Abstract
Il 20 Marzo 2023 la Dott.ssa Nandita Quaderi, Editore Capo e Vice Presidente di Web of Science, ha annunciato la deindicizzazione di 82 Riviste Scientifiche, alcune delle quali di interesse biomedico. Tale provvedimento, motivato dalla volontà di preservare l’integrità dei curricula accademici, non solo avrà ripercussioni sull’Impact Factor di queste riviste ma anche sull’attività dei ricercatori compresi quelli che operano nel campo bio-medicolegale.
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L’annuncio pare relazionarsi ad una mole crescente di critiche espresse dalla Comunità Scientifica avverso i principali Editori di Riviste Scientifiche, tacciati di aver allentato la rigorosità dei processi di revisione tra pari a fronte di costi di pubblicazione incrementalmente esosi, spesso finanziati da sovvenzioni pubbliche.
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Web of Science
Web of Science, di proprietà della Clarivate Analytics, è uno dei più accreditati database indipendenti di aggregazione di citazioni scientifiche.
I criteri di valutazione delle Riviste Scientifiche sono pubblicati sul sito della Clarivate. É dichiarato come le Riviste indicizzate siano sottoposte a rivalutazioni periodiche, al termine delle quali, in caso di perplessità inerenti la qualità delle pubblicazioni, la Rivista possa essere estromessa dalla indicizzazione.
La valutazione si avvale di tre fasi concatenate:

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Triage Iniziale
In questa fase si valuta:
- la registrazione di un ISSN associato alla Rivista;
- che il Titolo della Rivista sia allineato con le aree di ricerca dichiarate, con i contenuti pubblicati e sia coerente con le professionalità dell’Editorial Board e degli Autori pubblicati;
- accessibilità delle pubblicazioni;
- pubblicazione trasparente del processo di Peer Review adottato.
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Triage Editoriale
Nella fase di Triage Editoriale sono oggetto di valutazione l’originalità degli articoli, la presenza di articoli ed abstract in lingua inglese, la chiarezza del linguaggio, il rigore nella datazione dei singoli articoli e sequenzialità dei volumi, presenza di regolamento inerente l’Ethic Statement, accuratezza delle dichiarazioni di affiliazione di Board Editoriale ed Autori.
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Valutazione di Qualità Editoriale
Nella terza fase, infine, è valutata la sussistenza di un rigore editoriale e l’aderenza a standard scientifici condivisi.
In particolare sono scrutinati il curriculum di pubblicazioni e gli incarichi accademici ricoperti dall’Editorial Board. Gli articoli pubblicati, inoltre, dovrebbero riflettere gli effetti di una rigorosa revisione tra pari e di una accurata supervisione editoriale. Tra i segni giudicati indicativi di un processo di Peer Review inadeguato si annoverano articoli privi di rigore accademico o validità scientifico, trattazione di tematiche ultronee rispetto al titolo della Rivista, ricorso a citazioni di bibliografia irrilevante. É inoltre raccomandata la adeguata dichiarazione di eventuali sovvenzioni pubbliche o private per ciascun articolo pubblicato.
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L’Annuncio di Clarivate
Nella nota del 20 Marzo 2023, l‘Editore Capo di Web of Science ha dichiarato:
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“Da sempre siamo molto attenti alle segnalazioni della Comunità e degli Utenti in merito a quali riviste sottoporre prioritariamente a rivalutazione. Negli ultimi mesi abbiano adottato dei processi proattivi addizionali per contrastare le incrementali insidie all’integrità dei curricula accademici. Abbiamo sviluppato internamente un nuovo strumento di Intelligenza Artificiale che ci aiuti ad identificare caratteristiche anomale predittive dello scostamento di una Rivista dai nostri criteri di Qualità.
Questa tecnologia ha migliorato significativamente la nostra capacità di identificare e focalizzare i nostri processi di rivalutazione su Riviste sospette. All’inizio dell’anno, più di 500 riviste sono state poste sotto osservazione. Le valutazioni sono tuttora in corso, ma già oltre 50 di queste Riviste sono state deindicizzate in quanto non rispondenti ai nostri criteri di Qualità”.
DR NANDITA QUADERI Editor-in-Chief & Vice President, Web of Science – Clarivate
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Le Riviste Deindicizzate
Tra gli Editori di Riviste Scientifiche, i gruppi maggiormente interessati dal provvedimento di deindicizzazione sono stati:
- Hindawi LTD (15 Riviste);
- Routledge Journals, Taylor & Francis LTD (4);
- Wiley-Hindawi (4);
- AME Publishing Company (2);
- BMJ Publishing Group (2);
- MDPI (2);
- Sage Publications LTD (2);
- Springer (2);
- Springer Heidelberg (2);
- Wiley (2).
Alcune delle Riviste interessate operano in ambito biomedicale:
- Annals of Palliative Medicine (AME Publishing Company);
- Annals of Translational Medicine (AME Publishing Company);
- Biomed Research International (Hindawi LTD);
- Cardiometry (Russian New Univ);
- Computational and Mathematical Methods in Medicine (Hindawi LTD);
- Current Colorectal Cancer Reports (Springer);
- Disease Markers (Hindawi LTD);
- Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine (Hindawi LTD);
- Evidence-Based Mental Health (BMJ Publishing Group);
- International Journal of Environmental Research and Public Health (MDPI);
- Journal of Environmental and Public Health (Hindawi LTD);
- Journal of Healthcare Engineering (Hindawi LTD);
- Journal of Oncology (Hindawi LTD);
- Journal of Research in Medical and Dental Science (Amber Publication);
- Netherlands Journal of Medicine (Van Zuiden Communications);
- Oxidative Medicine and Cellular Longevity (Hindawi LTD);
- Pakistan Journal of Medical & Health Sciences (Lahore Medical & Dental Coll);
- Psychiatria Danubina (Medicinska Naklada);
- Revista Brasileira de Medicina do Esporte (Soc Brasileira Med Esporte);
- World Family Medicine (Medi+World Int).
Desta particolare scalpore l’inclusione in questa lista dell’International Journal of Environmental Research and Public Health (IJERPH), accreditato del secondo posto nel 2022 per numero di articoli pubblicati in ambito biomedico.
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Perché la deindicizzazione dell’IJERPH. É rilevante?
Lo ha spiegato il Dott. Paolo Crosetto, Direttore di Ricerca del French National Research Institute for Agriculture, Food and Environment attraverso un post su Twitter:

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“IJERPH ha pubblicato 17085 articoli nel 2022. Si tratta di un incremento di 13 volte rispetto al 2016, anno nel quale sono stati pubblicati 1318 articoli. Il tempo medio di pubblicazione dalla submission del manoscritto all’accettazione, comprese le revisioni, è di 41.5 giorni, il 36% in meno dei 62 giorni rilevati nel 2016. La percentuale di articoli rifiutati è del 45%, nel 2016 era il 57%.
La Rivista è – o forse era – in crescita esponenziale, con oltre 4000 articoli già pubblicati nel 2023. IJERPH ha anche pianificato ben 3099 Special Issues nel 2023, più di 8 al giorno […]. Si tratta di numeri enormi, che fanno di IJERPH una delle maggiori riviste open access del mondo. […] Perché ciò è rilevante? […] Queste mega Riviste non sono solitamente rinomate per il loro rigore editoriale (% di pubblicazione superiori al 50 in circa 1 mese compresa peer review) ma perché forniscono un badge reputazionale connesso all’elevato Impact Factor. [Con questo provvedimento di Web of Science, ndr] l’Impact Factor viene meno. […] In secondo luogo, si potrebbe pensare che quanto accaduto a IJERPH abbia dell’eccezionale. Non è così. Molte mega-Riviste condividono un modello di crescita affine: IF di rilievo, crescita esplosiva, basse e decrescenti percentuali di articoli rifiutati, rapidità di risposta. […]
Se questo modello affonda, può essere un segno che l’intero business model sta vacillando. Potrebbe essere il momento giusto per abbandonare la nave. Perché questo interessa i ricercatori? I colleghi costretti a questa modalità di pubblicazione forzata hanno foraggiato queste mega-Riviste. Il sistema chiedeva loro di pubblicare molti articoli e con alto Impact Factor, e queste Riviste facevano proprio questo, a buon mercato, in cambio di qualche centinaio di dollari. […] Se sembrava troppo bello per essere vero è perché è proprio così. Gli editori ci hanno presi all’amo, e noi ben lieti abbiamo abboccato – spendendo milioni in Article Processing Charges. Deindicizzare una Rivista così imponente è chiaramente un segno. E il segno indica questo: avrai pure un alto Impact Factor, una pubblicazione facile facile da aggiungere al tuo Curriculum. Ma fra qualche anno, quando la gente smetterà di credere alle favole, potrebbe valere nulla. […]”.
Dott. Paolo Crosetto, Twit del 22/03/2023 H 2:00 PM
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Tale articolo vuole inserirsi nel solco dello spunto di riflessione già tracciato dal Prof. De Leo in tema di Doping Bibliometrico (vedi più sotto). Spunto che tuttavia ha provocato meno reazioni di quanto sperato, sia su queste pagine che nei nostri Google Groups. Auspichiamo che tale comunicazione possa rilanciare il confronto sul tema da parte dei nostri associati e da parte del mondo accademico.
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Leggi anche: Le riviste predatorie: cosa sono e perché sono pericolose e Doping bibliometrico: un intervento del Prof. De Leo