Abstract
L’IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) tranquillizza il mercato circa l’impatto delle eventuali richieste di risarcimento danni da responsabilità sanitaria connesse al Covid.
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Erano in molti a temere che la pandemia Covid 19 avrebbe portato ad un considerevole aumento delle richieste danni per responsabilità sanitaria. Era state invocato l’intervento del Parlamento per proteggere, oltre ai medici – indicazione accolta – anche le aziende sanitarie che si vedevano già colpite da un insopportabile numero di procedimenti giudiziari.
Una buona notizia ci viene però dall’IVASS che nel suo bollettino statistico del 11/10/21 valuta che l’impatto dei sinistri attribuiti al COVID-19 sui risarcimenti e sulle riserve è molto modesto.
I sinistri riferibili al Covid-19 costituiscono sono il 2,5% delle denunce dell’anno, gli importi riservati sono il 6,4% del totale e i risarcimenti corrisposti per i sinistri causati dal Covid-19 sono una quota modesta del totale.
Va però sottolineato che la gran parte delle imprese che colloca coperture per le strutture sanitarie segnala di avere in programma ulteriori clausole di esclusione o aggravanti per i rischi pandemici nei nuovi contratti.
Sono anche altre le notizie che ci giungono dal rapporto IVASS.
Nel 2020 la raccolta premi per i rischi da r.c. sanitaria è di Euro 604 milioni, in aumento del 4% rispetto all’anno precedente.
L’80% della raccolta è concentrata nei primi 5 operatori del mercato (66% da parte di imprese vigilate dall’IVASS).
Prosegue la diminuzione del numero di strutture pubbliche assicurate (attualmente 535 rispetto alle oltre 1.400 del 2010). Tra il 2012 e il 2019 crescono gli stanziamenti dei fondi per la cosiddetta “auto-ritenzione del rischio” in alternativa o ad integrazione della protezione assicurativa tradizionale.
Le imprese a controllo estero, con sede principale in Italia o in altri paesi, raccolgono il 92% dei premi per le coperture dei rischi delle strutture pubbliche, il 34% per le strutture private e il 42% per il personale sanitario.
Tra il personale sanitario assicurato, il 4% ha utilizzato una compagnia diversa da quella dell’anno precedente, ottenendo riduzioni di premio con maggior frequenza rispetto a chi ha scelto di restare con la stessa compagnia.
I sinistri in campo sanitario sono liquidati molto lentamente (nel 2020, soltanto il 7,2% di quelli liquidati nell’anno) e la tendenza è di risarcire per primi i sinistri di minore entità.
Qui sotto potete leggere e scaricare la sentenza in questione.
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