Abstract – “Quelli della scientifica”: un documentario RAI sulla nascita della polizia scientifica in Italia e sulla figura di Salvatore Ottolenghi. Ne parliamo qui con una presentazione del Prof. Francesco Saverio Romolo.
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Martedi 10 ottobre è andato in onda in prima visione su Rai Storia lo speciale “Quelli della Scientifica”. Il documentario – visualizzabile su Rai Play – offre un accurato ed avvincente racconto della nascita della Polizia Scientifica fondata nel 1903 dal medico legale Salvatore Ottolenghi. A sottolineare la rilevanza di questa importante pagina dell’investigazione scientifica italiana la presentazione di Francesco Saverio Romolo, Professore Associato di Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Bergamo.
“La trasmissione affronta il tema a partire dal contesto dei problemi di ordine pubblico e criminalità di fine Ottocento, in un nuovo Stato liberale il cui Re, Umberto I, è stato ucciso a Monza il 29 luglio del 1900, raggiunto dai colpi di rivoltella sparati da Gaetano Bresci. L’ anarchico trentunenne era rientrato dagli Stati Uniti d’America nel mese di maggio dello stesso anno con la ferma intenzione di vendicare gli operai uccisi durante una manifestazione che si era svolta a Milano due anni prima.
È in questa fase storica che Salvatore Ottolenghi, già assistente nel gabinetto di medicina legale di Cesare Lombroso, quindi professore straordinario di Medicina Legale all’Università di Siena, giunge a Roma, dove avrà l’incarico di professore ordinario di Medicina Legale della “La Sapienza”.
Ottolenghi porta con sé le ultime novità sulle indagini di polizia scientifica: non solo il sistema di riconoscimento antropometrico ideato da Alphonse Bertillon, ma pure i metodi di identificazione basati sulle impronte digitali e, soprattutto, le regole per l’esame della scena del crimine, che ha studiato in prima persona, unitamente alle procedure per la conservazione dei reperti. Con questo “bagaglio” Ottolenghi porta con sé l’ambizione di creare una sezione investigativa nell’ambito della Pubblica Sicurezza che sia in grado di studiare e prevenire i crimini grazie al metodo scientifico. Ed è esattamente ciò di cui c’è bisogno in quel momento. Grazie al direttore generale della Pubblica sicurezza Francesco Leonardi, Ottolenghi da avvio all’insegnamento dei metodi di polizia scientifica a vicecommissari e delegati di Pubblica Sicurezza.
La data della prima lezione, che segna ufficialmente la nascita della prima scuola di Polizia Scientifica, è il 2 aprile del 1903. Tra i suoi allievi brilleranno molte importanti figure del panorama investigativo italiano, tra i quali Giovanni Gasti e Umberto Ellero. Il primo sviluppa il metodo utilizzato per classificare le impronte digitali fino al 1997. Il secondo progetta il sistema fotografico per ottenere contemporaneamente le immagini frontale e laterale di una persona.
Da quel momento le metodiche scientifiche promosse da Ottolenghi e dai suoi allievi si fanno strada nell’attività di indagine, dimostrando tutta la loro rilevanza per la soluzione di molti delitti.
Tra i casi illustrati nella trasmissione, quello di Edmondo Tarantowicz, rinvenuto cadavere in un baule a Roma, quello della nobildonna Giulia Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò, quello dello “smemorato di Collegno” e, soprattutto, l’omicidio dell’onorevole Giacomo Matteotti.
Fa molto piacere che negli ultimi anni la figura di Salvatore Ottolenghi sia stata messa opportunamente in luce, soprattutto dall’Amministrazione di Pubblica Sicurezza, che in numerose occasioni lo ha celebrato, e continua a celebrarlo, come fondatore della Polizia Scientifica. Sarebbe opportuno ricordare che i suoi successi sono anche i successi della sua disciplina, che è la nostra: la medicina legale.
Per gli appassionati segnaliamo che all’approfondimento degli aspetti medicolegali di maggior interesse che hanno caratterizzato gli omicidi ripercorsi in “Quelli della scientifica” saranno dedicati alcuni articoli presto sulle pagine di Simlaweb. Inoltre ricordiamo anche il nostro e-book “I personaggi e i casi che hanno fatto la storia dell’identificazione personale. Un ebook di Mirella Gherardi.“.
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