Abstract
Simla Pills: articoli, approfondimenti e interviste in tema di medicina legale selezionati per voi dalla redazione.
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SANITÀ DIGITALE: SOLO 2 MEDICI SU 10 PENSANO CHE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE POSSA SOSTITUIRLI
È stata presentata a maggio la ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, nell’ambito del convegno “Sanità Digitale: vietato fermarsi!” (leggi qui). Diversi gli elementi di riflessione che sono emersi dall’analisi dei dati: 1 medico su 10 ammette di aver utilizzato chatbot basati su AI per cercare riferimenti scientifici rispetto a una determinata patologia, solo 2 su 10 invece i medici preoccupati di poter essere sostituiti. Tra le applicazioni di AI ad oggi più diffuse si segnalano i dispositivi che consentono di analizzare immagini e segnali per fini diagnostici o di trattamento: 1 struttura su 3 afferma di aver avviato prime sperimentazioni in questa direzione. Si considerano come le applicazioni ad oggi più utilizzate dai medici specialisti e inoltre considerate tra le più promettenti per il futuro (60%). In merito all’applicazione dell’AI in medicina legale, segnaliamo questo interessante approfondimento della dott.ssa Serena Curti che evidenzia alcune criticità in rapporto a un ipotetico e diffuso utilizzo dell’AI nell’ambito medico legale, soprattutto nel delicato settore della gestione delle responsabilità sanitaria (leggi qui).
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ORDINE DEI MEDICI: CAUSE PENALI UN GRANDE BUSINESS
Secondo l’ordine dei Medici Nazionale le cause penali e civili di risarcimento sulla colpa medica sarebbero solo “grande business”, considerando che ogni anno in Italia vengono intentate 35.600 nuove azioni legali – altre 300mila si trovano nei Tribunali – e nel 97% dei casi si traducono in un nulla di fatto (leggi qui).
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4.800 AGGRESSIONI ACCERTATE AGLI OPERATORI SANITARI NEL 2019/2021
Poco meno di cinquemila sono le minacce e le aggressioni sui luoghi di lavoro che hanno coinvolto gli operatori sanitari, quattro su dieci nella fascia 35-49 anni. Numeri impressionanti che si distribuiscono tra il settore dell’assistenza sanitaria (ospedali, case di cura, istituti, cliniche e policlinici universitari), servizi di assistenza sociale residenziale (case di riposo, strutture di assistenza infermieristica e centri di accoglienza) mentre il restante 30% nel comparto dell’assistenza sociale non residenziale. La maggior parte dei casi ha riguardato le donne (71%) mentre un quinto del totale (23%) ha coinvolto più giovani di entrambi i generi, gli operatori fino a 34 anni. Solo l’1% di coloro che hanno più di 64 anni. I dati sono stati forniti nel corso di un incontro organizzato dal Comitato Consultivo Provinciale Inail di Monza (leggi qui).
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I SUDCOREANI RINGIOVANISCONO DI DUE ANNI
Rivoluzione anagrafica nel Paese asiatico: dal 28 giugno la Corea del Sud ha deciso di passare al sistema internazionale di calcolo dell’età, accantonando i metodi tradizionali seguiti fino a qualche giorno prima. Una decisione che arriva in seguito a una legge approvata a dicembre e che prevede che tutti i documenti ufficiali dovranno riportare l’età internazionale, la stessa usata in Occidente, che si basa sull’età di nascita e comincia a segnare gli anni ad ogni compleanno. Un nuovo calcolo che dovrebbe portare i sudcoreani a “ringiovanire” di uno o due anni (leggi qui). La questione del calcolo dell’età è un tema centrale nell’attività medico legale perché – in altre situazioni che non siano legate a una decisione normativa – può diventare determinante quando non si hanno documenti ufficiali. In tal senso identificare l’età di un soggetto vuol dire fornire la possibilità di esercitare un diritto identitario fondamentale, uno dei principali nuclei d’azione della medicina legale. Su SIMLAWEB lo spiegano in dettaglio i dottori Davide Santovito e di Caterina Bosco (leggi qui) e il Dott. Sakher AlQahtani, Associate Professor della King Saud University (Arabia Saudita), autore e promotore dell’Atlas of Dental Development and Eruption, considerato uno dei metodi più affidabili dal punto di vista medico-legale per la stima dell’età nei soggetti fino a 22 anni di età (leggi qui).
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Leggi anche: SIMLA Pills n. 15