Abstract
Articoli, approfondimenti e interviste in tema di medicina legale selezionati per voi dalla redazione.
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RESPONSABILITÀ MEDICA: PER GELLI OCCORRE FARE UN “TAGLIANDO”
In occasione del tavolo tecnico sulla responsabilità medica organizzato dalla Fondazione Italia in Salute per ragionare sull’aggiornamento della legge 24, ha parlato anche Federico Gelli, padre della legge sulla responsabilità sanitaria e la sicurezza delle cure. Diversi gli spunti di interesse evidenziati, tra cui la necessità di fare un “tagliando” ad alcuni articoli della normativa, aggiungendo inoltre la definizione di un progetto di revisione che sarà presentato al Ministro della Salute per un confronto finale (leggi qui). Di modifica della cosiddetta legge Gelli-Bianco si parla da diverso tempo, una delle ultime proposte parlamentari era stata sintetizzata dal dott. Franco Marozzi, vicepresidente e responsabile della comunicazione SIMLA (leggi qui).
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LA MINISTRA BERNINI ANNUNCIA: DAL PROSSIMO ANNO 4MILA POSTI IN PIÙ AL CORSO DI LAUREA DI MEDICINA
“Occorrono 30 mila nuovi medici da inserire nei corsi di laurea nei prossimi 7 anni e per l’anno accademico 2023/2024 ci sarà un incremento importante, tra il 25 e 30%: da 3.553 a 4.264 posti in più”. Lo ha dichiarato in un’intervista a La Stampa la ministra Bernini, che poi spiegato che il ministero si sta adoperando per reperire i fondi richiesti dalle Università per rendere economicamente sostenibile l’aumento: a disposizione potrebbero esserci 23 milioni di euro (leggi qui). Un tentativo di rispondere a una diffusa richiesta di personale ospedaliero che la cronaca riporta ormai quotidianamente e che ha visto il ministro Schillaci proporre un accordo con l’India per l’invio di infermieri e un’azione più mirata per invogliare i medici a scegliere quelle specializzazioni che attualmente sono meno attrattive e quindi sguarnite: per il pronto soccorso sono al vaglio soluzioni per rendere il lavoro più remunerativo e meno pesante (leggi qui). Un tema che riguarda da vicino i medici legali che sono decisivi nelle aree di pronto soccorso anche per intercettare i casi di abusi e violenza. A questo proposito c’è un documento SIMLA che evidenzia la necessità di “procedere a una riforma della medicina legale sul territorio nazionale, in analogia con quella impostata in Francia, dove i Ministeri di Grazia e Giustizia, della Salute e dell’Università stabiliscono, in base al bacino di utenza delle diverse città, il numero di medici legali ospedalieri, universitari e misti, per i quali è previsto uno specifico contratto di lavoro per lo svolgimento di queste specifiche funzioni” (leggi qui).
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IL 7 GIUGNO ENTRA IN VIGORE LA RIFORMA DEI COMITATI ETICI
Lo scorso 7 febbraio 2023 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 31, quattro decreti del Ministro della salute attuativi della legge 11 gennaio 2018, n.3, dalla cui entrata in vigore dipende la definitiva stabilizzazione del quadro regolatorio delle sperimentazioni cliniche in Italia, così come armonizzate a livello europeo dal Regolamento (UE) n. 536/2014. Si segnala che, alla data di entrata in vigore del DM 40 CET, occorrerà procedere al censimento dei nuovi 40 CET (Comitati etici territoriali). L’Agenzia Italiana del Farmaco ha già provveduto a pubblicare le indicazioni operative per il censimento (leggi qui). Su SIMLAWEB diversi gli approfondimenti sul tema, segnaliamo in particolare un articolo recente scritto dalla dott.ssa Lucia Tattoli, ricercatrice Medicina Legale Università degli Studi di Torino e Dirigente Medico Città della Salute e della Scienza di Torino, e dalla dott.ssa Barbara Abenante, specialista in Formazione Medicina Legale Università degli Studi di Torino (leggi qui). Sul tema della bioetica, si segnala inoltre, patrocinato da SIMLA, il 17th Annual International Conference on Clinical Ethics and Consultation (ICCEC) organizzato dal Center for Research in Clinical Bioethics and Medical Humanities of the Catholic University of the Sacred Heart diretto dal Prof. Antonio G. Spagnolo, Presidente del Gruppo Scientifico Simla del GIBCE (Gruppo Interdisciplinare di Bioetica Clinica e Consulenza Etica in ambito sanitario) che presiederà l’assise (leggi qui).
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MIGRAZIONI: ANCORA TROPPE SALME SENZA NOME
Silvia Di Meo è antropologa e ricercatrice presso l’Università di Genova e co-fondatrice dell’associazione Memoria Mediterranea che si occupa di ricerca e identificazione delle persone disperse nel Mar Mediterraneo, supportando legalmente e psicologicamente le famiglie. In una doppia intervista – con Serena Romano, avvocata a Palermo, che ha contribuito a fondare la Clinica legale per i diritti umani – ha messo in evidenza, a partire dal tragico caso di Cutro, tutti aspetti più delicati e spesso poco considerati che emergono quando una persona muore nel tentativo di attraversare il Mediterraneo: dalla gestione dei costi per l’espatrio delle salme alla necessità di prelevare un campione salivare ai familiari presenti per procedere al riconoscimento passando per la carenza di mediatori linguistici. In ultima analisi, si evidenzia l’assenza di procedure uniche e standardizzate in Italia (leggi qui). Di cadaveri senza nome si occupa ormai da decenni la prof.ssa Cristina Cattaneo, Ordinario dell’Università di Milano e Direttrice del LABANOF, membro del Consiglio Direttivo SIMLA, che nel marzo del 2022 ha proposto alla riunione della Sottocommissione europea per i Diritti dell’Uomo la creazione di un database europeo (leggi qui).
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Leggi anche: SIMLA Pills n. 10