Abstract
Articoli, approfondimenti e interviste in tema di medicina legale selezionati per voi dalla redazione.
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GLI ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO E I RICOVERI OSPEDALIERI DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA, PUBBLICATI GLI ULTIMI DATI ISTAT
L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e il Ministero della Salute hanno realizzato uno studio per approfondire la conoscenza della situazione delle donne vittime di violenza che si rivolgono ai servizi ospedalieri. Nel report vengono analizzati i contenuti informativi relativi agli accessi in Pronto Soccorso rilevati dal Sistema EMUR (Prestazioni di assistenza sanitaria in emergenza – urgenza) e ai ricoveri ospedalieri, che vengono rilevati con il flusso della Scheda di dimissione ospedaliera (SDO). L’analisi, aggiornata al 2021, considera l’evoluzione del fenomeno nel quinquennio 2017-2021, evidenziando gli effetti indotti dalle restrizioni imposte per contenere l’epidemia da Covid-19, confrontando i dati nel periodo pre-pandemico (2017-2019) con quello pandemico (2020-2021). Nel 2021, sono state 11.771 le donne che hanno effettuato un accesso in Pronto Soccorso (PS) con indicazione di violenza, per un totale di 12.780 accessi (gli uomini sono 10.246 per 10.844 accessi totali). L’incidenza di tali accessi è pari a 18,4 per 10.000 accessi complessivi in PS (negli uomini sono 15,1), in costante aumento dal 2017 (14,1), nonostante la generale diminuzione del ricorso al PS in conseguenza della pandemia da Covid-19 (leggi qui). Il ruolo prioritario della medicina legale nel definire i casi di violenza contro le donne è acclarato dai risultati ottenuti sul campo, sul fronte della diagnostica, della raccolta delle prove e anche nei rapporti di interlocuzione e supporto con l’autorità giudiziaria. Su SIMLAWEB i contributi sono molteplici, in particolare consigliamo la visione delle interviste alla prof.ssa Cristina Cattaneo (clicca qui), alla prof.ssa Rossana Cecchi (clicca qui), alla dott.ssa Loredana Buscemi (clicca qui), alla prof.ssa Antonella Argo (clicca qui), alla prof.ssa Anna Aprile (clicca qui).
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COME LE BODY FARM POSSONO AIUTARE A RISOLVERE GLI OMICIDI
Amy Rattenbury è una ricercatrice in una struttura che per molti sarebbe un vero e proprio incubo: le body farm permettono agli scienziati di studiare il modo in cui i corpi si decompongono. Si tratta di un lavoro fondamentale per la patologia forense perché può dare agli investigatori un’idea più precisa di come una persona sia morta, dove sia stato il corpo e per quanto tempo sia rimasto lì (leggi qui l’articolo pubblicato su Newsweek). Di body farm si parla anche su VICE con questo contributo di Djanlissa Pringels dal titolo e sottotitolo particolarmente evocativi: “Studio i cadaveri nelle body farm per vivere” – “Vedi il corpo di qualcuno che potresti incontrare al supermercato trasformarsi in qualcosa di molto brutto” (leggi qui). Due letture che anticipano un importante evento online: il Taphonomic Facilities: a forensic science webinar. L’evento è organizzato dal GIEF (Gruppo Italiano di Entomologia Forense – Italian Forensic Entomology Group) insieme al GIAOF (Gruppo Italiano di Odontologia e Antropologia Forense – Italian Group of Forensic Odontology and Anthropology) e alla SIMLA (Società Italiana di Medicina Legale – Italian Society of Forensic Medicine) e si terrà il 24 maggio, dalle 17 alle 18:30. La scadenza per la registrazione è il 20 maggio. Il webinar, per i partecipanti italiani, è aperto solo ai Soci SIMLA (clicca qui per i dettagli e per iscriverti).
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MORTI VIOLENTE E SOSPETTE: DENUNCIA DEI MEDICI LEGALI
IL SOLE 24 ORE e QUOTIDIANO SANITÀ, tra gli altri, hanno ripreso l’appello di SIMLA, diffuso anche tramite attività di ufficio stampa, sul calo delle autopsie giudiziarie nel corso degli ultimi anni (leggi qui e qui). Il punto di partenza è il documento SIMLA sulle criticità dell’operatività medico-legale nell’ambito autoptico che evidenzia il drastico calo dell’utilizzo dei medici legali nelle indagini di polizia giudiziaria. A questo proposito si propone una riforma su presenza e ingaggio dei professionisti forensi (leggi qui).
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IL REPORT DELLA MEDICINA LEGALE DI ASCOLI: IL COVID HA DETERMINATO PIÙ MORTI IN CASA NEL 2022
L’equipe di Medicina Legale di Ast Ascoli, diretta dal dottor Pietro Alessandrini, in linea con i dati Istat, ha evidenziato, nel corso del 2022, la crescita dei morti “in casa” da legare alla presenza del Covid che ha determinato ospedali chiusi, visite rimandate e ritardi nelle cure. Il report, inoltre, offre una panoramica delle altre numerose attività messe in campo dall’unità di Medicina Legale, tra cui la collaborazione con la Procura per le richieste di risarcimento danni da responsabilità sanitarie (leggi qui).
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Leggi anche: SIMLA Pills n. 7