Abstract
L’Osservatorio per la Giustizia Civile del Tribunale di Milano ha prodotto e reso noto un nuovo documento relativo alla costituzione di aggiornate tabelle per la capitalizzazione anticipata di una rendita.
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Da tempo la Cassazione aveva denunciato l’inadeguatezza delle tabelle fin ora utilizzate per la liquidazione del danno da perdita di guadagno per incapacità lavorativa.
Queste, come è noto, erano basate o su quelle istruite dall’INAIL del 1922 (r.d. 9 ottobre 1922) o su quelle più recenti presentate in un incontro di studio sul tema da parte del CSM a Trevi nel 1989 (Quaderni del CSM 1990, n. 41, pp 127 e seg.). E’ ovvio che, soltanto per la vetustà che non contemplava l’aumento della vita media realizzatosi nel frattempo oltre che per altre ragioni di natura maggiormente tecnica, tali strumenti non potevano che ritenersi inadeguati tutt’oggi.
In questa prospettiva, una speciale Commissione composta non solo da giuristi ma anche da esperti in informatica giuridica, matematica e consulenza finanziaria, dopo un lavoro prolungatosi per tre anni e sotto la guida del dal Dott. Damiano Spera, coordinatore del gruppo Danno alla Persona dell’Osservatorio di Milano, ha elaborato queste nuove tabelle.
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Le tabelle di calcolo della capitalizzazione della rendita
La finalità delle tabelle è quella di calcolare la “capitalizzazione” (o più correttamente la “attualizzazione attuariale”) di una rendita futura a valori attuali.
Nell’ambito della liquidazione del danno a persona queste possono essere utilizzate per:
- calcolo della perdita patrimoniale futura per la perdita della capacità lavorativa dell’infortunato;
- calcolo della somma necessaria per l’assistenza e le cure future;
- calcolo della somma dovuta ai figli minori per il loro mantenimento in seguito alla morte del genitore che vi provvedeva.
Naturalmente la metodologia per la redazione della tabella è stata molto complessa in quanto si fonda su una formula finanziaria, corretta con l’età e il sesso della vittima, con le tavole di mortalità, con i tassi di interesse dinamici (rapportati ai diversi archi temporali) e con l’inflazione attesa.
La sua applicazione, al contrario, è estremamente semplice.
Conosciuta l’età e il sesso del soggetto e la somma non percepita o dovuta se si tratta di spese mediche e di assistenza, si determina la durata degli anni per i quali la somma non verrà percepita (o verrà recepita se si tratta di spese). L’incrocio nella tabella tra durata e età del soggetto darà luogo ad un coefficiente che moltiplicherà la somma persa o dovuta.
Qui sotto potete leggere e scaricare l’intero documento che è composto dalla lettera di trasmissione dell’Osservatorio di Milano ai Presidenti della Corte d’Appello e del Tribunale di Milano, dalla relazione illustrativa con apposito glossario, da istruzioni tutorial e, infine, dalle tabelle (una per i maschi e una per le femmine).
È inutile dire che si tratta di un documento innovativo e di estrema importanza che probabilmente rivoluzionerà l’intera modalità procedurale di liquidazione del danno patrimoniale su tutto il territorio nazionale.
Qui sotto potete leggere e scaricare l’intero documento
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