Abstract
Sulla edizione milanese del Corriere della Sera è apparso un lungo articolo a firma Elisabetta Andreis e di Giovanni Santucci dal titolo: “Tribunali, la grande fuga dei medici legali”. L’articolo affronta i temi, purtroppo noti alla maggioranza dei medici legali italiani, degli onorari per perizie e consulenze tecniche e della riorganizzazione del sistema autoptico italiano per conto dell’Autorità Giudiziaria.
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Che la questione degli onorari per la redazione di perizie e consulenze tecniche eseguite dagli specialisti in medicina legale per conto dell’Autorità Giudiziaria fosse un grave problema, è noto a tutti gli operatori del settore. Come è altrettanto noto che queste situazioni non fanno che indebolire la disciplina. Quale giovane patologo forense è in grado di lavorare attendendo mesi, se non anni, un già infimo compenso dopo aver sostenuto, in proprio, i costi necessari all’espletamento del suo lavoro. Si sta parlando del pagamento del tecnico e dell’esecuzione delle indagini laboratorio, ad esempio.
Era da molto tempo, però, che la stampa nazionale e locale non forniva uno spazio così ampio alla tematica in questione.
Lo ha fatto il Corriere della Sera in un articolo pubblicato sulle pagine della sua edizione milanese. In questo pezzo non solo vengono riprese queste tematiche denunciando in modo esplicito le contraddizioni e le ingiustizie legate ad un tariffario fermo al 2002 nonché lo spaventoso ritardo nei pagamenti. Si sottolinea anche la necessità di un urgente progetto di riforma dell’intera attività medico-legale. Ben altri infatti sono i modelli della realtà europea che ci circonda.
L’articolo del Corriere
Nell’articolo, pubblicato lo scorso 29 maggio, i giornalisti hanno ascoltato alcuni importanti protagonisti dell’attività medico-legale milanese e nazionale. Parlano infatti quale libero professionista, il Dott. Carlo Bernabei, Socio Simla e promotore dei nostri Google Groups. A lui si aggiungono le voci degli Accademici. Viene data la parola, infatti, alla Prof.ssa Cristina Cattaneo e al Prof. Riccardo Zoja, entrambi Ordinari di Medicina Legale dell’Università di Milano, rispettivamente membro del Consiglio Direttivo SIMLA e Past – President della nostra Società Scientifica.
Qui sotto potrete leggere l’articolo e le dichiarazioni dei Colleghi
Il comunicato stampa SIMLA
Sull’onda di questo articolo e per ribadire la crisi del settore, per sottolineare le giuste rivendicazioni dei medici legali italiani e motivare richieste urgenti di riforma dell’intero sistema, l’Ufficio Stampa di SIMLA ha emesso un comunicato stampa che sarà girato al più presto a tutti gli organi di informazione nazionale e che vi presentiamo qui di seguito.
Qui sotto potrete leggere il comunicato stampa
Se apparentemente potrebbe sembrare che l’interessamento di SIMLA sia legato a semplici rimostranze sindacali ci si sbaglia di grosso. Si tratta di rivendicare il ruolo importantissimo che la medicina legale ha nell’espletamento di tutti gli iter giudiziari che interessano la persona umana. Tutto ciò è fondamentale per garantire i diritti di ogni cittadino italiano rispetto alla sua vita e alla sua salute ma anche per consentire all’intero apparato giudiziario di acquisire tutti quegli elementi ai quali la medicina legale apporta il suo decisivo contributo.
È ora di rivendicarlo non solo per la dignità della nostra professionalità e della nostra grande operatività ma per consentire all’intero sistema di fornire vera Giustizia fondata sugli elementi clinico scientifici che solo la medicina legale è in grado di fornire.
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