Abstract
Si è conclusa il 18 Febbraio 2023 l’edizione n°75 del meeting annuale dell’American Academy of Forensic Sciences (AAFS). Quella tenutasi al Rosen Shingle Creek Convention Center di Orlando, Florida, è stata la prima edizione svolta integralmente in presenza dopo il 2020. Numerosissimi, come di consueto, i contributi apportati da medici legali provenienti dallo stivale, un vivace contingente alimentato dalla verve e curiosità scientifica di giovani colleghi in formazione specialistica e spesso alla prima esperienza di congresso internazionale. Vi proponiamo di seguito un rapido excursus dei contributi più interessanti sui temi della Medicina Legale Clinica e Bioetica, Patologia Forense. Gli abstract integrali, tratti dagli atti del congresso, sono scaricabili dalla sezione Proceedings del sito AAFS (link).
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Medicina legale clinica, fasce deboli, bioetica
Nell’edizione 2023 del meeting dell’American Academy of Forensic Sciences un numero ragguardevole di contributi proposti da autori italiani ha riguardato la medicina legale clinica, la valutazione dell’abuso su soggetti appartenenti a fasce deboli e, più in generale, tematiche bioetiche.
Child Abuse e Neglect – Il Dott. Lupariello (Università di Torino) ha presentato uno studio inerente la valutazione delle conoscenze in tema di abuso sessuale, maltrattamento e neglect pediatrico su una popolazione di studenti del corso di Laurea in Infermieristica (E2, PP). Complementariamente, il Dott. Aulino (Università del Sacro Cuore) ha relazionato i risultati dell’indagine svolta su 1166 studenti di medicina sul tema dell’interrelazione tra le risorse stanziate ed i provvedimenti adottati per la gestione della pandemia da Sars-CoV-2 e la tutela dei minori (F77, OP).
Elder Abuse – La Dott.ssa Drommi (Università di Genova) ha invece analizzato la casistica relativa ai casi di abuso su anziani valutata presso l’Istituto di Genova nel decennio 2010-2019, rilevando come nell’84% dei casi l’abusante fosse un discendente diretto, e nel 63% questi fosse affetto da problemi di dipendenza o disturbi psicopatologici (I118, PP). La Dott.ssa Zibetti (Università Magna Grecia di Catanzaro) ha analizzato 3 casi di neglect nell’anziano, un fenomeno in costante aumento ed attestato ad una prevalenza del 4.2% nei setting comunitari e dell’11.6% negli ospiti di istituti di cura e socioassistenziali (F124, PP).
Un corollario a tale tema è stato affrontato dal Dott. Iannello (Università di Messina) che ha discusso i fattori predisponenti l’elevata incidenza di contagi da Sars-CoV-2 nelle popolazioni degli ospiti delle strutture residenziali e socioassistenziali (E20, OP).
Fasce deboli e migranti – Il Dott. Cocimano (Università di Catania) ha evidenziato le criticità, in tema di sanità pubblica e tutela dei diritti umani, rilevate nel corso di visite ispettive agli Hot Spot per migranti di Lampedusa e Pozzallo, proponendo inoltre l’implementazione di visite medico legali on site per una tempestiva identificazione delle vittime di violenza e tortura (F55, PP). Il tema della valutazione degli esiti di tortura secondo il Protocollo di Istanbul è stato affrontato anche dal Dott. Franceschetti (Università di Milano), il quale ha presentato un’ampia casistica di valutazione multidisciplinare di richiedenti asilo negli anni dal 2008 al 2020 (F81, OP). Il Dott. Cioffi (Università La Sapienza) ha invece parlato del ruolo del medico legale nella valutazione dei crimini di guerra (F117, PP).
Violenza di Genere – La Dott.ssa Siodambro (Università di Firenze) ha invece affrontato il tema della violenza sessuale di gruppo, analizzando i casi pervenuti alla valutazione dell’Ospedale Careggi dal 2010 al 2021: nel 10% dei casi di violenza sessuale il numero degli assalitori era pari o maggiore a 2. La presentazione ha caratterizzato un pattern di lesioni attribuibili alla violenza di gruppo che potranno adiuvare il medico legale nel vaglio della coerenza tra obiettività e dato circostanziale riferito (F123, PP). Il Dott. Lusa (Università La Sapienza) ha analizzato dal punto di vista giuridico il fenomeno del femminicidio quale espressione di un modello patriarcale di società (G20, PP).
Tematiche Bioetiche – Il Dott. Cioffi (Università La Sapienza) ha analizzato l’attualità dei profili bioetici e dei limiti legislativi imposti dalla Legge 40/2004 sulla Procreazione Medicalmente Assistita intervistando 448 donne con problemi di fertilità. L’indagine ha evidenziato un dissenso da parte del campione riguardo ad eventuali limitazioni legali per l’inseminazione eterologa, la criopreservazione degli embrioni, la diagnosi genetica preimpianto, limite anagrafico ai 43 anni per il ricorso a MAP (F116, PP).
La Dott.ssa Abenante (Università di Torino) ha ricostruito il ruolo dei Comitati Etici nel periodo pandemico, rilevando come l’esigenza di risoluzioni tempestive sui progetti di ricerca per orientare i provvedimenti di Sanità Pubblica non dispensi in alcun modo da analisi rigorose delle implicazioni bioetiche e giuridiche (F13, PP).
La Dott.ssa De Luca (Università di Bari) ha analizzato sentenze italiane e giurisprudenza internazionale al fine di delineare i paradigmi valutativi attuabili per il risarcimento del danno non patrimoniale conseguente ad aborto causato da condotta di terzi (G15, PP).
La Dott.ssa Pitrone (Università di Messina) ha discusso di indennizzabilità del “Long Covid” negli operatori sanitari (F129, PP). Il Dott. Di Donna (Università Federico II), infine, ha analizzato la legislazione internazionale in tema di cremazione di cadavere, proponendo una procedura operativa applicabile a livello regionale e nazionale (F110, OP).
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PATOLOGIA FORENSE
La maggior parte dei contributi italiani ha riguardato la Patologia Forense.
La Dott.ssa Pitrone e la Dott.ssa Forzese (Università di Messina) hanno catturato l’attenzione della platea internazionale in una Case Break Session della durata di 30 minuti nella quale hanno discusso delle difficoltà diagnostiche nei casi di shock anafilattico da punture di imenotteri. La comunicazione è stata incentrata sulla revisione della letteratura e presentazione di un caso di decesso conseguente a puntura di vespa. I segni autoptici erano scarsi e per lo più anodini. Gli ancillari approfondimenti con tecnica RAST per IgE specifiche per veleno di imenottero, l’analisi quantitativa di triptasi e troponine, la ricerca immunoistochimica di mast cellule nei tessuti dei principali visceri hanno consentito di ricondurre univocamente il decesso alla puntura di vespa (CB3, OP).
La comunicazione della Dott.ssa Panata (Università di Perugia) ha annoverato gli item utili per la diagnosi differenziale tra impiccamento e strangolamento (F57, PP). Ha parlato di morti asfittiche anche il Dott. Galante (Università di Milano), il quale ha presentato una serie di 3 casi di decessi accidentali da pratiche autoerotiche, due dei quali per impiccamento accidentale ed uno per stimolazione vasovagale da acqua ad alta temperatura (F63, PP). Il Dott. Chighine (Università di Cagliari), invece, ha comparato l’efficacia di immunoistochimica post mortale e metabolomica nel periodo agonico nel documentare e differenziare gli effetti di una asfissia meccanica violenta primitiva e di una fibrillazione ventricolare in cavie suine (I66, PP).
Due segnalazioni casistiche hanno trattato di VITT (Trombosi Trombocitopenica associata a Vaccinazione). Il Dott. Cianci (Università di Messina) ha analizzato 3 decessi (I43, OP) mentre la casistica della Dott.ssa Vetrini (Università di Trieste) annoverava 5 casi (I44, OP): le presentazioni orali hanno esaltato il ruolo dell’indagine medico legale e della rigorosa applicazione dell’algoritmo WHO per la attribuzione causale dell’AEFI (evento avverso conseguente ad immunizzazione). La Dott.ssa Sapienza (Università di Messina) ha invece illustrato il contributo della biologia molecolare nella definizione della trombosi sistemica causata da Sars-CoV-2 (I59, PP). Il Dott. Radaelli (Università di Trieste) ha infine discusso delle recenti evidenze sul coinvolgimento cardiaco in corso di infezione da Sars-Cov-2, presentando un caso di miocardite fulminante (I25, OP).
Nella stessa sessione, il Dott. Grassi (Università di Firenze) ha analizzato la letteratura inerente le alterazioni istopatologiche cardiache nelle morti improvvise da Sindrome di Brugada, individuando un pattern di alterazioni di frequente riscontro e meritevoli di approfondimenti di secondo livello quali autopsia molecolare (I26, OP). La Dott.ssa Cazzato (Università del Sacro Cuore) ha applicato tali tecniche (Next Generation Sequencing) a 76 casi di SIDS, rilevando – in una alta percentuale di casi – variazioni su geni strutturali associati ai canali ionici, ascrivendo tali morti improvvise ad eventi aritmici (I98, OP). Il Dott. Ritorto (Università Magna Grecia di Catanzaro) ha invece evidenziato il significato diagnostico della analisi postmortale dei markers di miocardiocitonecrosi (I102, OP). Il Dott. Bertozzi (Università di Foggia) ha infine elogiato il valore diagnostico della Risonanza Magnetica post mortale su organi fissati, quale complemento alle indagini tradizionali (I115, PP).
Tecniche di radiologia post mortem sono state oggetto anche delle presentazioni della Dott.ssa Franchetti (Università di Padova), del Dott. Zedda (Università Cattolica del Sacro Cuore) e del Dott. Lupariello (Università di Torino): la prima ha esaltato il ruolo della microCT nella diagnosi differenziale tra fratture costale traumatiche e iatrogene (I93, OP); il Dott. Zedda ha discusso di TC post mortem nei casi di cadaveri carbonizzati (I94, OP); il Dott. Lupariello ha invece illustrato delle potenzialità della microCT per differenziare morti endouterine fetali da decessi occorsi dopo la nascita (I96, OP).
Il Dott. Cioffi (Università La Sapienza) ha parlato dell’utilizzo degli anticorpi monoclonali anti Heat Shock Proteins nella diagnosi di decesso da colpo di calore (F134, PP). Il Dott Tarallo (Università Magna Grecia di Catanzaro) ha discusso delle alterazioni cadaveriche da macro e microfauna, presentando una interessante case series (F130, PP). Il Dott. Rossini (Università Magna Grecia di Catanzaro) ha invece evidenziato l’utilità di una raccolta minuziosa anche degli elementi botanici presenti sulla scena per la ricostruzione della dinamica dell’evento (F132, PP).
La Dott.ssa Bosco (Università di Foggia) ha evidenziato le difficoltà interpretative connesse ai Complex Suicide attraverso una serie di 3 casi (I7, PP). Il Dott. Maesani (Università Magna Grecia di Catanzaro) ha discusso di overkilling nel femminicidio (I10, PP). Il Dott. D’Aleo (Università di Bologna) ha applicato il teorema delle Reti Bayesiane alla diagnosi differenziale tra ipotesi omicidiarie e suicidiarie nei decessi conseguenti a lesioni da arma bianca (I15, PP).
Una delle comunicazioni più interessanti è stata presentata dal Dott. Sessa (Università di Catania), il quale ha discusso del ruolo del medico legale nel debunking dei presunti miracoli (F50, PP).
Le ultime quattro presentazioni che vorremmo segnalare in questa sezione hanno riguardato tematiche di balistica forense. La Dott.ssa Vittorio (Università di Foggia) ha discusso della predilezione di armi da fuoco utilizzate e modalità di occultamento del cadavere delle 3 principali associazioni mafiose operanti nel territorio foggiano (I37, OP). Il Dott. Costantino (Università di Pisa) ha presentato un caso di ferimento mortale durante una battuta di caccia al cinghiale (B118, PP). Il Dott. Privitera (Università di Catania) ha presentato un caso di lupara bianca con occultamento di cadavere nella sabbia, ricostruendo i tramiti dei colpi d’arma da fuoco e la successione dei colpi attraverso la regola di Puppe ((F7, PP).
Infine, la Dott.ssa De Luca, specialista in formazione presso l’Università di Bari e curatrice della pagina Instagram BALLISTIC_CRIME , ha illustrato un caso di suicidio caratterizzato dalla presenza di peculiari microabrasioni a livello della mano: le analisi effettuate hanno consentito di ascrivere tali segni alla ricarica artigianale del munizionamento da parte del soggetto (B23, PP).
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Case Report
Riportiamo infine i case report segnalati dai colleghi nella kermesse internazionale.
La Dott.ssa Calvano (Università di Bari) ha descritto un suicidio per mezzo di una sparachiodi (I2, PP). La Dott.ssa Padovano (Università La Sapienza) ha presentato un suicidio complesso attuato con assunzione di Warfarin e lesioni da punta (I6, PP). La Dott.ssa Panata (Università di Perugia) ha illustrato un caso di decapitazione di un motociclista a seguito di impatto contro il guard rail (I9, PP).
La Dott.ssa Sabatino (Università di Pavia) ha ricostruito il meccanismo sotteso al decesso di una donna affetta da coagulopatia da cirrosi aggredita con mezzi naturali di offesa (I12, PP). Il Dott. Di Palma (Università di Pavia) ha descritto un caso di sopravvivenza a seguito di lesione trapassante il cranio da freccia (I18, PP). La Dott.ssa Mezzetti (Università di Pisa) ha relazionato su un caso di decapitazione da mietitrebbiatrice (I20, PP). Il Dott. Aulino (Università Cattolica del Sacro Cuore) ha identificato un pattern classico di lesioni da sinistro stradale con monopattino elettrico (I35, OP). Il Dott. Torrisi (Università di Catania) ha presentato la ricostruzione di un sinistro stradale dopo due anni dall’evento attraverso un modello 3D ottenuto con laser scanner (F56, PP).
Il Dott. Gatto (UNIMORE) ha presentato un caso di omicidio con lesioni da katana (F5, PP) nonchè un caso di suicidio con cadavere rinvenuto all’interno di una cisterna di raccolta dell’acqua piovana (F6, PP). Allo stesso autore si deve una segnalazione su un efferato family mass murder da parte di un autore dilettante di racconti thriller (F53, PP) e quella su una embolia massiva da olio di silicone in conseguenza di un trattamento estetico eseguito da un esercente abusivo di professione medica (F58, PP).
Il Dott. Cioffi (Università La Sapienza) ha discusso di diagnosi differenziale tra overkill ed occultamento di cadavere in un cadavere carbonizzato con lesioni da tagliente (F68, PP); ha presentato inoltre un brutale caso di figlicidio con occlusione delle vie respiratorie da nastro adesivo e lesioni da punta (F73, PP).
Un caso di responsabilità medica per polmonite massiva in un ospite di una comunità terapeutica (F75, OP) è stato descritto dalla Dott.ssa Scotti (Università di Pavia). La Dott.ssa Spina (Università di Pisa) ha invece descritto un caso di tamponamento cardiaco quale complicanza del trattamento chirurgico dell’ernia iatale (I48, PP).
La Dott.ssa Moretti (Università di Torino) ha presentato un caso caratterizzato da una rara variante anatomica, agenesia della arteria circonflessa, produttiva di multipli esiti ischemici cardiaci (I51, PP). Il Dott. Livieri (Università di Trieste) ha illustrato un caso di situs inversus (I56, PP). La Dott.ssa Cicchini (Università di Torino) è autrice di una segnalazione su un caso di lacerazione della Vena Cava Superiore durante impianto del Pace Maker (I52, PP). La Dott.ssa Calvani (Università di Bari) ha discusso un caso di morte improvvisa giovanile da iperplasia miointimale coronarica (i117, PP).
Concludono questa rassegna la presentazione della Dott.ssa Russo (Università di Catania) su una morte neonatale da brevità del cordone ombelicale (I117, PP) e quella del Dott. Volonnino (Università La Sapienza) inerente una emorragia polmonare neonatale (I124, PP).
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