“Emerging Forensic Scientist Award”
La Forensic Science Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro che studia l’applicazione della scienza alla risoluzione di problemi sociali e legali, direttamente collegata con l’American Academy of Forensic Science (AAFS) ha assegnato come ogni anno tre premi per lo “Scienziato Forense Emergente”, selezionando i canditati attraverso i lavori inviati al 76° Meeting della AAFS tenutosi a Denver nel febbraio scorso.
And the winner is:..
Il premio quest’anno è andata ad una giovane ricercatrice pugliese la Dott.ssa Enrica Macorano Dottoranda di Ricerca presso l’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Bari.
Il prestigioso titolo verrà consegnato durante il prossimo meeting AAFS di Baltimora che potrà essere raggiunto con maggiore facilità dalla nostra vincitrice grazie al contributo premiante della Forensic Science Foundation quale aggiunta al suo “award”.
L’abstract del lavoro vincitore
Qui sotto troverete, tradotto in italiano, il testo dell’abstract della presentazione eseguita dalla Dott.ssa Macorano a Denver dal titolo “Compressed Baby Head”: A New “Abusive Head Trauma” Entity?
La “testa del bambino compressa”: Una nuova entità di “trauma cranico da abuso”?
Presentazione generale:
L’obiettivo di questa presentazione è di informare i partecipanti che la letteratura medica e forense è di grande aiuto nell’identificare e riconoscere anche i casi più complessi di abuso infantile, e che le linee guida e le loro raccomandazioni offrono un aiuto significativo per gestire correttamente in casi di bambini abusati. Per quanto ne sappiamo, nessun caso clinico simile è mai stato descritto nella letteratura attuale.
Impatto:
Il personale medico, i pediatri e i rianimatori sono i primi che possono incontrare casi clinici complessi come quello qui presentato. Questa presentazione è degna di essere considerata impattante sulla comunità scientifica forense, informando i partecipanti che devono conoscere come gestire correttamente questi casi per garantire la protezione di neonati e bambini abusati.
Premessa:
L’abuso sui minori rappresenta un problema importante nel contesto medico-legale e sociale. Il termine “abuso sui minori” identifica molteplici entità nosologiche che sono state studiate e classificate nel corso degli anni. Infatti, il termine “abuso sui minori” comprende lesioni correlate all’abuso di vario tipo ed entità, tra cui atti di violenza, sessuale e non, così come situazioni correlate alla negligenza nella cura, nell’affetto e nell’attenzione nei riguardi di un minore. Negli ultimi decenni sono stati identificati vari aspetti e meccanismi negli studi sui casi di abuso sui minori; tuttavia, è necessaria una ricerca costante in questo campo. Successivamente, presenteremo un caso relativo ad nuova entità di trauma cranico attribuibile ad abuso che è giunto all’attenzione degli esperti di medicina legale. L’American Academy of Pediatrics prima e il Center for Disease Control and Prevention (CDC) hanno definito il termine Abusive Head Trauma (AHT) per identificare l’insieme delle manifestazioni cliniche e dei meccanismi di lesione associati alle lesioni craniche da abuso, giudicando il termine più appropriato e preciso.
Discussione:
L’analisi traumatologica eseguita sul distretto cranio-encefalico del bambino ha rivelato lesioni piuttosto peculiari che hanno portato gli autori a escludere che questei fossero state causate esclusivamente dallo scuotimento violento della testa del bambino, come nella Sharing head sindrome. Abbiamo invece ipotizzato che a questo meccanismo lesionale se ne sia aggiunto un altro, ovvero la compressione cranica latero-laterale. L’analisi completa ed esaustiva del caso ha portato i medici legali a presentare una nuova possibile entità nel trauma da abuso infantile, ovvero la “Testa di bambino compressa”. La presenza, infatti, di due complessi fratturativi simmetrici sulle ossa parietali, di cui uno più grande (a destra) e uno più piccolo (a sinistra), ha portato gli autori a ipotizzare che questa lesione sia stata prodotta da un doppio impatto coevo, di entrambe le superfici craniche, destra e sinistra, causato da un’azione compressiva a livello cranico applicata lateralmente.
Il primo complesso lesionale, a livello dell’osso parietale sinistro, presentava una frattura cranica con andamento lineare, a partire dalla sutura sagittale, con direzione cranio-caudale. Era presente un esteso ematoma subgaleale nell’area parieto-occipitale.
Il secondo complesso lesionale, a livello dell’osso parietale destro, presentava un complesso fratturativo costituito da tre fratture a raggiera che si diramavano dal “punto di impatto” situato a livello parietale destro così distinte: “ramo” inferiore (A), con andamento lineare, che si estendeva cranio-caudalmente e coinvolgendo il tavolato cranico interno e la diploe a tutto spessore; un “ramo” superiore (B), con andamento lineare, che si estendeva caudo-cranialmente, verso sinistra, terminando al terzo posteriore della sutura sagittale; infine un “ramo” posteriore (C), con andamento lineare, che si estendeva antero-posteriormente, terminando a livello della sutura lambdoidea.
L’insieme dei tre “rami” di frattura sopra descritti, insieme alla sutura sagittale e al ramo destro della sutura lambdoidea, identificava la struttura di un tassello quadrangolare a forma di diamante di baseball.
I criteri diagnostici proposti per la definizione di “Testa di bambino compressa” sono quindi: fratture o complessi di fratture craniche bilaterali; presenza di ematomi e/o emorragie craniche perifratturali bilaterali, con caratteristiche simili in termini di estensione e tempistica; edema cerebrale; emorragia retinica.
La letteratura medica e forense è di grande aiuto per identificare e riconoscere anche i casi più complessi di abuso su minori, e le linee guida offrono importanti aiuti e raccomandazioni per gestire correttamente casi di bambini abusati. Per quanto ne sappiamo, nella letteratura attuale non sono mai stati descritti casi clinici simili. Pertanto, l’unicità del caso merita di essere portata all’attenzione degli esperti e dell’intera comunità scientifica, oltre che del personale medico, dei pediatri e dei rianimatori.
A questo link (CLICCA QUI) potrete trovare l’articolo completo pubblicato su Children che si riferisce alla presentazione della Dott.ssa Macorano.