Abstract
Il 29 giugno sono state “promulgate” con la firma del Presidente del Tribunale di Milano ff Dott. Fabio Roia e inviate a diversi soggetti istituzionali tra i quali il nostro Past President Prof. Riccardo Zoja, i nuovi “Criteri orientativi per la liquidazione del danno non patrimoniale per perdita del rapporto parentale” elaborati dall’Osservatorio per la Giustizia Civile del Tribunale di Milano ovvero le “nuove” tabelle sull’argomento.
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Si tratta dell’adozione, da parte dell’Osservatorio del cosiddetto “criterio a punti” che era stato sostenuto dalla Suprema Corte (vedi sentenza 105791/2021) che aveva peraltro indicato, come riferimento, le Tabelle elaborate dal Tribunale di Roma. Queste, dunque, fino ad oggi, erano le uniche ad essere state compilate nonché segnalate dalla Cassazione come rispondenti al modello corretto dalla stessa suggerito.
Il Dott. Roia fa presente, nella sua breve introduzione al documento, l’importanza culturale dell’iniziativa nel solco della tradizione dell’Osservatorio per la Giustizia Civile del Tribunale di Milano pur sottolineando l’assenza di “alcuna pretesa paranormativa”.
Il documento che porta la firma, ovviamente, del Dott. Damiano Spera, Presidente dell’Osservatorio meneghino oltre che degli altri Magistrati referenti più attivi all’interno del suddetto consesso (Ilaria Gentile, Elena Riva Crugnola e Adriana Cassano Cicuto) illustra la modalità di compilazione avvenuta attraverso il monitoraggio di ca. 600 sentenze, e suddivide lo stesso documento, in capitoli nei quali, sono riportate innanzitutto le tabelle che sono di due tipi:
- quella per la perdita di genitori, figli, coniugi non separati, parti dell’unione civile o conviventi di fatto;
- quella perdita di figli / nipoti.
Per entrambe sono stati fissati diversi valori del punto con dei limiti massimi di risarcimento:
- per la prima: 3365,00 €. La forbice indicata va da € 168250,00 a € 336500,00 senza che tale “cap” possa essere superato se non nel caso di circostanze definite come “eccezionali”;
- per la seconda: 1461,20 € con una forbice che va da € 24350,00 a € 146120,00 come “cap” con le stesse indicazioni per il massimo delineati più sopra.
Vengono poi indicati gli elementi di giudizio con i rispettivi punteggi che servono da moltiplicatore del valore del punto che sono i seguenti:
- età della vittima primaria (da 4 a 28 punti);
- età della vittima secondaria (da 4 a 28 punti);
- convivenza (da 16 a 8 punti);
- sopravvivenza di altro/i congiunti del nucleo familiare primario del de cuius (da 16 a 19 punti);
- qualità della relazione affettiva (fino a 30 punti con una criteriologia esplicativa legata a particolari situazioni allegate e provate e che comunque vengono riportate in tabella.
In allegato sono poi presenti esempi di calcolo risarcitorio confrontati con il monitoraggio e una serie di domande e risposte sulle tabelle milanesi integrate a punti.
La soluzione proposta, stante la particolarità delle modalità consolidata di studio e promulgazione delle tabelle di Milano, che vedono la partecipazione alla discussione oltre che di Magistrati anche di altri esperti (Avvocati, medici legali, etc.), viene indicata come condivisa dalla stragrande maggioranza dei partecipanti anche se, in realtà, per la prima volta, il percorso per giungere al documento è stato piuttosto tormentato e anche contestato da fonti autorevoli (vedi).
Qui sotto trovate il documento che potrete leggere
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