Conservazione e utilizzazione dei corpi donati per la ricerca: DM Salute per centri autorizzati sulla Gazzetta Ufficiale.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.142 del 19/06/2024 il Decreto del Ministero della Salute del 24 aprile 2024 per le strutture che vogliono presentare la propria candidatura per entrare nei centri di riferimento per conservazione e utilizzazione dei corpi dei defunti ai fini di studio, formazione e ricerca scientifica (leggi qui). Ne abbiamo parlato anche su SIMLAWEB (leggi qui).
Medicina personalizzata: l’IA cambierà tutto.
I dati emersi da una ricerca effettuata dall’Osservatorio Life Science Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con diverse sigle, rivelano che il 65% degli utenti utilizzerebbe una terapia digitale (interventi terapeutici strutturati tramite un software) proposta dal medico curante. Un dato significativo se consideriamo che secondo gli esperti nei prossimi cinque anni l’IA rivoluzionerà la medicina personalizzata, potendo contare sugli strumenti digitali per monitorare a domicilio il paziente. Un mondo da scoprire e in grande evoluzione, eppure non ancora normato in Italia (leggi qui).
Database con dna ed esami diagnostici per cadaveri senza nome: attivo anche in Liguria .
Dopo Lazio, Lombardia e Puglia, adesso anche la Liguria (399 persone ancora disperse nel 2023, 38 i corpi ritrovati senza nome) si dota di un protocollo per l’adozione di procedure specifiche per l’identificazione dei cadaveri senza nome. Coinvolti, tra gli altri, i prefetti, la Regione, il procuratore generale e i procuratori della Corte d’Appello di Genova (leggi qui). Sul tema è più che decennale l’impegno dalla Società Scientifica che ha dedicato al tema una sessione del Congresso di Catania (guarda qui il servizio della RAI SICILIA).
I corpi senza nome di Srebrenica: la testimonianza del medico legale.
Sono ormai passati quasi tre decenni dal massacro dell’esercito serbo nei confronti dei bosgnacchi. In totale, in quello che è definito il primo genocidio dopo l’Olocausto, sono state riconosciute 8.372 vittime che si aggiungono ai 30mila deportati. A parlarne, in una lunga intervista pubblicata su Domani, è Robert McNeil, esperto forense inviato dalle Nazioni unite nel 1996, uno dei primi a giungere sul luogo dopo la mattanza. Dopo di lui altri esperti forensi inviati da 32 Paesi hanno lavorato per dimostrare i crimini commessi dai soldati serbi (leggi qui).