Abstract – Il 25 novembre è la giornata dedicata dall’Onu contro la violenza sulle donne. Vi abbiamo già annunciato questa settimana le iniziative che la Società Scientifica ha preso partecipando ad alcune manifestazioni pubbliche nonché portando il contributo della medicina-legale italiana all’interno della Commissione sulla medicina di genere.
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Probabilmente non basta. Probabilmente gli sforzi devono incidere più profondamente nel sociale e in quelle pieghe nascoste del nostro paese ove ancora imperano concezioni retrive fatte di possesso, rabbia, intolleranza per la libertà altrui unite ad una visione della donna improntata su modelli ormai vacillanti e superati.
Ed ecco la violenza che noi medici-legali conosciamo bene fatta di ecchimosi, di ossa rotte, di ferite lacere e di morte che per la “gente normale” sono parole ma per noi sono fatti concreti visti, fotografati e misurati sul corpo delle vittime.
Ma se superiamo il triste rosario quotidiano della cronaca nera, sappiamo benissimo o quanto meno ce lo auguriamo, che il nostro intervento, le nostre conoscenze, la nostra operatività quotidiana, possono cambiare la situazione. Possono aiutare le vittime, possono salvaguardare la comunità, possono prevenire gli abusi, posso essere fonte di riflessione per chi ancora vive in un mondo buio dove la violenza sulle donne è tollerata e praticata.
E dobbiamo credere, credere fortemente che la nostra missione è quella di cambiare le cose perché, se ci crediamo, abbiamo il potere di farlo insieme a tutti quei “buoni” che faranno lega con noi.
We have the power… People have the power
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