Abstract
È un onore per noi ospitare un articolo del Dott. Sakher AlQahtani, Associate Professor della King Saud University (Arabia Saudita) autore e promotore dell’Atlas of Dental Development and Eruption, considerato uno dei metodi più affidabili dal punto di vista medico-legale per la stima dell’età nei soggetti fino a 22 anni di età. Abbiamo richiesto un suo intervento e, assai cortesemente, ci ha inviato l’articolo che vi riportiamo tradotto.
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“The London Atlas of Dental Development and Eruption” è uno strumento diagnostico originale ed accurato per la stima dell’età dentale in individui fino ai 22 anni. L’atlante è da considerarsi una risorsa preziosa per tutti coloro che si dedicano a questo tipo di accertamenti, in particolare per gli operatori impegnati nell’identificazione dell’età nei disastri di massa e per gli archeologi che operano sui resti scheletrici. In più è già stato già utilizzato come fonte di prova in tribunale nei casi di minori richiedenti asilo. L’Atlante ha ormai una diffusione mondiale in quanto scaricabile gratuitamente dal web in più di 22 lingue.
Lo tsunami del 2004 ha evidenziato la necessità di avere a disposizione un atlante basato su dati evidence based che fossero in grado di verificare quale dei numerosi metodi di stima dell’età fosse più accurato.
Il London Atlas è nato come progetto di dottorato del Dott. Sakher AlQahtani e consiste in una serie di disegni dello sviluppo dentale per 31 categorie di età, da prima della nascita fino a 23 anni. Si basa sulle caratteristiche degli elementi dentari ricavate da resti fetali e scheletrici di individui di cui si conosce l’età alla morte e su radiografie orali, provenienti dalle Collezioni Maurice Stack del Royal College of Surgeons of England e Spitalfields del National History Musuem di Londra. Il London Atlas è stato per la prima volta pubblicato su una rivista specializzata nel 2010. Il dottor AlQahtani detiene il copyright mondiale delle immagini ma queste sono disponibili gratuitamente e come software liberamente scaricabili su internet.
L’Atlante è stato progettato specificamente per stimare l’età superando i principali difetti dei precedenti metodi basati sulla dentizione. I miglioramenti introdotti nell’Atlante rispetto ad altre procedure sono costituiti da descrizioni dettagliate degli stadi dentali, illustrazioni chiare con caratteristiche interne ed esterne di ogni dente, da fondamenti ricavati da basi di campioni adeguati e rappresentativi con esplicazione delle variazioni dell’età per ogni stadio dentale per categorie di età consecutive.
Il dottor AlQahtani ha convalidato le risultanze del London Atlas su resti scheletrici e radiografie degli elementi dentari di individui di età nota, dimostrando che è da considerare un metodo più che accurato per stimare l’età in base allo sviluppo dei denti. In fase di sperimentazione, l’Atlante è risultato più semplice e chiaro rispetto alle metodologie precedentemente utilizzate. Il London Atlas è stato ormai considerato a livello mondiale come metodo di stima dell’età e la sua elaborazione è stata finanziata dal Ministero dell’Istruzione dell’Arabia Saudita.
La fonte d’ispirazione per questa ricerca è stata lo tsunami del 2004, che ha evidenziato la necessità di uno strumento basato sull’evidenza che fosse presentato in un formato accessibile modo da poter stimare con precisione l’età delle vittime ed aiutare gli operatori nell’identificazione dei resti umani. Il London Atlas è stato ampiamente diffuso dalla letteratura scientifica e ed è ormai una fonte costantemente citata nei libri di testo specializzati sull’argomento.
Il London Atlas è stato utilizzato per stimare l’età delle vittime dell’incidente aereo avvenuto Libia nel maggio 2010 e del terremoto in Nuova Zelanda nel febbraio 2011. A tale proposito il Professor Jules Kieser, direttore del Sir John Walsh Research Institute dell’Università di Otago, Dunedin, Nuova Zelanda, relativamente al suo uso ha dichiarato:
“[…] Come odontoiatra forense, insieme al mio team, ho utilizzato il London Atlas nell’identificazione delle vittime del tragico terremoto di Christchurch. L’atlante ha permesso anche a volontari inesperti di stimare la maturazione dentaria e, cosa forse più importante, è stato estremamente utile durante le presentazioni dei singoli casi al consiglio del coroner (Coroner’s Board). Infatti, in questa sede, tutti hanno potuto apprezzare visivamente ciò che avevamo repertato sui resti cadaverici. Per concludere non possiamo che ringraziarvi per averci fornito un punto di riferimento nell’ambito della determinazione dell’età in relazione ai rilievi odontoiatrici”.
Il London Atlas è stato quindi adottato come metodologia operativa dalla Società Neozelandese di Odontoiatria Forense (New Zealand Society of Forensic Dentistry).
Il London Atlas è ormai un metodo accettato per la stima dell’età in tutto il mondo e viene utilizzato nei seminari di formazione dell’American Academy of Forensic Sciences, dalla International Organisation of Forensic Odontology e dal Biological Anthropology Research Centre and Bio-archaeology di Varsavia.
Il professor Bob Wood, odontoiatra forense e formatore per l’identificazione delle vittime di disastri (DVI – Disaster Victim Identification) dell’Università di Toronto, afferma che l’atlante fa parte del pacchetto informativo standard del team DVI canadese.
Nel novembre 2010 il dottor Liversidge è stato invitato a presentare il metodo al “Workshop internazionale sui metodi di stima dell’età negli adolescenti e nei giovani adulti” (International Workshop on methods for age estimation in teenagers and young adults) organizzato dall’Ufficio di direzione norvegese dell’immigrazione e dalla conferenza medico-legale del Baltico. Ciò ha portato ad un cambiamento nella metodologia di stima dell’età dei richiedenti asilo in Norvegia.
Il London Atlas è altresì utilizzato in sede didattica nell’ambito dell’antropologia forense (Regno Unito, Canada, Stati Uniti, Israele, Italia), nell’identificazione delle vittime di catastrofi (Regno Unito, Australia, Canada, Pakistan), nell’odontoiatria forense (Regno Unito, Belgio, Canada, American Board Forensic Odontology, Stati Uniti) e nell’archeologia (Università di Bradford, Liverpool John Moore, University College London nel Regno Unito e nell’Università del New Mexico in USA). L’Atlante è stato utilizzato per stimare l’età nell’ambito di casi di interesse forense nel Regno Unito, in Svizzera, Israele, Australia, Nuova Zelanda, Libia, Canada e in USA negli Stati del New Mexico e di Washington.
Anche nell’insegnamento dell’anatomia dentaria e dello sviluppo della dentizione ha trovato un largo uso: attualmente viene, infatti, utilizzato nella maggior parte delle scuole di odontoiatria del Regno Unito e in quelle di Belgio, Croazia, Cina, Finlandia, Germania, Grecia, Israele, Islanda, Norvegia, Svizzera, USA, Canada, Giappone, Malesia, Medio Oriente, Australia, Nuova Zelanda e Venezuela. Il London Atlas è stato utilizzato anche dagli archeologi per stabilire l’età in resti scheletrici negli Stati Uniti, in Grecia e in Perù. Ad esempio, la dottoressa Jana Hurnane, archeologa forense finlandese insieme al suo team, hanno consultato l’atlante per saperne di più sulle mummie di bambini rinvenute in Perù.
Va detto che una strategia di divulgazione ben eseguita è stata la chiave dell’uso diffuso e del successo del London Atlas.
Nel 2009 è stato rimosso il copyright sull’atlante a livello mondiale per consentirne l’accesso gratuito sul web ed è così stato scaricato molte migliaia di volte. È stato anche sviluppato un video di formazione, disponibile gratuitamente su Internet (guarda il video). L’atlante è stato selezionato come progetto di ricerca dell’anno dal Times Higher Education Supplement nel 2012. Infine, l’utilizzo del London Atlas è stato mostrato nel documentario “History Cold Case” su BBC2 nel maggio 2010.
Qui sotto potete trovare anche in versione scaricabile l’Atlante in Italiano
Qui potete leggere l’articolo inviatoci dal Dott. AlQhatani in originale
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