1, PP) descritto dal Dott. Cecchetti (Università di Firenze) e il decesso da volvolo intestinale per refrattarietà alla defecazione (I13, PP) in un soggetto psichiatrico illustrato dal Dott. Manetti (Università Sapienza). La Dott.ssa Mondello (Università di Messina) ha invece esplorato un rapporto patologico tra madre e figlio in un caso di overkill (H30, PP).
Segnaliamo infine l’interessante relazione della Dott.ssa Curtotti e del Dott. Sessa (Università di Foggia) sull’impatto dello stress emotivo e di eventuali Disturbi Post Traumatici da Stress negli operatori che intervengono sulle scene del decesso (F33, OP).
Patologia Forense
La maggior parte dei contributi italiani ha tuttavia trovato adeguata collocazione nelle sessioni di Patologia e Biologia.
Una menzione particolare, per il carattere straordinario dell’attività medico legale prestata nell’Agosto 2018, va alla presentazione della Dott.ssa Frigiolini, in rappresentanza dell’Istituto di Medicina Legale di Genova, sulla gestione del mass disaster conseguente al crollo del ponte Morandi (H20, PP). Sempre dall’Università di Genova, due interessanti case series presentate rispettivamente dalla Dott.ssa Molinari e dalla Dott.ssa Balbo su 47 incidenti sul lavoro fatali (H48, PP) e 48 decessi in occasione di immersioni subacquee (H49, PP). Sul tema delle immersioni subacquee anche un poster della Dott.ssa Bugelli (AUSL Grosseto) che ha esaltato l’utilità della TC postmortem (H10, PP).
La Dott.ssa Bosco M.A. (Università di Foggia) ha aggregato 10 casi di impiccamento caratterizzati da materiali e cappi atipici (H17, PP). Una case series sull’impiccamento è stata presentata anche dalla Dott.ssa Aquila (Università di Catanzaro) che ha ribadito la non dispensabilità dell’esame autoptico (E12, PP). La Dott.ssa Stassi (Università di Palermo) ha invece presentato i risultati dell’analisi di 21 casi inerenti cadaveri carbonizzati (H31, PP).
In tema di medicina legale clinica segnaliamo le presentazioni del Dott. Franceschetti (Università di Brescia) sulla valutazione degli esiti di tortura secondo il Protocollo di Istanbul (E53, OP); e della Dott.ssa Capello (Università di Torino) sugli esiti di scarificazione nelle vittime di tratta (E34, PP). Di fasce deboli si è occupato anche il Dott. Lupariello (Università di Torino) che ha indagato la consapevolezza e conoscenze tecniche in tema di Child Abuse tra gli studenti di Medicina (E117, PP). La Dott.ssa Tarozzi (Università di Firenze) si è invece occupata della Shaken Syndrome dell’anziano (H86, OP).
Tra i casi più interessanti spicca la relazione della Dott.ssa Radogna (Università di Pavia) sulle indagini volte ad identificare la natura di un singolare amuleto sequestrato in una attività commerciale a tema esoterico: le analisi hanno consentito di ricostruire che si trattasse di un feto umano, di circa 27 settimane, sottoposto a tassidermia e laminato in oro (E92, OP).
Case Report
Riportiamo infine i case report segnalati dai colleghi nella kermesse internazionale.
La Dott.ssa Padovano (Università Sapienza) ha descritto un feroce duplice omicidio (B171, PP). Il Dott. Musci (Università di Bari) ha illustrato il complesso meccanismo eziopatogenetico sotteso ad un decesso in piscina (E11, PP). Il Dott. Rossi (Università di Torino) ha ricostruito il pattern classico pattern delle lesioni pelviche da impatto contro serbatoio di motocicli (H4, PP). La Dott.ssa De Simone (Università di Foggia) ha relazionato su un caso di ostruzione intestinale quale causa di Sudden Death pediatrica (H14, PP).
Un caso di morte improvvisa cardiaca per decorso anomalo della coronaria sinistra (H22, PP) è stato oggetto della presentazione della Dott.ssa Fiorentini (Università di Bologna). Nella presentazione del Dott. Lupariello (Università di Torino), un presunto caso di decesso conseguente a IVG ha rivelato un feocromocitoma latente (H24,PP). La relazione della Dott.ssa Nicolì (Università di Bari) ha invece riguardato il riscontro di ipertrofia timica in un caso di morte improvvisa di un ragazzo di 24 anni (H79, PP). Ancora morte improvvisa cardiaca nella relazione della Dott.ssa Rossetti (Università dell’Insubria): nel caso presentato gli approfondimenti istopatologici hanno evidenziato una fibrosi endomiocardica diffusa (H80, PP).
Il Dott. Ciaravella (Ospedale di Potenza) ha invece esaltato il contributo della Blood Pattern Analysis nella diagnosi differenziale tra morte accidentale e omicidio (H25, PP). La Dott.ssa Mezzetti (Università di Pisa) ha riportato una complicanza mortale non frequente di bypass con safena (H27, PP). La diagnosi differenziale tra femminicidio e morte improvvisa in epilessia (H29, PP) è stato il topic della presentazione della Dott.ssa Pascale (Ospedale di Potenza).
Dall’Università Sapienza di Roma due case report aventi ad oggetto rare sindromi: la presentazione della Dott.ssa Padovano ha illustrato l’interposizione epatodiaframmatica nella Sindrome di Chilaiditi (H33, PP); il Dott. Manetti ha parlato invece di Sindrome di Fraser (H34, PP).
Il Dott. Duma (Università di Bari) ha presentato un suicidio complesso con applicazione sincrona di lesioni da punta e annegamento (H55, PP). Il Dott. Costantino (Università di Pisa) ha segnalato un caso di decesso conseguente a schiacciamento del collo da parte di una trave in cemento (H65, PP). Sempre da Pisa, citiamo anche la presentazione del Dott. Visi in tema di dissezione traumatica della carotide interna in sinistro stradale (H66, PP).
Un raro caso di polmonite ab ingestis da olio minerale lassativo (H82, OP) è stato descritto dalla Dott.ssa Prandini. Tematica affine a quella descritta dalla Dott.ssa Baronti (Università di Pisa): asfissia da bolo alimentare in un soggetto adulto senza antecedenti patologici (H67, PP).
Casi affini anche quelli descritti dalla Dott.ssa Del Fante (Università Sapienza) e dal Dott. Licciardello (Università di Catania): entrambi hanno rappresentato le difficoltà interpretative poste da scene del decesso particolarmente cruente, quali quelle tipiche dei decessi conseguenti a rotture spontanee di vasi venosi (H69 e H76, PP). La Dott.ssa Pellegrini (Università Sapienza) ha invece illustrato due morti emorragiche secondarie a lesioni arteriose traumatiche (H70, PP).
Il Dott. Failla (Università di Catania) ha parlato di alterazioni cadaveriche post mortali causate da animali da affezione (H74, PP). Infine la Dott.ssa Sabatino (Università di Pavia) ha rimarcato il pericolo celato nei comuni smartphone ed il rischio di elettrocuzione (H84, OP).
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Nel rivolgere un plauso anche ai colleghi non citati nella presente rassegna, la redazione auspica che alla brillante presentazione al meeting americano segua la pubblicazione dei lavori in extenso su rivista. A tal fine si segnala la possibilità di sottoporre i lavori in lingua italiana alla Rivista Italiana di Medicina Legale, patrocinata dalla nostra Società Scientifica. La mail cui inviare eventuali contributi è: [email protected].
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Leggi anche: Documenti che dettano gli standard di operatività nelle scienze forensi. L’esempio dell’AAFS con l’ASB e Che fine ha fatto l’abstract? AAFS Meeting e percentuali di pubblicazione