Abstract
Il documento redatto da SIMLA e SIAARTI in merito al comportamento da tenere nelle terapie intensive in caso di sproporzione tra necessità di assistenza e risorse disponibili in corso di pandemia Covid 19, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Annals of Intensive Care.
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Come ricorderete, il 13 gennaio scorso, veniva pubblicato sul Sito Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità il documento prodotto da SIMLA e SIAARTI (Società Italiana Anestesia Analgesia Rianimazione Terapia Intensiva) da “Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia Covid19” che diventava quindi buona pratica clinica.
Ora il testo, con le opportune rielaborazioni, viene pubblicato dalla rivista “Annals of Intensive Care” con il titolo “The Italian document: decisions for intensive care when there is an imbalance between care needs and resources during the COVID-19 pandemic”.
Ecco la traduzione dell’abstract.
Contesto:
All’inizio del 2020, la Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia intensiva (SIAARTI) pubblicava alcune raccomandazioni di etica clinica per l’assegnazione dei pazienti alla terapia intensiva durante l’emergenza pandemica COVID-19. Successivamente l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) invitava SIAARTI e la Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA) a predisporre una bozza di documento per la definizione dei criteri di triage per la terapia intensiva durante l’emergenza, da attuare in caso di completa saturazione delle risorse assistenziali.
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Metodi:
Seguendo metodi formali, inclusi due cicli Delphi, un gruppo multidisciplinare con esperienza in terapia intensiva, medicina legale e diritto sviluppava 12 statement riguardanti: (1) principi e responsabilità; (2) triage; (3) desideri del paziente precedentemente espressi; (4) rivalutazione e passaggio alle cure palliative; (5) collegialità e trasparenza delle decisioni. La bozza delle dichiarazioni, con i relativi commenti esplicativi, è stata poi oggetto di una consultazione pubblica aperta alle società scientifiche o tecnico-professionali italiane e ad altri stakeholders (ad es. associazioni di cittadini, pazienti e caregiver; comunità religiose; industria; istituzioni pubbliche; università e istituti di ricerca ). Singoli operatori sanitari o altre associazioni potevano inviare i loro commenti via e-mail.
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Risultati:
Otto stakeholders (tra i quali società scientifiche, organizzazioni etiche e una comunità religiosa) partecipavano alla consultazione pubblica. L’accordo degli stakeholder con le dichiarazioni è stato in media molto elevato (da 4,1 a 4,9, su una scala da 1 – pieno disaccordo a 5 – pieno accordo). Le 4 affermazioni relative al triage dispongono che in caso di saturazione delle risorse assistenziali, il triage in terapia intensiva deve essere orientato a garantire trattamenti salvavita ad altrettanti pazienti che avrebbero potuto trarne vantaggio. La decisione da prendere deve seguire un iter che comprende una valutazione completa di ciascun paziente, tenendo conto delle comorbilità, del precedente stato funzionale e della fragilità, delle condizioni cliniche attuali, del probabile impatto del trattamento intensivo e dei desideri del paziente. L’età è da considerare come parte della valutazione globale del paziente.
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Conclusioni:
In assenza di linee guida nazionali, il documento è ora lo standard di riferimento per gli operatori sanitari in caso di squilibrio tra bisogni assistenziali e risorse disponibili durante la pandemia di COVID-19 in Italia, e un altrettanto punto di riferimento per la valutazione medico-legale nei casi di eventuale contenzioso.
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Qui sotto potete leggere e scaricare la pubblicazione.
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Vedi anche: SIMLA SIAARTI su triage per rianimazione nei pazienti Covid: il documento finale